Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2019/2020
Serie C
13-10-2019 - Giornata: 9 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Girone A


Alessandria US 1912 - Como 1907 1 - 1 (1 - 0)
RETI: 15. Celia R.[A] 60. Iovine A. [Co]

Alessandria US 1912 Valentini Alex, Dossena Alberto [64. Gilli Filippo], Cosenza Francesco, Prestia Giuseppe, Cambiaso Andrea [77. Sciacca Giacomo], Casarini Federico, Suljić Cazim, Chiarello Riccardo [83. Gazzi Alessandro], Celia Raffaele, Eusepi Umberto [77. Pandolfi Luca], Arrighini Andrea A disp.:Akammadu Franklyn Obunike, Castellano Fabio, (P) Crisanto Lorenzo, Gerace Matteo, Gjura Kleto, M Hamsi Oussama, Ponzio Marco, Sartore Francisco All.: Scazzola Cristiano

Formazione avversaria
COMO 1907: Facchin, Bovolon, Sbardella [86. Peli], Toninelli, Iovine, Bellemo, Raggio Garibaldi, H’Maidat [65. Gatto], De Nuzzo [65. Loreto], Gabrielloni, Miracoli. A disp.: Bolchini, Ferrazzo, Celeghin, Ganz, Vocale, Kouadio, Marano, Vincenzi. All.: Chiarini Edoardo (Banchini Marco squalificato).

Arbitro: Pirrotta Fabio (Barcellona P. di G.) [Rizzotto, Vettorel]
Note
Espulsi: 64. Arrighini [A] Ammoniti: 17. Cosenza [A], 22. De Nuzzo [C], 29. M’Haidat [C], 42. Bellemo [C]. Angoli: 0-6. Recuperi: 0.+ 5. Spettatori: 2.146 paganti (abbonamenti non validi: “giornata Grigia”) Sulla distinta ufficiale come allenatore del Como è riportato Sergio Ariel Zanetti, in possesso del patentino di allenatore di prima categoria. Pomeriggio umido, non freddo, terreno in buone condizioni. Riflettori accesi da inizio partita. Inizio ore 17,30

