La storia dei Grigi raccontata attraverso le figurine

venerdì, 21 Ottobre 2022

Fidass 1947-48

 

La Fidass (di Divano Dante & C.) – un acronimo che sta per “Fabbrica italiana dolciumi e affini Serravalle Scrivia”, iniziò l’attività nel lontano 1928 a Serravalle Scrivia, in provincia di Alessandria, con una produzione orientata principalmente verso le caramelle, ma anche cioccolato, torrone e altri dolciumi
Le figurine prodotte dalla Fidass nell’immediato dopoguerra, sono state le prime con le quali giocarono i ragazzi italiani che stavano uscendo dalle macerie della Seconda guerra mondiale.
A scuola ci si coalizzava addirittura in intere classi allo scopo di completare le formazioni delle singole squadre, e di ricevere poi come premio l’agognato pallone, che sostituiva i più usuali palloni confezionati con stracci.
La serie che vi proponiamo, riguarda l’Alessandria nella stagione 1947-’48. Gli sforzi e i sacrifici compiuti per riportare i Grigi in serie A, prima, e per cercare di assicurar loro un’intelaiatura tale da metterli al sicuro da possibili retrocessioni poi, crollano miseramente in questa stagione. Numerosi sono comunque i fattori che portano a questo inatteso capitombolo; primo fra tutti una serie di cessioni sbagliate tipo quelle di Rava e Pietrasanta, poi l’arrivo di elementi troppo giovani quali Giorcelli, Ottonello, Valdirosa, Traini, inoltre l’assunzione di giocatori tipo Della Frera e Di Gennaro che non sono all’altezza di ricoprire con pari validità il posto della coppia dei terzini ormai ceduta. Se a tutto aggiungiamo l’assenteismo dimostrato nell’arco del torneo da giocatori di valore sui quali i tecnici contavano molto, le prestazioni assolutamente insufficienti di qualche altro, e una buona dose di sfortuna ecco che la salvezza diventa chimera. L’avvio non è già dei più felici con “scoppole” anche abbastanza pesanti tipo lo 0-6 patito con l’Internazionale e poi lo 0-10 contro il Grande Torino, ma anche quando le cose paiono andare leggermente meglio, non è che si ottengano risultati tali da tirarsi fuori dai meandri del fondo della classifica. Bastano alcune sconfitte subite sul finire del torneo, specialmente sui campi dell’Italia meridionale, per fissare nel terzultimo posto la posizione finale della compagine grigia.

Mario Bocchio
Marcello Marcellini

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