Anche in questa nuova rubrica, vogliamo ricordare Valeriano Barbiero e Giampiero Dalle Vedove, i due pilastri dell’ultima Alessandria che ha conquistato e calcato i terreni della serie B.
La maglia che fa parte della collezione di Museo Grigio, in realtà è quella che indossò Arrigo Dolso, ma è identica a quella di Barbiero. Cambia solo la numerazione: il capitano di solito utilizzava il n. 6.
Si tratta di una maglia grigia versione a manica lunga, misto lana-acrilico, come del resto tutte le casacche degli anni Settanta.
Una formazione dei Grigi del campionato 1974-’75. Barbiero è il primo giocatore accosciato, partendo da sinistra: indossa la fascia di capitano.
I polsini sono bianchi come anche il colletto a polo, ci sono due bottoncini: da notare che il capo è molto lungo e sul fondo c’è un bordo elasticizzato come fosse un maglione.
I particolari.
La maglia ha i segni di cuciture e rattoppi, perché all’epoca le divise venivano usate per più mesi, e se si strappavano venivano ricucite. Lo stemma della squadra era ricamato e cucito sopra la maglia, come del resto i numeri erano in panno nero cuciti sulla schiena.
Quello che vi abbiamo proposto, è pertanto un “pezzo” autenticamente storico, perchè riferito all’ultima serie B giocata dai Grigi.
La maglia dell’ultima promozione in serie B, al termine del campionato 1973-’74.
La maglia rossa è invece a manica lunga e reca il n. 10: è proprio quella di Giampiero Dalle Vedove.
L’Alessandria nel vittorioso campionato di serie C 1973-’74.
In quest’annata in alcune partite venivano usate le maglie con lo stemma della Coppa Italia di serie C vinta nel giugno del 1973. Quella rossa era la seconda maglia: anche questa era di lana-acrilico prodotta sempre dal solito maglificio.
Interessanti e unici particolari.
I polsini e il colletto sono di colore grigio chiaro, la base è rossa e il numero grigio è cucito sulla schiena! Lo stemma della squadra è ricamato e cucito sulla maglia. Intorno ad esso vi sono quattro piccoli pusuar, per permettere di attaccare lo stemma della Coppa Italia come si vede dalle foto.
Questo succedeva per poter così riutilizzare la maglia anche l’ anno seguente, quando non si sarebbe più potuto esporre il simbolo della Coppa Italia.