Commento
CON IL COMO UN PAREGGIO FRUTTO DI UNA RETE SPETTACOLARE DI CELIA Che il direttore di gara, il signor Fabio Pirrotta di Barcellona Pozzo di Gotto avesse avuto problemi nel gestire la partita lo si era capito fin dalle prime battute quando permettendo un gioco rude, maschio ma anche talvolta “sopra le righe” e dunque ai limiti del regolamento, spesso i giocatori di entrambe le squadre erano arrivati a contatti anche pericolosi, concedendo oltremisura falli che hanno così messo in difficoltà la squadra sulla carta più tecnica: l’Alessandria. Un solo punto per i Grigi “che brucia” anche se guardando il bicchiere mezzo pieno bisogna essere fiduciosi in quanto un match come quello contro il Como si poteva anche perdere vista la supremazia lariana nell’arco del secondo tempo, in particolar modo nel primo quarto d’ora ed in relazione che l’Alessandria era rimasta in dieci uomini per l’ingenua quanto nervosa espulsione di Arrighini reo di aver comminato una gomitata a centrocampo ad un avversario. Un pareggio frutto di una rete spettacolare di Celia con un gran tiro dalla sinistra che ha fulminato l’estremo avversario nel sette dalla parte opposta al quarto d’ora del primo tempo ed il gol del pari lombardo allo stesso minuto della ripresa per merito di Iovine con una conclusione di rara potenza che non ha dato scampo a Valentini. Il confronto tra Grigi e biancoazzurri dal sapore antico e dai fasti gloriosi, è stato duro, di grande combattività, giocato a ritmi elevati a scapito della qualità delle giocate; più nervosa l’Alessandria che cercava di tornare al successo davanti al pubblico amico nella “Giornata Grigia” e che ha faticato non poco contro un Como solido, veloce e che ha giustamente approfittato dello stile adottato nella direzione di gara dal fischietto siciliano. Inizio di partita “spigoloso”, fase di studio che non è priva di manovre d’attacco senza conclusioni degne di nota fino al vantaggio grigio al 15′ con Celia che, ben servito da Chiarello francobollato in area, va alla conclusione spettacolare dalla distanza. Un tiro forte e preciso imprendibile per Facchin nell’angolino alto dalla parte opposta, proprio sotto la curva occupata dalla tifoseria comasca. Conoscendo le potenzialità degli uomini in grigio era lecito aspettarsi un match in discesa ed invece così non è stato. Ad un primo tempo caratterizzato da quattro ammonizioni, una mischia in area grigia ed un’apprezzabile giravolta di Chiarello con conclusione debole parata da Facchin, ha fatto seguito una ripresa di chiara marca lariana. Il primo quarto d’ora è stato un monologo della formazione diretta dalla panchina da mister Chiarini (secondo dello squalificato Banchini) culminato con il pareggio di Iovine dopo che Gabrielloni e Miracoli avevano sfiorato il gol. Nervi tesi in casa Alessandria che rivede “gli spettri” di sette giorni prima con il Pontedera: ne fa le spese Arrighini reo di aver comminato una gomitata a centrocampo ad un avversario. Cartellino rosso e grigi in dieci uomini per oltre mezzora (31 minuti per la precisione recupero compreso). Il risultato però non cambia tra la classica girandola delle sostituzioni, Scazzola che rinforza centrocampo e difesa passando dal 3-5-2 al 4-4-1 e Como più spavaldo in avanti anche se l’occasione più ghiotta è per Cosenza al 26′ che arriva in ritardo d’un soffio sul traversone di Casarini dalla destra su calcio di punizione. Alla consapevolezza che l’Alessandria abbia un organico degno della categoria e dunque tra le favorite del campionato fa comunque da contrappeso la certezza che ogni incontro sarà impegnativo e da affrontare con la massima concentrazione: Pontedera e Como ne sono la prova. (Museo Grigio) SOLO PARI CONTRO IL COMO. E CONTRO L’ARBITRO Nel primo tempo vantaggio di Celia, pareggia Iovine. Risultato