Tutte le sfide tra l’Orso Grigio e la Dea Nerazzurra

venerdì, 01 Settembre 2017

 

Quando i personaggi della mitologia greca escono dalla pagine dei libri diventano figure (forse) ancora più leggendarie.

E’ successo ad una ninfa, abilissima cacciatrice e velocissima nella corsa che, una volta abbandonato l’arco e la corsa nei boschi, ha preso il pallone ed è diventata l’Atalanta.

La formazione bergamasca vanta il curioso primato di essere una delle poche squadre calcistiche a portare il nome di una creatura mitologica, l’unica femminile. In Spagna ad Alicante gioca l’Hercules, in Olanda ad Almelo l’Heracles, ma sempre di Ercole si tratta.

Atalanta-Alessandria 0-2, campionato 1928-’29.

 

L’Atalanta, fondata nel 1907 è diventata con il passare del tempo una delle squadre più importanti del calcio italiano. A tutt’oggi è la prima squadra di città non metropolitane come numero di campionati di Serie A disputati (ben 57) ed è al dodicesimo posto nella graduatoria della “tradizione sportiva”, la speciale classifica che la Federazione utilizza per distribuire una parte dei proventi radio-televisivi e costituisce il 25% del punteggio utilizzato per stilare il ranking delle possiibli ripescande.

La, ahime, differente frequentazione di campionati ha fatto sì che Alessandria ed Atalanta si incontrassero poche volte nel corso della storia.

I precedenti, infatti, sono solo 19 distribuiti tra il 1928 e il 1982.

Alessandria-Atalanta 1-1, campionato 1946-’47.

 

La serie si è aperta al “pollaio”, il campo degli Orti in cui l’Orso Grigio divorava i suoi avversari. Era il torneo 1928-’29 l’ultimo prima della nascita della moderna Serie A. L’Alessandria vantava ambizioni elevate, addirittura da possibile scudetto: nel girone arriverà quarta a 8 punti dal Torino primo ma a soli due punti dal Milan secondo. L’Atalanta, invece, navigava nelle zone basse della classifica ben lontana da quell’ottava posizione che garantiva l’accesso al nuovo torneo unico.

La differenza in classifica è spiegata dalla differenza tecnica di una squadra (l’Alessandria) che poteva schierare Bertolini, Cattaneo, Marchina, Banchero e Ferrari (per tacere di Morando, Avalle e Gandini) contro un’altra composta da onesti giocatori che non hanno lasciato tracce nella storia del calcio nazionale ai massimi livelli.

Fatto sta che le due squadre diedero vita ad una buona gara con una bella prova dell’Atalanta che ha tenuto testa alla molto più quotata avversaria mettendo in evidenza buone doti di tecnica, velocità e decisione.

Alessandria-Atalanta 0-,  campionato 1947-’48.

 

I Grigi partono subito all’arrembaggio costringendo il portiere Perani I a numerosi interventi. Al 40. il colpo di scena: su un contropiede Perani II porta in vantaggio l’Atalanta. L’Alessandria riprende a macinare gioco e sette minuti più tardi pareggia con Chierico. Nemmeno il tempo di festeggiare il gol e gli orobici sono di nuovo in vantaggio ancora con Perani II. Nella ripresa Grigi all’attacco e Atalanta alla difensiva. Il bunker nerazzurro regge ancora un quarto d’ora poi Marchina sigla il punto del pareggio ed un quarto d’ora più tardi Banchero realizza il gol della vittoria.

07.10.1928 Alessandria, Campo degli Orti – 2ª giornata

Alessandria – Atalanta 3-2 (1-2)

Reti: 33. Perani (II) Aldo [At], 40. Chierico [Al], 41. Perani (II) Aldo [At], 60. Marchina [Al], 73. Banchero (I) Elvio [Al].

Alessandria: Morando, Lauro, Costa, Avalle, Gandini, Bertolini, Cattaneo, Marchina, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico. All.: Carcano

Aatalanta Bergamasca Calcio: Perani (I) Gino, Boninsegna, Cornolti (III) Riccardo, Poggia, Bonzani, Volta, Perani (II) Aldo, Gianelli, Panzeri, Bonardi, Pretti. All.: Payer.

Arbitro: Barlassina (Novara).

Partita iniziata alle 15.10. Angoli: 4-0.

