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Per il quinto anno consecutivo si comincia il campionato con un allenatore diverso da quello che aveva concluso il precedente. Il prescelto suscita entusiasmo essendo un ex giocatore grigio è Cristiano Scazzola che ha come vice un altro grande ex: Marco Martini. A loro viene affidata una rosa formata da giocatori di categoria che si innestano con i migliori della stagione precedente. Gli osservatori mettevano l’Alessandria immediatamente alle spalle della corazzata Monza nei pronostici della vigilia e, in effetti, le prime giornate sembravano confermare il valore dei Grigi. Poi, lentamente ma inesorabilmente, i risultati cominciano a diventare negativi e le prime posizioni si allontanano. Si arriva, quindi, al puntuale esonero di Scazzola, sostituito da Gregucci che ereditò la squadra all'ottavo posto staccata 11 punti dal Pontedera secondo (addirittura 21 dal Monza capolista). Nel frattempo è scoppiata la pandemia di Covid-19, che dopo 27 giornate fa sospendere definitivamente il torneo. A luglio, ufficializzate le classifiche attraverso un algoritmo, partono i playoff. All’Alessandria viene abbonato il primo turno per via della rinuncia della Pro Patria. Superata con qualche difficoltà la Robur Siena nella prima partita vera giocata dopo quasi 5 mesi la squadra viene eliminata dal Carpi a cui, per il miglior piazzamento, basta un pareggio. E pareggio fu a causa di un pasticcio difensivo che trasforma in pareggio il vantaggio mantenuto fino a pochi minuti dal 90’. Ancora una volta la stagione si chiude con una cocente delusione.