condizionato da fischi assurdi Ma cosa si crede di essere il Como? Ha bisogno di essere protetto come il Monza? O, forse, anche questo fa parte di un disegno con un finale già scritto, con i brianzoli che non devono avere rivali? Certo, il primo quarto d'ora del secondo tempo è stato sottotono e troppo consegnato ai lariani, ma sarebbe stata una partita diversa undici contro undici. Poi l'Alessandria deve essere più concreta, soprattutto in un attaccante come Eusepi. Ma il pareggio in 10, che può sembrare un risultato discreto, in realtà è poco. Applausi a Celia per il primo gol, ma crediamo che sia legittimo chiedere un arbitraggio decente. LE SQUADRE Cambia la difesa dell’Alessandria: rientra Cosenza e Dossena fa staffetta con Sciacca. L’altra novità è Casarini dall’inizio nel centrocampo in cui gli altri quattro interpreti sono gli stessi di sette giorni fa. Il Como cambia in difesa, dove sono ancora fuori Solini e Crescenzi. In attacco Gabrielloni preferito a Ganz per far coppia con il ‘gigante’ Miracoli LA PARTITA Si studiano le due pretendenti al ruolo di inseguitrici del Monza, con una leggera supremazia del Como e l’Alessandria che prova a sfruttare le fasce, soprattutto con Cambiaso. Al 15’ la fiammata che illumina il Moccagatta: sul traversone di Casarini da destra, la sponda di Chiarello per il diagonale di Celia, che fulmina Facchin, primo gol da professionista. Due minuti dopo rischiano i Grigi per un pallone perso male in mezzo da Eusepi, che obbliga Cosenza all’intervento da cartellino. Al 31’ ottima l’uscita di piede di Valentini per anticipare Miracoli. Partita un po’ a singhiozzo, con animi caldi e H’Maidat che, nonostante il giallo, continua a ‘picchiare’ Cosenza lo fa notare allo scarso fischietto Pirrotta). Brivido al 38’ su una mischia in area, la palla sfugge per un attimo dalle mani del numero uno grigio, ma la difesa sbroglia. La palla per il raddoppio, al 45’, è un delizioso assist di Arrighini a Chiarello, che evita il suo controllore, ma la conclusione è debole e parata senza problemi. A inizio ripresa gioca solo il Como: già al 1', sul cross di De Nuzzo, Valentini è pronto su Gabrielloni. Ci prova Miracoli all'8', di testa, alto. Al quarto d'ora il pareggio: l'ex Valenzana fa sponda per il missile di Iovine, che infila il portiere grigio. Adesso la gara diventa tutta in salita: al 19', prima Valentini si supera su Gabrielloni e poi il fattaccio. Il pessimo arbitro prima ignora un intervento falloso evidente su Chiarello e poi sventola il rosso ad Arrighini, diretto, per un contrasto a metacampo. Al 26' la punizione di Casarini e forte e incrociata, ma Cosenza non arriva in scivolata. Al 38' di piede Facchin nega il raddoppio a Celia. Il finale è un assalto e una collezione di errori di un fischietto che non dovrebbe più ricevere una sola assegnazione dall'Aia. Lui e la sua terna. (Il Piccolo – Mimma Caligaris) ALESSANDRIA-COMO, BOTTE E PARI SUL “RING” Fatica il centrocampo, nervosi gli attaccanti ma la squadra di Scazzola resiste in 10 contro una rivale rognosa Un punto guadagnato in una partita spigolosa: in dieci per mezz’ora, l’Alessandria muove comunque la classifica contro il Como e dà almeno un forte segnale di compattezza resistendo al forcing finale degli avversari. L’episodio chiave a ridosso di metà ripresa fa discutere durante e dopo la partita: sulla tre quarti Arrighini si avventa sul pallone ma colpisce l’avversario, il contatto c’è ma non se ne capisce l’entità, l’arbitro però non ha dubbi ed espelle l’attaccante dei grigi. Scazzola è così costretto a modificare tutto l’assetto della squadra, che già stava faticando a uomini pari: buon per i padroni di casa che i lombardi non pungano troppo. Partita bruttina (la peggiore del nuovo corso dell’Alessandria), spezzettata e a tratti