“L’Alessandria sarà ancora protagonista, con un nuovo allenatore e con il ds Magalini”

martedì, 14 Giugno 2016

L’intervista al presidente Di Masi

DiMasieCairo

 

“Rivendico con orgoglio tutte le mie scelte, dalla prima all’ultima”. Non avevamo dubbi: il presidente dell’Alessandria Luca Di Masi è uomo diretto e di sostanza. Squilla il telefono ed è proprio lui che rompe il lungo silenzio.

“Ho deciso di chiamare perché mi è sembrato giusto così, dopo aver avuto tutto il tempo per riflettere e per fare le mie valutazioni”.

In primo luogo quella del cambio dell’allenatore, un “tormentone” che ha suscitato molte discussioni.presDiMasi

“Voglio però prima soffermarmi sul fatto che abbiamo radicalmente voluto rivoluzionare il settore giovanile, affidandoci alle capacità di Nereo Omero, con una lunga esperienza con Brescia e Milan. I giovani dovranno essere la nostra onda d’urto, capace di entrare in ogni casa. D’altronde, rimango convinto che sia proprio il settore giovanile la fondamenta sui cui fare poggiare la società. Proprio in questi giorni, per il quarto anno, è iniziato il Camp ufficiale, un’opportunità unica, grazie alla presenza di tecnici e professionisti affermati, pronti a farti allenare e crescere all’insegna del calcio in maglia grigia”.

– Presidente, guardiamo al futuro. Quali sono le prime scelte legate alla prima squadra?

“Questa mattina mi sono incontrato con Giuseppe Magalini, ancora legato da un anno di contratto con noi, e gli ho stretto la mano riconfermandolo direttore sportivo. Gli ho detto che bisogna lavorare per individuare entro quarantotto ore il nuovo allenatore per poi, insieme a lui, gestire il nostro mercato”.Avallone-6

– In tutti questi giorni si è fatto un gran parlare di Gaetano Auteri, oggi più che mai sul punto di lasciare il Benevento.

“Noi stiamo individuando un profilo adatto per puntare alla disputa di un campionato di vertice nella prossima edizione della Lega Pro e in tutta sincerità vi confesso che non sarà Auteri, che al contrario mi risulta essere in contatto con squadre quali Catania, Lecce e Livorno. Comunque tra pochi giorni saremo pronti ad ufficializzare il nostro nuovo allenatore”.

– Potrebbero essere Rino Gattuso – che ha appena portato il Pisa in B – oppure Roberto De Zerbi del Foggia, che venne già contattato lo scorso anno?

 “Non dico nulla, lo ripeto. Ancora pochi giorni e saprete tutto”.

– Per quanto riguarda i giocatori, possiamo dire che i cosiddetti “gioielli di casa” come Bocalon e Branca, rimarranno?

“Assolutamente sì, abbiamo diversi giocatori legati da contratto e ce li terremo stretti, anche perché sono giovani pieni di talento. Sarà attorno a loro che dovrà essere creato il giusto mix, riuscendo ad inserire elementi di assoluta esperienza. Tutto ciò lo faremo però solo dopo aver ascoltato le richieste del nuovo tecnico”.

– L’Alessandria ha potuto contare su tre stranieri capaci in primo luogo di apportare un invidiabile bagaglio valoriale, la serietà prima di tutto. Parliamo di Sosa, Morero e Mezavilla. Li rivedremo ancora al “Moccagatta”?

“Sono tutti e tre grandi uomini prima che giocatori. Qualcuno potrebbe però decidere per una nuova esperienza”.

1-8-di-masi-w400-h300

– Si riferisce mica all’argentino Santiago Morero, che piace tanto a Pavia, Cremonese e Bassano?

“Ve l’ho detto, le nostre operazioni di vendita e di acquisto saranno gestite dal direttore sportivo e non da me direttamente”.

– Ritornando alla stagione che si è conclusa con la sconfitta di Foggia, ha dei rimpianti?

“Per me è stata altamente positiva. Tutte le opinioni sono legittime, naturalmente: questo mio giudizio, dettato dal mio senso di responsabilità, è e sarà, come ogni altra scelta, liberamente criticabile da chiunque. Quello che però non posso condividere è il fatto che si metta in discussione la mia effettiva voglia di vincere. Io sono da sempre innamorato dell’Alessandria e le scelte che ho compiuto sono sempre state fatte esclusivamente nell’interesse dei Grigi e di tutti i suoi innamorati”.

– Eppure nell’ultima fase del campionato la squadra aveva ricevuto pesanti critiche da parte dei tifosi.

“Non condivido le critiche quando queste degenerano in episodi come quello del pullman, ma sono consapevole che il tifo dell’Alessandria non è un tifo qualunque, perché fatto da autentica passione e competenza non comune. La Curva è sempre stata fantastica, una sorta di valore aggiunto, ma mi sarei aspettato di vedere gli altri settori più gremiti. In poche parole, vogliamo essere protagonisti con uno stadio sempre pieno”.

Di Masi e Sport Italia

– Il malumore dei tifosi è stato generato anche e soprattutto dalla valutazione che la TimCup abbia prosciugato le energie fisiche e mentali a scapito del campionato.

“Siamo orgogliosi di essere arrivati alle semifinali, per noi è una grande soddisfazione visto che abbiamo compiuto un qualcosa di veramente eccezionale che resterà nella storia del calcio italiano. I soldi che ho incassato non li ho tenuti per me, ma li ho investiti e le investirò per migliorare la struttura societaria e potenziare la squadra perché – lo ripeto – l’Alessandria dovrà essere nuovamente tra le protagoniste della Lega Pro”.

Genoa-Alessandria_15_12_2015-3

– Infine, sinteticamente: quali sono stati i momenti in cui ha gioito e quelli in cui si è arrabbiato?

“Non solo ho gioito, ma ho pianto come un bambino per la contentezza: è successo al triplice fischio finale a Genova dopo quell’indimenticabile sfida e quei supplementari eroici. Quando mi sono veramente arrabbiato? È successo a Padova. Non si può perdere la faccia in quella maniera, rinunciando ad essere dei veri Grigi”.

 Mario Bocchio

 

 Guarda anche

L’intervento di Mimma Caligaris (Il Piccolo e Tuttosport)

L’intervento di Massimo Delfino (La Stampa)

L’intervento di Massimo Taggiasco (Hurrà Grigi)

Serve un serio esame di coscienza a trecentosessanta gradi. Senza infingimenti e ipocrisie

Non diamo tutte le colpe a Gregucci

Articoli correlati

Il minuetto di Di Masi e i tanti interrogativi

Bene farebbe il presidente Di Masi far capire in fretta come stanno le cose

Mercoledì finalmente sapremo qualcosa di certo sul futuro dell’Alessandria

Sarà dalla decisione di confermare o no Magalini che dipenderanno tutte le scelte future

Condividi