Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1938/1939
Serie B
14-05-1939 - Giornata: 31 - Alessandria - Littorio


Alessandria US - Sanremese US 3 - 0 (0 - 0)
RETI: 59. rig. Petermann F.[A], 73. Pietruzzi M.[A], 90. Cresta (I) L.[A]

Alessandria US Cassetti Bruno, Bigando Giovanni, Petermann Franco, Caligaris Luigi, Parodi Pasquale, Ghidini Ferruccio, Massiglia Armando, Varona Pietro, Pietruzzi Mario, Robotti Luciano, Cresta (I) Luigi All.: Cattaneo Renato

Formazione avversaria
SANREMESE US: Lanfranco; Simontacchi, Gilardoni; Coletti, Pisano, Finelli; Ghiglione, Acquarone, Ventimiglia, Ruffini, Mantero. All.: Pascucci Filippo

Arbitro: Carpani Giuseppe (Milano) [Rissone, Tosetti]
Note
Angoli: 10-2. Spettatori: 3.000 Giornata di sole ma fredda, terreno viscido Inizio gara ore 15.30

Commento
La Sanremese ha giocato bene ed il punteggio di tre reti di differenza appare alquanto severo in particolar modo perché la prima rete è scaturita su calcio di rigore concesso con severità dall'arbitro, che un minuto prima non aveva punito un fallo analogo nell'area di rigore dei grigi. Complessivamente l’Alessandria è stata superiore come numero d’attacchi ma i suoi reparti sono apparsi ancora fuori posto in fatto di coesione. Il trio difensivo dell’Alessandria ha giocato una partita onorevole ed anche la mediana ha dimostrato di poter tamponare i vuoti e gli errori del reparto di punta. Lanfranco è stato il miglior uomo in campo, egregiamente coadiuvato da Simontacchi e Gilardoni. Ottimo Pisano, specialmente nel primo tempo e buoni i laterali. L’attacco ligure in formazione di fortuna è apparso slegato ed inconcludente. Nel primo tempo l’Alessandria con tiri di Massiglia, Varona e Cresta ha messo in serio pericolo la rete dei liguri. Due facili occasioni sono state sciupate dai grigi a pochi passi dalla rete di Lanfranco. Nella ripresa al 12’ Petermann tira un calcio di rigore, Lanfranco para, ma la palla rimbalza sul palo ed a parabola entra in rete dalla parte opposta. Minaccioso contrattacco degli azzurri e tiro di Ventimiglia respinto dal palo. Al 27’ azione Massiglia e Robotti conclusa con rete di Varona da pochi passi, ed al 42’ su azione in profondità Ghidini-Robotti-Pietruzzi, Cresta segna con tiro imparabile. Giornata di sole ma fredda, campo viscido e qualche pozzanghera fangosa. L’Alessandria al 4’ di gioco effettua il cambio di posto tra il centrattacco Pietruzzi ferito al capo con l’ala sinistra Cresta I. Al 12’ della ripresa Ghiglione resta fuori per 5’ per contusione. Due reti di Massiglia sono state annullate per fuori gioco, una nel primo tempo e una nella ripresa. (Andrea Canestri, «La Gazzetta dello Sport», 16 maggio 1939) Dopo il primo tempo le squadre erano alla pari. I grigi non erano apparsi in buona giornata e varie occasioni da rete sciupate con eccessiva facilità a pochi passi da Lanfranco avevano lasciata l’impressione che, colti di sorpresa dai liguri, avrebbero finito col cedere la posta od aggrapparsi disperatamente ad un risultato pari. All’11’ della ripresa un attacco in profondità di Ghiglione magistralmente imbeccato da Coletti; l’ala destra della Sanremese lasciato indietro Caligaris era già entrata in area di rigore e serrava sotto in piena velocità; senonché il giocatore alessandrino che gli stava a tergo lo mandava a terra. Fallo netto che l’arbitro non ha punito col calcio di rigore forse perché Ghiglione era in posizione laterale rispetto alla rete, e mentre l’attaccante ligure era ancora a terra l’Alessandria sfuggita la punizione filò via all’attacco senza indugio ed il caso vuole che Massiglia, entrasse come era entrato Ghiglione, nell’area di rigore della Sanremese. Intervento di Gilardoni e fallo pressoché analogo a quello precedente. Tra la sorpresa generale, l’arbitro decretò il rigore. Petermann incaricato del tiro inviava debolmente sulla destra, e Lanfranco col braccio deviava la traiettoria e la