molto nervosa. I mandrogni vorrebbero ma non possono, perché il Como è reattivo e ha personalità, prendendo subito in mano il comando delle operazioni e arrivando sempre primo sulle seconde palle. È questa la chiave del confronto: con tre mediani di ruolo, i grigi contengono ma non riescono mai a innescare con continuità gli esterni, che pure sembrerebbero in grado di saltare in velocità i diretti avversari. Quando i grigi attaccano, lo fanno sempre con pochi uomini: solo un’invenzione potrebbe sbloccare la partita ed è quello che avviene quando, su una sponda di Chiarello, Celia si inventa un sinistro tanto potente quanto preciso. Non è però la solita Alessandria, lo si capisce da tanti segnali. Il centrocampo gioca almeno venti metri indietro rispetto ad altre partite e gli attaccanti (peraltro non in gran giornata) trovano pochissimi palloni utili. L’inizio di ripresa ha un cliché identico e sono sempre i lariani a comandare il gioco: Scazzola chiede ai suoi di non abbassarsi troppo, quasi profeta di quanto sta per accadere: dai e dai, arriva il pareggio del Como e, subito dopo, la mazzata del rosso ad Arrighini. Si teme il peggio, ma gli ospiti conquistano solo corner a favore (saranno 6 a 0 alla fine) e producono poco. Paradossalmente, in inferiorità numerica i padroni di casa sono meglio messi in campo: da applausi l’impatto di Pandolfi, entrato nel momento di massima difficoltà, esemplare nella sua leadership difensiva Cosenza, che si getta anche in attacco e manca la deviazione vincente di un nonnulla. Insomma, in un pomeriggio grigio l’Alessandria dimostra di essere squadra e di avere forza mentale: un segnale incoraggiante e la consapevolezza di aver fatto un passo in avanti, non certo di aver lasciato due punti per strada. (La Stampa – Francesco Gastaldi) L’ALESSANDRIA SCATTA E POI SOFFRE COMO, VANO ASSALTO IN 11 CONTRO 10 Alessandria e Como pareggiano dimostrando di possedere ottime credenziali per un torneo di vertice, anche se il Monza per entrambe pare ormai irraggiungibile. Due squadre che si sono presentate in campo con lo stesso modulo: quella di Scazzola pronta alle ripartenze, quella ospite molto manovriera ma spuntata. Ne è sortita una partita a tratti piacevole. Al primo vero affondo dei padroni di casa è arrivata la rete del vantaggio: da un traversone dalla sinistra Chiarello ha appoggiato per Celia che di controbalzo ha fulminato l’incolpevole Facchin. L’Alessandria ha poi sfiorato il raddoppio con Arrighini: stavolta Facchin ha sventato. Nella ripresa sono stati gli ospiti a mettersi in evidenza con Gabrielloni e Miracoli, ma senza successo, quindi è arrivato il meritato pareggio del Como: punizione dalla sinistra di Bellemo, appoggio di testa di Miracoli per Iovine che ha battuto Valentini. Dopo pochi minuti c’è stata l’espulsione affrettata di Arrighini (poco prima non è stato ravvisato un fallo in favore dell’Alessandria) che ha cambiato la gara. A quel punto il Como si è fatto arrembante alla ricerca della vittoria, diventando padrone del centrocampo grazie a Raggio Garibaldi, ma di occasioni vere e proprie non ne sono arrivate, Ganz è rimasto in panchina e così l’Alessandria ha strappato il punto (La Gazzetta dello Sport – Nicola Pilotti) Gol di Celia e Iovine. Arrighini: rosso IL COMO RAGGIUNGE L’ALESSANDRIA: 1-1 L'Alessandria non ha brillato. Ha giocato anche meno bene rispetto a sette giorni fa, alla sconfitta con il Pontedera. Soprattutto in mezzo al campo, dove il Como ha chiuso bene nella morsa Cambiaso e Casarini, limitando la costruzione del gioco, e ha vinto quasi tutti i duelli, con Suljic e Chiarello più opachi e in affanno. Ma il dubbio, forte, di come sarebbe finita questa partita giocata, fino alla fine, in 11 contro 11, resta. Perché l'insufficienza grave è per un arbitro inadeguato. Fischi