Adesso l’Alessandria fa veramente paura

lunedì, 19 Settembre 2016

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E sono cinque. L’Alessandria passa anche al Garilli contro il Piacenza, fa 15 punti su 5 partite e si conferma – se mai ce ne fosse stato bisogno – di essere una corazzata di fatto, in tutti o quasi i suoi singoli, nella qualità del gioco e nella capacità di capitalizzare gli errori concessi. Proprio gli errori, che Franzini temeva alla vigilia, hanno incanalato un risultato comunque mai in discussione se non nei finali dei due tempi, quando il Piacenza spinto dal proprio pubblico ha provato a reagire e ha capito che i piemontesi, se attaccati, vanno in difficoltà. Il problema sono i minuti che ci stanno nel mezzo, troppo alta l’asticella fissata dalla squadra di Braglia che mette sempre paura una volta arrivata sulla trequarti. Il Piacenza conosce così la sua prima sconfitta in campionato, archivia la serata con tre note positive – le parate di Miori, il gol di Razzitti e la consapevolezza di non mollare mai – lanciandosi nella settimana che porta al derby del Po contro la Cremonese.

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Il campo rispetta le anticipazione della vigilia con Franzini che sceglie ancora Di Cecco sulla destra in difesa e l’attacco Titone-Razzitti-Franchi; Braglia invece pesca a piene mani dal talento della sua rosa e nell’undici di partenza schiera Bocolon e Gonzalez in attacco supportati da Iocolano e Sestu che hanno il compito di mettere in crisi gli esterni biancorossi. I ritmi sono alti fin da subito ed è chiaro che il Piacenza cerca di fare la sua partita di rimessa davanti al 4-2-4 degli ospiti. Il Garilli trema la prima volta al 20’ con Gonzalez che stampa l’incrocio dei pali sulla punizione dal limite. E’ l’antipasto, la portata principale arriva 4’ dopo ancora con Gonzalez che parte da fuori area e sulla mischia in area batte Miori al volo. Il gol manda in crisi le certezze dalla difesa emiliana che al 27’ rischia di subire il raddoppio sulla sforbiciata alta di Bocalon. Il Piacenza barcolla però reagisce (31’): palla filtrante per Saber in area, Vannucchi lo anticipa di un soffio ma quantomeno l’Alessandria, se attaccata soprattutto dalla parte di Barlocco, mostra lievi crepe.

Crepe in cui il Piacenza prova a fiondarsi nel finale di tempo, accendendo il pubblico del Garilli. L’occasione più bella (43’) capita sui piedi di Taugourdeau e la sua conclusione è respinta dal muro della difesa. Cresce anche Barba – mancato fino a quel momento – e gli emiliani vanno negli spogliatoi con la certezza di poter colpire l’Alessandria ai fianchi, giocando palla a terra.

Il problema è la cifra tecnica degli avversari: non ti permettono il minimo errore. Sulla prima rete si perde la marcatura di Gonzalez e in apertura di ripresa è Saber a spianare la strada verso il raddoppio: il centrocampista perde colpevolmente una palla che sanguina a centrocampo, Gonzalez gliela ruba e in tre passaggi Bocalon accompagna la sfera fino in porta (0-2). Al 65’ Miori compie un miracolo sulla conclusione di Bocalon, il Piacenza boccheggia e Franzini cambia: fuori Saber e Titone, dentro i centimetri (utili, forse servivano prima) di Cazzamalli e l’esperienza di Matteassi.

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Nel finale Miori salva ancora su Iocolano, Vannucchi compie una paratona sulla girata di Razzitti ma non può nulla su quella successiva: Franchi imbuca per Taugourdeau, assist da biliardo per il numero 9 che finalmente si sblocca. Al 1’ di recupero gran giocata di Franchi sulla trequarti, bordata e ancora Vannucchi in corner, ad aumentare i rimpianti per essere stati puniti sui pochissimi errori commessi.

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