Ad Alessandria quanti avrebbero scommesso su Massimo Carrera?

mercoledì, 01 Giugno 2016

Massimo CarreraMassimo Carrera (al centro) ai tempi dell’Alessandria. Con lui ci sono Ciccio Marescalco e Angelo Gregucci.

 

 

Prime grane per Antonio Conte. Il Chelsea infatti ha concesso solo quattro posti nello staff tecnico invece dei sei richiesti dal nuovo allenatore. Secondo la Gazzetta dello Sport“, resta fuori Massimo Carrera ed è in bilico pure l’osservatore Mauro Sandreani. Oltre al fratello di Conte, Gianluca, andranno al Chelsea con Conte il vice Angelo Alessio, Paolo Bertelli e il preparatore atletico spagnolo Julio Tous Fajardo (ex collaboratore del tennista Rafa Nadal). Resta ancora da definire il preparatore dei portieri, ruolo in ogni caso coperto dal Chelsea, che ha sotto contratto Cristophe Lollichon.

CarreraCarrera nello staff della Nazionale “targata” Conte.

 

Incominciamo la nostra storia dalla fine

Nel 2009, Carrera diventa nuovo coordinatore tecnico del settore giovanile della Juventus. Sostituisce poi  Antonio Conte nella direzione tecnica durante gli incontri della squadra nella fase iniziale della stagione 2012-‘13 a causa delle squalifiche inflitte a quest’ultimo e al suo vice Angelo Alessio a seguito delle sentenze sullo scandalo calcioscommesse. Esordisce sulla panchina della prima squadra il 4 agosto 2012 nell’amichevole col Málaga disputata a Salerno mentre Conte e Alessio sono in attesa di giudizio. In seguito a sentenza di squalifica a Conte e Alessio, è confermato allenatore ad interim in prima squadra, a partire dal primo incontro ufficiale della stagione 2012-2’13, la finale di Supercoppa italiana disputata l’11 agosto 2012 col Napoli allo Stadio nazionale di Pechino; la squadra bianconera s’impone 4-2 ai tempi supplementari e Carrera conquista il suo primo trofeo da tecnico.

Il 25 agosto successivo colleziona la prima panchina in serie A, il 17 settembre successivo, dopo che la squalifica di Conte è estesa anche alle competizioni internazionali, esordisce da allenatore in Champions League. Colleziona la sua ultima panchina il 7 ottobre contro il Siena, lasciando il posto a Angelo Alessio (la cui squalifica fu ridotta in sede di arbitrato) dopo 7 vittorie e 3 pareggi, chiudendo da imbattuto.

Massimo Carrera (8)Esultanza juventina: Conte abbraccia Carrera sotto lo sguardo di Del Piero.

 

Massimo Carrera (4) A colloquio con Paul Pogba.

 

A causa delle dimissioni di Conte dalla Juventus, il 16 luglio 2014 è esonerato insieme allo staff e il 19 agosto, con la firma del tecnico salentino come commissario tecnico della Nazionale, Carrera entra a far parte dello staff azzurro in qualità di assistente.

Massimo Carrera (9)Carrera assistente di Conte in Nazionale.

 

Con le scarpe bullonate inseguendo un pallone

Carrera nasce a Sesto San Giovanni, nell’hinterland milanese, il 22 aprile 1964. Si mette in mostra con il Bari, tanto che nel 1991-’92 viene acquistato dalla Juventus. La squadra bianconera ripresenta Trapattoni in panchina, dopo il disastroso campionato del duo Montezemolo-Maifredi. Carrera«Ad un certo punto ho pensato che avrei concluso la carriera con la squadra barese. Sentivo parlare di possibili cessioni a grandi club, però alla fine non se ne faceva nulla. Credo che la Juventus abbia rappresentato davvero l’ultima chance, ma anche la migliore possibilità».

Prima del Bari, per Carrera c’era stata l”esperienza a Pescara (un solo anno), preceduta dall stagione 1984-’85 con la maglia dell’Alessandria.

Era stato prelevato dal Russi, in Interregionale, che a sua volta lo aveva acquistato dalla Pro Sesto, il club calcistico della sua città.

La sua annata in riva al Tanaro coincise putroppo con il drammatico e sfortunato spareggio di Modena contro il Prato.

Massimo Carrera (7)Una formazione dell’Alessandria nel campionato 1984-’85 di serie C2. In piedi da sinistra: Gregucci, Marchetti Giancarlo, Carrera, Cesaro, Beccari, Marchetti Maurizio. Accosciati: Sgarbossa, Saporito, Marescalco, Camolese, Da Re.