dimenticati e altri fuori luogo: interventi pesanti ignorati. L'episodio incriminato al 19' della ripresa, quattro minuti dopo il pareggio degli ospiti e un salvataggio di Valentini su Gabrielloni. L'azione riparte e Chiarello viene agganciato e mandato per le terre: tutto regolare, l'azione prosegue e sbuca fuori un rosso diretto ad Arrighini, reo di un fallo a metà campo. Il più bersagliato, l'attaccante, che quasi non protesta: esce subito dal campo, Scazzola deve cambiare le sostituzioni ma anche con l'uomo in meno la squadra regge bene, rischi praticamente nessuno. Una partita controllata nel primo tempo, dal vantaggio di Celia (15' st), sinistro all'incrocio per il ragazzo del Sassuolo alla prima rete da professionista, l'unico pericolo quando Valentini deve uscire, di piede, al limite dell’area, per anticipare Miracoli (31'). I grigi potrebbero raddoppiare al 45' con Chiarello che evita il controllo di Bovolon ma conclude male. Sul risultato finale pesa parecchio l'inizio del secondo tempo: l'Alessandria quasi non gioca, Valentini si oppone a De Nuzzo (1') poi il colpo di testa di Miracoli e alto (8'). Funziona, invece, la sponda dell'ex Valenzana per Iovine, libero al limite: destro forte, nell'angolino basso, per l'1-1 (15') Al 19', dopo la parata di Valentini su Gabrielloni, il rosso, che cambia i piani dell'Alessandria, anche se le occasioni migliori sono per i grigi: la punizione di Casarini che sfila di poco sul fondo (26') e il salvataggio di piede di Facchin su Celia (38') che gli nega doppietta e due punti in più. Como solido, grigi non belli, arbitro bruttissimo. (Tuttosport – Mimma Caligaris) IOVINE, “EL SEGNA SEMPER LÜ” COMO SALVO AD ALESSANDRIA Il centrocampista fa gol un’altra volta, la rete dell’1-1 Gli azzurri hanno giocato alla pari con i Grigi, che hanno chiuso in 10 Dopo la sconfitta con il Pontedera non era certo questo il risultato che si aspettava l’Alessandria. Eppure il calcio è molto più dei punti che si hanno in classifica. Lo ha dimostrato il Como, autore di un’ottima partita contro un’Alessandria che, nonostante l’iniziale vantaggio, non è riuscita a tornare alla vittoria. Spirito attendista e prudente per i Grigi nei primi minuti: è infatti il Como a gestire maggiormente il possesso palla e a mantenere il pallino del gioco, interrotto ripetutamente a causa dei numerosi contrasti di gioco che caratterizzeranno in maniera massiccia tutta la partita. CRONACA: Al 10’ ci prova Cambiaso a servire i propri compagni accorsi in area dopo un dribbling sulla destra, mentre poco dopo la possibilità di Eusepi di involarsi verso la porta difesa da Facchin viene interrotta solo dal fuorigioco (per altro molto dubbio) chiamato dal signor Francesco Rizzotto. Ma è dopo 15 minuti di partita difficile, fatta di contrasti (e risse sfiorate), che arriva la prima vera grande giocata. Su un pallone scodellato in area Chiarello tenta un controllo spalle alla porta, ma decide, causa marcatura stretta, di scaricare su Celia, autore di un sinistro dal limite che si insacca sotto il sette della porta difesa da Facchin. Un lampo, poi tutto torna alla normalità. Tanti contrasti, gioco spesso fermo. L’Alessandria però è brava a trovare i propri terzini, soprattutto Cambiaso,che è sempre pronto sulla destra a scodellare palloni incitanti per le proprie punte (come quello al 32’ per Eusepi), che di rovesciata cerca – senza trovare – quello che sarebbe stato il gol più bello della sua carriera. Ma il Como è squadra di carattere, mantiene il possesso palla e tenta la via del gol o con tiri (velleitari) dalla distanza, o con situazioni da fermo, come quella che vede Sbardella essere fermato sul più bello dalla difesa avversaria in seguito ad una mischia da calcio d’angolo. Quando gioca in verticale, però, l’Alessandria dimostra