palla colpito il montante batteva sul terreno finendo in rete. Rabbiosamente la Sanremese tentò di rimontare lo svantaggio, ma l’orgasmo ha velato le idee degli avanti azzurri ed infatti prima Ventimiglia e poi Acquarone sciupano occasioni propizie. La cronaca è tutta qui; parità nel primo tempo anche se gli alessandrini hanno attaccato di più. Nella ripresa, dopo la rete di Petermann, l’Alessandria è riuscita a mettersi in vantaggio al 27’ per merito di Varona, con un tiro da pochi metri ed al 42’ con un tiro imparabile di Cresta. La Sanremese ha avuto Ghiglione e Finelli contusi nel secondo tempo; essa è apparsa ottimamente amalgamata nel sestetto di retroguardia e Lanfranco è stato superbo di precisione e temerità. Mantero e Ghiglione hanno portato ottimi palloni al centro, dove Acquarone, Ventimiglia e Ruffini pur prodigandosi non hanno dato l’impressione di intendersi molto bene. La sconfitta della Sanremese, comunque è di quelle che non ledono il valore di una squadra, ma che sovente capitano lungo il difficile cammino del campionato. (Andrea Canestri, «Il Lavoro», 15 maggio 1939) ALESSANDRIA-SANREMESE 3-0 Nel primo tempo, chiuso a reti inviolate, il gioco si è mantenuto arruffato e incerto; nella ripresa, però, col ritorno di Pietruzzi, liberatosi della benda che gli copriva l’occhio destro contuso al primo minuto di giuoco, al comando della linea attaccante, questa ha cominciato a funzionare con scioltezza e decisione. Massiglia, al 14’, giunto a pochi passi dal portiere sanremese, veniva mandato a gambe all’aria: calcio rigore, trasformato da Petermann. Al 28’, altra fuga di Massiglia ed immediato centro dalla linea di fondo; mischia sotto la rete di Lanfranco e secondo punto realizzato da Pietruzzi. A un minuto dalla fine abile manovra di Pietruzzi, passaggio in profondità a Cresta che, in corsa, segnava il più bel punto della giornata. («La Stampa», 15 maggio 1939) ALESSANDRIA-SANREMESE 3-0 Come prevedevasi, l’Alessandria ha colto il punteggio pieno contro la veloce compagine ligure raggiungendola in classifica a punti 31. Il compito dei grigi non è stato facile; anzi, nel primo tempo, sciupate varie facili occasioni, i calciatori locali non avevano dato l’impressione di poter passare di forza tra le file ben difese dei biancoazzurri; ma giunse un calcio di rigore a rimettere le cose a posto. Petermann calciò troppo al centro e il portiere Lanfranco riuscì a deviare la palla col braccio; il montante respinse la palla sul versante opposto della rete ed il terreno la fece convergere entro i pali mentre Petermann era pronto per il colpo di grazia. Susseguirono azioni alterne, veloci e rabbiose; poi, l’Alessandria aumentò il vantaggio con una rete segnata da Varona su azione di Massiglia e Robotti, e infine nelle ultime fasi della partita una impeccabile azione in profondità impostata da Ghidini, Robotti e Pietruzzi, dava modo a Cresta di battere l’ottimo Lanfranco con un tiro imparabile. («Il Piccolo», 20 maggio 1939) RISULTATI Anconitana-Venezia 0-1 Casale-Vigevano 0-3 Fanfulla-Verona 2-1 Fiorentina-Siena 4-0 Padova-Pisa 2-1 Palermo-Salernitana 3-0 (giocata il 18 maggio 1939) Pro Vercelli-Atalanta 4-1 Spal-Spezia 1-4 CLASSIFICA: Fiorentina 42; Atalanta 41; Siena 40; Venezia 37; Pro Vercelli 35; Verona 34; Anconitana, Palermo 32; Alessandria, Padova, Sanremese, Vigevano 31; Fanfulla 30; Spezia 29; Pisa 27; Spal 25; Salernitana 21; Casale 9 Il punto sul campionato A tre giornate dalla fine del campionato di Serie B erano tre le compagini che si giocavano i due posti disponibili per andare in Serie A. La Fiorentina, capolista, aveva rifilato quattro reti al Siena, in terza posizione. Alle sue spalle era caduta rovinosamente sul campo della Pro Vercelli perdendo la vetta della graduatoria. Sempre più vicino alla retrocessione vi era andata alla Spal che era stata battuta dallo Spezia che aveva staccato di due punti proprio gli emiliani.