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L'avvio della stagione è in sintonia con l'ambizioso mercato estivo e con il sontuoso vernissage del 28 luglio, ospite il Milan di Baresi, Weah e Baggio, sul prato del Moccagatta rifatto a nuovo. Di fronte ai rossoneri si schiera la nuova quotatissima formazione Grigia che, nelle aspettattive di tutti, dovrebbe giocarsi la promozione con l'Empoli, il Ravenna e la Spal. Le cose, in realtà non vanno così e a pagare è mister Motta. Al suo posto arriva Enzo Ferrari, forte della "sponsorizzazione" di alcuni suoi ex giocatori, allora in Grigio come Mariotto e Fontana. Ferrari, uomo dal carisma e dal temperamento giusto per governare uno spogliatoio pieno di prime donne, trasferisce alla squadra una fisionomia tattica che le consente, grazie a un girone di ritorno a media promozione, di sfiorare la zona play off, svanita nelle due ultime infelicissime gare della stagione, la trasferta di Sesto San Giovanni e l'incontro casalingo con il Saronno di Preziosi. Il lungo infortunio di Fontana e la scarsa vena realizzativa delle punte (nessuno tra Memmo, Fresta e Giovanni Rossi raggiunge la doppia cifra) impediscono ai Grigi di esprimere il reale potenziale di una rosa forte e costosa. E a fine campionato, scontento e delusione sono cocenti in tutta la tifoseria.