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Una delle annate più economicamente costose dell’Alessandria negli ultimi anni, esaltante nella parte centrale con annessa storica semifinale di Coppa Italia, si rivela alla fine deludente per la mancata promozione: il mercato estivo porta giocatori del calibro di Fischnaller, Bocalon, Loviso, Branca e Nicco. La società affida la guida tecnica della squadra a Giuseppe Scienza: il tecnico di Domodossola conquista tre importanti affermazioni in Coppa Italia che consentono al club di raggiungere i sedicesimi di finale contro il Palermo, ma in campionato la partenza è a rilento e la sconfitta di Lumezzane alla quarta giornata è fatale al mister che viene esonerato, al suo posto la scelta cade su Angelo Gregucci, il tecnico pugliese chiude il girone di andata a pari punti con il Cittadella ma nel girone di ritorno la squadra crolla mentalmente e fisicamente perdendo diverse posizioni in classifica con qualificazione ai playoff ottenuta più per demeriti altrui che per meriti propri: l’epilogo è l’eliminazione nel primo turno degli spareggi-promozione per mano del Foggia, in una gara nella quale i grigi non scendono mai in campo; Gregucci va a casa. La stagione verrà comunque ricordata per la grande cavalcata in Coppa Italia culminata con la semifinale con il Milan: I successi ottenuti contro Palermo, Genoa e Spezia in trasferta, passeranno alla storia della società grigio nera soprattutto per aver spostato oltre 20.000 persone da Alessandria all'Olimpico di Torino per la gara “casalinga” contro il Milan.