di poter far male. In una situazione simile a quella del gol, Chiarello viene lanciato verso la porta, evita Toninelli con una finta e calcia, senza tuttavia trovare abbastanza forza e precisione. Nella ripresa sono gli ospiti a rendersi ancora pericolosi, con una deviazione sottoporta di Miracoli e con un colpo di testa sempre di Miracoli (ben servito da M’Haidat), che sorvola di pochissimo la traversa. A livell odi gioco, il Como conferma quanto di buono fatto nel primo tempo, aumentando ancora di più l’intensità e impedendo ai padroni di casa di palleggiare. NERVOSISMO. Ne scaturiscono ancora episodi di nervosismo (come la spinta di Dossena a Iovine, non vista dal signor Pirrotta – così come molti altri episodi fallosi non fischiati da entrambe le parti-). Ma le note dolenti, per i Grigi, iniziano ora. Al 5’ della ripresa Miracoli effettua una sponda per Iovine, che calcia al volo e batte Valentini. E a quasto punto, la partita si complica. A ciò si aggiunge l’espulsione di Arrighini per un colpo proibito a centrocampo e Grigi in inferiorità numerica. Un’inferiorità che si fa sentire, eccome. Gli ingressi in campo di Sciacca e Pandolfi per Cambiaso e Eusepi ne sono la dimostrazione. Gli assalti finali del Como costringono Scazzola ad effettuare un catenaccio che, alla fine, sortisce gli effetti sperati. L’Alessandria conquista un punto e, per come si era messa la partita, sarebbe potuta andare molto peggio. (La Provincia di Como – Nicola Vigliani) ALESSANDRIA – COMO 1-1 Grande partita del Como che esce dal Moccagatta con un pareggio ma che per quello espresso in campo avrebbe senza dubbio meritato di più. Attacco, bel gioco, e un’Alessandria, seconda forza del campionato messa alle strette. Nei primi 10 minuti di gioco le squadre si sono studiate, solo un occasione per parte senza però arrivare mai alla conclusione in porta. Il Como ci prova con una bella ripartenza al dodicesimo, con Miracoli che apre per Gabrielloni in fascia, l’11 del Como gli restituisce il pallone e con una triangolazione viene coinvolto anche H’Maidat, che è bravo a sua volta ad aprire fuori area per capitan Raggio Garibaldi che però non trova la porta con la sua conclusione. Passano meno di due minuti ed è l’Alessandria a trovare il gol del vantaggio con Raffaele Celia che tira da posizione defilata appena fuori dall’area e batte Facchin. Il Como prova a recuperare con le trame di gioco e una rete di passaggi rasoterra, ci prova Iovine dalla distanza al 24°, ma il suo tiro è debole. L’Alessandria gestisce bene ma il Como si fa sotto nei minuti finali. Al 37’ su calcio d’angolo di Iovine dopo la sponda di Miracoli Gabrielloni anticipa Valentini e la sfera rimpalla per un po’ in area. Il Como prova a pungere fin dal primo minuto della ripresa De Nuzzo corre sulla linea di fondo e mette in mezzo per Gabrielloni che al volo prova a battere Valenti che però è attento. Passano 5 minuti e stavolta è Miracoli, che sfruttando i suoi centimetri ci prova di testa su cross dalla sinistra di De Nuzzo, la palla esce di poco. Il Como prende coraggio e schiaccia l’Alessandria nella propria metà campo. Dai continui attacchi lariani arriva il gol del Como con una botta di Iovine da fuori area che batte un incolpevole Valentini per il pareggio. Il Como continua ad avere in mano il pallino del gioco e sfiora il sorpasso con un colpo di testa di Gabrielloni che esce fuori di poco. L’Alessandria si rifà vedere al 25° con una punizione dalla sinistra che Cosenza non aggancia in area. E’ il Como però che gioca meglio attaccando soprattutto da sinistra coi subentrati Gatto e Loreto che mettono in mezzo per gli attaccanti lariani. Fuori Bellemo al 27° riceve dal limite e tira fuori di poco. Ancora il Como con Gabrielloni che conquista un angolo. A batterlo è Loreto e sulla