A Bergamo un gol per tempo di Cattaneo diedero ai Grigi la vittoria, seconda consecutiva e prima in trasferta. Nessuno poteva saperlo allora ma gli spettatori di quella gara furono testimoni dell’ultimo successo dei Grigi sui nerazzurri.

Nei diciassette confronti successivi nove vittorie atalantine ed otto pareggi.

Ancora Alessandria-Atalanta 1-1, campionato 1946-’47.

 

Ancora Alessandria-Atalanta 0-1, campionato 1947-’48.

 

Le due squadre si incrociarono per quattro stagioni di serie A e per tre di serie B con un intermezzo in Coppa Italia (uno 0-5 che è il risultato record della sfida) tra il 1938-’39 ed il 1974-’75, casualmente il primo ed ultimo campionato cadetto disputati dall’Alessandria.


L’Alessandria in schedina contro l’Atalanta nel 1959-’60.

L’ultima volta, però, avviene in Serie C1.

Siamo nel 1981-’82: gli orobici sono rotolati per la prima (e unica volta) in terza serie, mentre i Grigi sono risaliti dalla C2. All’andata non c’è storia: 2-0 per i padroni di casa, al ritorno la partita è molto diversa.

L’Alessandria ha un disperato bisogno di punti, l’Atalanta veleggia con una certa tranquillità in vetta alla classifica. Al Moccagatta i Grigi si impegnano allo spasimo e ne esce una bella partita, con emozioni da ambo le parti. Il risultato è uno 0-0 che sta stretto ad entrambe. Purtroppo per l’Alessandria questo è il penultimo punto conquistato: un solo pari nelle successive 6 partite li condannerà alla retrocessione.

Articolo tratto da “Stampa Sera” del 26 aprile 1982.

 

25.04.1982 Alessandria, Giuseppe Moccagatta – 29ª giornata

Alessandria – Atalanta 0-0

Alessandria: Davoli, Soncini [66. Maniscalco], Fabris, Bencardino, Albinelli, Colombo Antonio, Pasquali [82. Giuntini], Colusso, Discepoli, Piccotti, Di Prete. A disp.: Zanier, Cotroneo, All.: Ballacci.

Atalanta: Benevelli, Bruno, Magnocavallo, Snidaro, Vavassori, Filisetti [45. Rossi], Moro, Magrin, Mutti, Foscarini, Maffioletti [62. Bertuzzo]. A disp.: Scarpellini, Perico, All.: Bianchi.

Arbitro: Bruschini (Firenze).

Spettatori: 6.000

Tra gli spettatori “non mancavano gli ultras, – scrisse Franco Marchiaro su ‘La Stampa’arrivati con bastoni in plastica, catenelle. petardi e altri strumenti non consentiti che sono stati sequestrati prima dell’inizio gratile all’ottimo servizio di prevenzione svolto da polizia e carabinieri al comando del vicequestore Nando Feola. Nel primi minuti di gioco sugli spalti non sono mancati l tentativi di scontro tra opposti sostenitori, subito bloccati dall’intervento delle forze dell’ordine. Durante uno di questi «scontri» un tifoso atalantino è stato arrestato per aver oltraggiato un funzionario di polizia”.

Il tifo in occasione di Alessandria-Atalanta 0-0, campionato 1981-’82.

 

In totale, quindi, 19 partite giocate due vittorie grigie contro 9, 11 gol segnati e 25 subiti.

Sono 36 i giocatori che hanno militato in entrambe le società.

Due di loro sono passati direttamente da Bergamo ad Alessandria. Parliamo di Ideo Stefani, protagonista tra i pali dlel’ultima promozione in Serie A e di Luciano Magistrelli, due stagioni tra il 1966 e il 1968.

Da “Il Piccolo” di mercoledì 28 aprile 1982.

 

Indimenticabili i tre “pezzi da 90” che hanno iniziato al Moccagatta. Indimenticabili i tre “pezzi da 90” che hanno avuto al Moccagatta il lancio della loro carriera: Gigi Manueli, Renzo Contratto e Massimo Carrera. A questi aggiungiamo Sergio Porrini, ad Alessandria di passaggio negli anni pre-fallimento.

Nutrita la pattuglia di ex-atalantini nella rosa attuale: Cazzola, Marconi, Agazzi e Ranieri hanno il nerazzurro nel loro passato.

 

Sergio Giovanelli

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