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Con il torneo 1938-39 ha praticamente inizio la serie dei campionati disputati all’insegna del grigioverde in quanto le nere nubi della guerra che si stanno addensando sull’Europa, ivi compresa la nostra Italia, chiamano a sé la quasi totalità dei giocatori. In questa situazione non sempre i calciatori possono rispondere all’appello domenicale e la preparazione avviene per forza di cose saltuaria e disarticolata. Per fortuna i Grigi riescono a superare la stagione alla meglio malgrado le formazioni di fortuna che i tecnici devono in moltissime occasioni schierare. In questo campionato la parte del leone la recita Arrigo Fibbi che i dirigenti riescono ad accaparrarsi prelevandolo dalla Spal. Inserito nel suo ruolo abituale di interno destro il forte atleta ferrarese sa dare al gioco dell’attacco alessandrino una spinta ed un’inventiva che finiscono per essere determinanti nel raggiungimento di una buona posizione in classifica. Con Fibbi eccellono nell’arco del torneo Bigando, Ghidini, Parodi, Pietruzzi e Vitto che costituiscono l’ossatura principale della formazione. Per un Fibbi che sta conoscendo le gioie della popolarità, al termine del campionato si registra l’uscita definitiva dalle scene calcistiche di due vessilliferi del calcio mandrogno: Renato Cattaneo e Umberto Lombardo. Il loro distacco dalla maglia grigia è commovente: dopo tante battaglie , dopo tante gioie provate su palcoscenici della serie maggiore i due bravi atleti alessandrini danno l’addio al football , mentre la loro Alessandria si sta dimenando nei meandri della seconda divisione con davanti a se l’incertezza di un domani tinteggiato di rovine, di paure e di sangue.