Alla scoperta del pianeta degli Ultras aretini

mercoledì, 14 Settembre 2016

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Arezzo gode di una felice collocazione al centro di una terra fiera, da sempre legata indissolubilmente al capoluogo e che lontana dal grande calcio metropolitano, riesce a coagulare attorno agli amaranto un buon tifo. Fino agli anni ’80 è quasi sempre riuscita a mantenere un buon pubblico al seguito della squadra: spesso la serie A è anche rientrata nelle mire delle dirigenze aretine, e questa ambizioni hanno contribuito a mantenere alta la partecipazione della tifoseria. Dopo la radiazione della squadra dai campionati professionistici del 1993, si è avuta una drastica diminuzione delle presenze allo stadio ma, nonostante le scarse soddisfazioni regalate dalle maglie amaranto nel periodo la tifoseria non ha mai abbandonato del tutto i propri beniamini, neanche durante l’era dell’Interregionale, che tra l’altro ha segnato la rinascita dei colori amaranto.

ultrasarezzo-4 Il tifo aretino negli anni settanta del XX secolo.

 

Alla notizia della radiazione, la tifoseria reagì ovviamente con dolore, ma anche con grande compostezza e senza intemperanze. In città vennero suonate le campane a morto ed affissi annunci mortuari. Al posto dell’incontro di serie C1 Vicenza- Arezzo, annullato per via della radiazione dei toscani, l’emittente locale Teletruria, attraverso le voci dei telecronisti dell’epoca, ripropone lo storico match di serie B 1982-’83 Arezzo-Milan (finito 2-2) con la scritta “Addio Arezzo, noi ti ricordiamo così”. Nonostante il ritorno in serie C, da un decennio le potenzialità della tifoseria aretina fanno fatica a farsi vedere. I grandi numeri di una volta, per esempio gli ottomila spettatori di media dei primi anni ’80, sono ormai un ricordo. Nel periodo 2002-’04, la crisi della tifoseria amaranto tocca una dei suoi punti più bassi facendo registrare per le due stagioni 358 e 443 tessere.

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Il tifo organizzato a livello di ultras nasce nel 1977, con il Commando ultrà Arezzo (CUA), poi affiancato dalla Gioventù Amaranto (GA) e dai Fedayn. Questa situazione, con aspetti che trascendono pure nella politica (il CUA e i Fedayn erano di sinistra, mentre la GA di destra), all’interno della curva aretina si ripeterà anche successivamente. Dal 1977 la curva è stata coordinata dal Commando Ultrà Arezzo, e solo dagli ultimi anni lo striscione Ultras campeggia al centro della curva in qualità di faro. La curva aretina è sempre stata caratterizzata dalla frammentazione in una miriade di gruppi e gruppetti di piccole dimensioni, che spesso resistevano solo per l’arco di una stagione.

ultrasarezzoTifosi al vecchio stadio Comunale di Campo di Marte.

 

Tanti striscioni di gruppi apparsi negli anni passati sono ad oggi, dopo una militanza più o meno breve, ufficialmente scomparsi: su tutti la Brigata Amaranto, la Gioventù Amaranto, Due Giugno Drunk, Gruppo Autonomo e i Fedayn. Fanno eccezione gli O.F.C., Old Fans Club, un gruppo presente tra alti e bassi da più di un ventennio al seguito dell’undici amaranto. La caratteristica degli aderenti sta nello stile britannico, all’interno dello stadio come nella vita. Ciò si evince anche dal materiale prodotto, di stampo nettamente d’ oltremanica e dal loro sito web rigorosamente in inglese e con il simbolo della miniatura del Subbuteo, il calcio da tavola tanto in voga negli anni ’80 e ’70 e di origine anglosassone. Tra i gruppi più importanti a livello di anni di militanza e numero di partecipanti ricordiamo i Botoli Ringhiosi, in possesso di un caratteristico striscione. Altro gruppo poco numeroso ma presente anagraficamente per più di un decennio è stata la Fossa Etrusca. Nata in sordina nel 1991, prima dell’anno del fallimento, fondata da un gruppo di ragazzi della zona dei Cappuccini, ed inizialmente mal vista dal resto della curva a causa della giovane età dei componenti, e che ha sempre faticato ad integrarsi e venendo spesso tacciati di scarsa mentalità dal resto della tifoseria ultras. Il gruppo passa dai trecento tesserati dei tempi d’oro alla ventina della stagione 2002-’03, ma lo striscione del gruppo non è quasi mai mancato al seguito della squadra; in questa stagione nasce un’intesa con i ragazzi dei “Fedayn” e del “Gruppo autonomo”, formando così la “Fossa Autonoma”. Un altro gruppo longevo nato nel 1987 ai tempi della serie B è quello delle “Teste Matte-Terontola”, formato inizialmente da soli tre ragazzi. Il gruppo è particolare, oltre che per la scelta del nome, anche per la provenienza: Terontola, un paese ai confini con l’odiata Umbria. Gli iscritti nel corso degli anni hanno anche sfiorato la cinquantina e si fregiano di essere uno dei gruppi ultras più vecchi della curva San Cornelio (ora Lauro Minghelli, in memoria del capitano amaranto, del periodo dell’Interregionale dopo il fallimento, morto nel 2004, a soli 31 anni di Sla).