 

Carrera ha vestito per la prima volta la maglia grigia in Coppa Italia a Novara, ventidue giorni dopo il debutto in campionato a Pontedera.Massimo Carrera (6)

Difensore roccioso, poco incline a curare il gesto atletico, al “Moccagatta” se lo ricordano anche per via di quello stop a seguire che fece finire il pallone sul tetto della tribuna centrale: 3 febbraio 1985, Alessandria-Pontedera 1-1.  In totale, le sue presenze con la casacca dell’Alessandria furono 36.

Torniamo alla Juve

Carrera è schierato come terzino destro, ruolo che ricopriva anche al Bari ed offre sempre buone prestazioni, culminate anche con una convocazione nella Nazionale di Sacchi (foto a fianco): Massimo Carrera (3)«Forse ho dato il meglio di me come libero, nel ruolo che continuo a preferire. Però, Trapattoni, mi ha quasi sempre impiegato in marcatura e mi sembra di essermela cavata. Non ho problemi neppure come terzino di fascia, posizione che tra l’altro mi consente di realizzare qualche goal. E, se c’è bisogno, non mi trovo male neanche a centrocampo».

Parole pronunciate senza presunzione, anche perché si tratta di rilievi quasi cronistici. La versatilità di Carrera è infatti fuori discussione e non si limita alle incombenze tattiche: perché questo difensore-camaleonte passa con facilità pure da uno schema di gioco all’altro. Efficacissimo nel modulo tradizionale del Trap, a proprio agio nella zona. Massimo Carrera (5)Questione di gavetta: «Il gioco a zona lo conosco bene, perché l’ho praticato per alcuni anni agli ordini di Catuzzi nel Pescara. Ritengo fondamentali quelle stagioni per la mia crescita professionale e umana, e pensare che gli inizi furono piuttosto difficili: restavo spesso in panchina e temevo di perdere la fiducia in me stesso. Invece, l’allenatore mi ripeteva di non scoraggiarmi, così ho tenuto duro e sono diventato titolare».

Con l’arrivo di Lippi, Carrera viene schierato da libero anche se, inizialmente è la riserva di Fusi, il quale, però, denuncia molte incertezze e Lippi butta nella mischia il già esperto difensore lombardo. Carrera entra stabilmente in squadra e comanda la difesa da vero leader, contribuendo all’esaltante stagione culminata nell’accoppiata Campionato-Coppa Italia, tanto da essere definito da Lippi un vero fuoriclasse.

https://www.youtube.com/watch?v=Z-QiX0Y9c78

Nelle stagioni successive, arrivano Vierchowod e Montero e Carrera parte quasi sempre dalla panchina ma, tutte le volte che è chiamato in causa, offre ottime prestazioni.

juve-parma 1991_92Carrera contro il Parma nel suo primo campionato alla Juve, quello 1991-’92.

 

campitaNel 1995 la Juventus in cui gioca ancora Carerra, vince la sua nona Coppa Italia.

 

Juve ChampionsAlla sua ultima stagione in bianconero, l’ex grigio riesce a conquistare anche la Champions League, dopo la finale vinta nel 1996 a Roma ai rigori contro l’Ajax.

 

Proprio nell’estate del 1996, viene ceduto all’Atalanta, dopo aver totalizzato 166 presenze con un goals ed un palmares di tutto rispetto: uno scudetto, una Coppa Italia, una Champions League, una Coppa Uefa ed una Supercoppa Europea.

Massimo Carrera (2)Con i nerazzurri bergamaschi in uno dei tanti accesissimi derbies contro il Brescia. L’immagine ritrae i due capitani di allora, Carrera per la Dea e Roby Baggio per le Rondinelle.

 

Diventa subito il capitano ed il leader della squadra orobica, che lascia nel 2003 per accasarsi al Napoli.

Massimo Carrera (1)Dopo aver militato nel Treviso, si trasferisce alla Pro Vercelli (foto a fianco) dove, nonostante i quarantaquattro anni, è ancora protagonista.

La notte del Capodanno 2011 è coinvolto in un tamponamento a catena nel quale muoiono due ragazze. Indagato per omicidio colposo insieme ai conducenti di altre automobili coinvolte, il 21 maggio 2013 viene condannato in primo grado a due anni e sei mesi di reclusione.

Mario Bocchio

 

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