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La rosa faraonica (soprattutto dal punto di vista degli ingaggi) della stagione precedente viene notevolmente rinnovata; partono buona parte dei senatori sostituiti da un gruppo di giovani nell’ottica di ricostruzione. Mister Marcolini accetta l’offerta dell’Avellino e sale in Serie B. Mal glie ne incoglierà perché gli irpini verranno esclusi dal campionato. Sulla panchina grigia arriva Gaetano D’Agostino reduce da una bella stagione alla Virtus Francavilla. L’inizio posticipato del campionato dovuto alle ormai tradizionali questioni politico-amministrative sembra favorire l’amalgama della squadra che esordisce con una vittoria … in trasferta contro la Juventus U23, unica formazione ad aver iscritto la squadra B al campionato e che gioca le gare casalinghe al Moccagatta. Ma la domenica successiva, in casa, perde con il Pro Piacenza, formazione destinata a sparire nel corso del girone di ritorno dopo un patetico teatrino di rinvii e rinunce. I risultati poco felici fanno sì che i Grigi, a metà febbraio, siano in piena lotta salvezza. Ovvia conseguenza della situazione è la sostituzione di D'Agostino con Alberto Colombo che prende il timone cercando di ritrovare la rotta. Il pragmatismo del nuovo tecnico permette alla squadra di recuperare gradatamente posizioni di classifica, fino ad arrivare alle soglie dei playoff. L'obiettivo viene raggiunto battendo alla penultima giornata l’avversario diretto Pontedera e sfruttando il passo falso dei toscani all’ultima giornata. La Pro Vercelli, però, spegne subito le speranze alessandrine vincendo 3-1 la partita secca del primo turno.