gliultrasarezzo-6Il 17 dicembre 1995 dalle ceneri del CUA, nascono tre formazioni: gli Ultras Arezzo, il gruppo più numeroso che è alla “guida” della tifoseria aretina coordinando cori e coreografie (apolitico), gli Arezzo Ovunque, gruppo tornato in Curva Sud dopo una breve parentesi in Maratona, e gli OFC Arezzo (Old Fans Club). La Fossa Amaranto, nata nel 1991, trae invece origine da alcuni gruppi storici come i Fedayn, il Gruppo Autonomo e la Fossa Etrusca: è attualmente il gruppo più numeroso della curva amaranto insieme agli Ultras e si colloca nella parte sinistra della curva; il gruppo ha una collocazione politica precisa a sinistra ed al suo interno racchiude anche sottogruppi come “Dai Sobborghi”, Kamikaze, Angulino Amaranto, ed i cani sciolti del Villaggio Dante. Dalla stagione 2008 il gruppo si è spostato nel centrosinistra della curva, e dirige insieme agli Ultras il tifo amaranto. I Devils infine sono formati da persone provenienti dalla Valdichiana, la valle con maggior concentrazione di tifosi amaranto.

ultrasarezzo-5La famosa protesta degli Ultras amaranto contro la tessera del tifoso durante Figline Valdarno-Arezzo.

 

Attualmente al centro della curva sud “Lauro Minghelli” sono posizionati gli Ultras e le relative sezioni (Castiglion Fiorentino, Anghiari, Castiglion Fibocchi, Barberino e Milano), a destra gli OFC e gli Arezzo Ovunque, alla sinistra i Devils e la Fossa.

A livello di gemellaggi la tifoseria dell’Arezzo si fregia di quello con i chietini che esiste da tempo ed è molto sentito da entrambe le tifoserie. Altre amicizie sono quelle fra la Fossa e i supporters del Venezia (Rude Fans e Nuova Guardia) e fra gli Ultras Arezzo e i Friulani al seguito e gli Ultras dell’Udinese. Anche con la tifoseria della Salernitana si è venuto a creare un rapporto di reciproca stima ed amicizia culminato domenica 13 gennaio 2008 in occasione della partita tra amaranto e granata giocata ad Arezzo. In questa occasione gli Ultrà di casa hanno ospitato quelli campani prima dell’incontro. Amicizie anche con gli ultras di Giulianova e Viterbo. C’è una rapporto con gli Irriducibili della Lazio e con una parte varesina.

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Le rivalità storiche sono quelle con le tifoserie toscane, tra le quali spiccano la vicina Montevarchi, Siena, Fiorentina, Livorno, Pisa ed Empoli. A queste bisogna aggiungere una delle inimicizie più sentite dal popolo amaranto: quella con i Grifoni perugini (da ricordare gli striscioni “Ce lo baci…perugina” e “A Perugia solo baci, ad Arezzo si tromba anche”).

In misura minore vi sono rivalità anche con la Ternana, con il Cesena, il Modena e lo Spezia.

Davide Ravan

 

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