ribattuta ci prova Toninelli che si vede murato dalla difesa grigia. Entra Peli per Sbardella e il Como chiude la partita in attacco ma non riesce a trovare il gol. Grande prestazione dei lariani che hanno giocato una grande partita e dove avrebbero meritato di più. (Ufficio Stampa Como 1907) RISULTATI: Carrarese – Pergolettese 3-0 Giana Erminio – Novara 2-1 Lecco - Pianese 1-3 Monza – AlbinoLeffe 1-0 Olbia – Pro Patria 0-1 Pontedera – Pistoiese Pro Vercelli – Juventus U23 rinv. Renate – Gozzano 3-0 Robur Siena – Arezzo CLASSIFICA: Monza p. 24, Renate 20, Pontedera, Alessandria 18, Carrarese 16, Pro Patria 15, Novara, Robur Siena 14, Como 13, Pro Vercelli, Pianese 11, Pistoiese 10, Juventus U23, AlbinoLeffe, Arezzo 9, Gozzano 8, Olbia 7, Lecco 6, Giana Erminio 5, Pergolettese 4. * = gare in meno MARCATORI: 6 reti Mota Carvalho (Juventus U23), 5 reti: Infantino (Carrarese), Cesarini (Robur Siena), 4 reti: Chiarello (Alessandria), Gabrielloni (Como), Udoh (Pianese), De Cenco (Pontedera), Galuppini (Renate). Il punto sul campionato Il Monza fa 8 su 9 e solo il Renate rimane in scia. Prima vittoria per la Giana E. che relega la Pergolettese all’ultimo posto. Lunedì sera il posticipo tra Pontedera e Pistoiese, vinto dai padroni di casa 2-1 (Semprini e Bruzzo per i granata con Vitiello autore del momentaneo pareggio per la Pistoiese), mentre Pro Vercelli-Juventus si giocherà mercoledì 30 ottobre. E’ durata 69 minuti la resistenza dell’Albinoleffe (9) sul campo della capolista: al Monza (24) è bastata la punizione di Lepore per avere la meglio sui bergamaschi, alla terza sconfitta consecutiva. Da segnalare i legni centrati da Brighenti e Chiricò, mentre nel finale ospiti in 10 per il cartellino rosso a Riva. Al Renate (20) sono invece bastati una ventina di minuti per chiudere la pratica Gozzano (8): doppietta di Guglielmotti e rigore di Galuppini e, alla fine del primo tempo, match già in ghiaccio. Satalino porta a 505′ la propria imbattibilità. Alessandria (18) fermata in casa da un concreto Como (13), al quinto risultato utile consecutivo: vantaggio dei Grigi con Celia (assist di Chiarello), al primo gol da professionista, al 15′; pari ospite di Iovine al 60′. Espulso Arrighini al 64′. Continua a scalare posizioni la Carrarese (16) giunta all’ottavo risultato utile: nulla da fare per la Pergolettese (4), ora in coda alla classifica. Il 3-0 finale è firmato dalla doppietta di Infantino (5) e dal gol di Valente. Finisce in parità l’atteso derby tra R. Siena (14) ed Arezzo (9): gli ospiti passano in vantaggio con Baldan al 64′, rimangono in 10 per il rosso a Rolando al 88′ e subiscono il pari al sesto minuto di recupero da parte di Guidone. Prima vittoria stagionale per la Giana (5) nei confronti del Novara (14), al secondo ko di fila: doppio vantaggio milanese nel primo tempo con Piccoli e Pinto, mentre gli azzurri accorciano con Capanni al 62′. Sempre più crisi per Olbia (7) e Lecco (6): sardi battuti a domicilio dalla Pro Patria (15) con il gol di Spizzichino al 22′. Blucelesti travolti in casa dalla Pianese (11), a segno con la doppietta di Rinaldini e la rete di Udoh (4). Inutile il momentaneo pari del nuovo arrivato Strambelli. (Alessandria US 1912)

Girone A

Alessandria US 1912 - Como 1907 1 - 1 (1 - 0)

RETI:

15. Celia R.[A]
60. Iovine A. [Co]

Alessandria US 1912

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COMO 1907: Facchin, Bovolon, Sbardella [86. Peli], Toninelli, Iovine, Bellemo, Raggio Garibaldi, H’Maidat [65. Gatto], De Nuzzo [65. Loreto], Gabrielloni, Miracoli. A disp.: Bolchini, Ferrazzo, Celeghin, Ganz, Vocale, Kouadio, Marano, Vincenzi. All.: Chiarini Edoardo (Banchini Marco squalificato).

Arbitro: Pirrotta Fabio (Barcellona P. di G.) [Rizzotto, Vettorel]

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