Quando a Padova nacquero gli Ultras… l’Italia cambiava

venerdì, 08 Gennaio 2016

appianiIl tifo patavino nel vecchio e mitico stadio “Appiani”.

 

In occasione della sfida tra l’Alessandria e il Padova, inauguriamo la finestra dedicata ad una sintetica storia – di volta in volta – degli Ultras dei clubs avversari dell’Orso Grigio.

Come nella maggior parte delle città italiane, anche a Padova il movimento ultras muove i primi passi negli anni ’70. Si tratta di un movimento molto diverso da ciò che intendiamo oggi, ma va anche detto che il periodo stesso era molto diverso: le contestazioni giovanili degli anni ’60 avevano lasciato il posto all’estremismo politico ed agli scontri nelle piazze, e a livello sociale la situazione era molto calda. In questo caos cominciavano a nascere i primi gruppi ultras, che non erano altro che club giovanili di tifosi che per visioni differenti si staccavano dai centri di coordinamento già presenti nelle varie città, ed andavano a formare una struttura propria. Si trattava di gruppi, nella maggior parte dei casi, più piccoli rispetto a quelli di oggi, che portavano nelle curve i simboli della contestazione giovanile (mimetiche, baschi, sciarpe di lana con i colori della squadra del cuore). Nascevano nelle grandi città, ma anche in piazze più piccole come Bergamo, Verona, Alessandria, Vicenza, ecc.
A Padova, città politicamente calda, il tifo faticava ad attecchire, soprattutto per i magri risultati di una squadra che non era più riuscita a ripetere i fasti degli anni ’50 (terzo posto con Nereo Rocco in panchina dietro Juve e Fiorentina) e che navigava anonimamente in serie C, sprofondando addirittura in C2 verso la fine del decennio. Tuttavia una compagnia di appassionati e combattivi ragazzi fondò in quel periodo il Club Magico Padova. Correva l’anno 1979, ed i biancoscudati erano appena retrocessi in serie C2…

1979: Nasce il Club Magico Padova. Il club è formato da giovani che iniziano a distaccarsi dai clubs organizzati classici e iniziano a vivere le partite in modo (sub)ultras.

13 giugno 1980: Al Bentegodi di Verona spareggio per salire in C1 con il Trento. Prima trasferta di massa peril tifo organizzato padovano, che si presenta a Verona in 20 000. Prime scaramucce sugli spalti. La partita la vince il Trento ai rigori.

padovani a reggioTifosi padovani a Reggio Emilia.

 

Stagione 1980-’81: Il Padova vince il campionato e per la prima volta compare lo striscione ULTRAS .

Stagione 1981-’82: Gli ultras trovano la loro collocazione in Curva Nord.
Il Club Magico Padova cambia nome in Leoni della Nord, nome che si rifà all’Appiani, campo considerato una “Fossa dei leoni”, e alla tifoseria milanista, molto apprezzata in Veneto.
Nasce la rivalità con i triestini, rivalità che si avvicina molto a quella tuttora in vita coi vicentini.

PADOVA 09/06/2011 BERGAMASCHI/FOSSELLA  PRE PARTITA CALCIO PADOVA NOVARAIl tifo padovano oggi, in occasione delle gare casalinghe.

 

Stagione 1982-’83: Si rafforza la rivalità coi vicentini. Da quel momento iniziano una serie di “dispetti”, fatti di striscioni rubati in piena notte e di curve di casa occupate dai rivali. Numericamente i vicentini sono molto superiori e i padovani hanno diverse difficoltà nel contenerli.


Ogni scusa per scontrarsi è buona: basta un Treviso-Padova con la presenza dei vicentini insieme agli ultras di casa per rendere focoso anche il derby con Treviso. Per far pagare ai biancoblu questa amicizia i padovani si presentano nel 1983-’84 durante un Treviso-Sanremese e fanno irruzione nel magazzino del Tenni, rubando lo striscione Hooligans, striscione distintivo della tifoseria trevigiana. Lo striscione verrà dipinto coi colori padovani e la faccia del “Che” verrà coperta dauna bandiera della Gran Bretagna, in quanto la linea della curva padovana era chiaramente antipolitica.

ultras pd fuoriIl tifo padovano oggi, in occasione di una trasferta.

 

Stagione 1983-84: Anno di serie B. La Curva Nord iniziò ad essere riconosciuta dietro l’etichetta H.A.G (Hell’s Angels Ghetto). Le trasferte a Padova iniziarono a farsi calde per chiunque.
Nasce il gemellaggio con la Curva A. Costa del Bologna, gemellaggio che durerà una decina d’anni.
Nello stesso periodo nasce un rapporto d’amicizia che diventerà più avanti un gemellaggio con i palermitani.

padova-parma-1982-83-2Hell’s Angels Ghetto.

 

Stagione 1984-’85: Il Padova si salva all’ultima giornata sul campo di un Taranto già retrocesso, ma la lega apre un’inchiesta sulla partita e 15 giorni dopo i biancoscudati si vedono retrocessi d’ufficio in C1. E’ una mazzata terribile per il movimento ultras padovano.

Stagione 1985-’86: Il movimento deve rinascere dalle sue ceneri: durante il campionato le presenze in curva non superano mai le 100 unità.

https://www.youtube.com/watch?v=C36ZkqHTcn8

 

Stagione 1986-’87: Si può definire come il “campionato della rinascita”. Agli H.A.G. Si affiancano i Ragazzi della Piazza, compagnia di giovani ragazzi, quasi tutti destroidi che nel giro di una stagione prenderanno in mano le redini della curva. La politica, sempre rimasta fuori dalla Curva Nord, inizia a farsi sentire prepotentemente all’Appiani.
E’ anche l’anno dei “70 vs 2000”, ovvero 70 padovani contro 2000 pisani in stazione a Bologna. I padovani colgono di sorpresa i pisani che non hanno la forza di reagire. I ragazzi di Padova vengono portati tutti in questura, ma al loro ritorno a Padova ci sono le troupe di giornalisti che gli aspettano per intervistarli: l’assalto al convoglio pisano fa crescere enormemente la fama degli ultras biancoscudati. Al termine della stagione il Padova torna in serie B e nell’ultima partita contro il Prato i Ragazzi della Piazza prendono il posto in transenna, il posto del comando, e inaugurano il loro stendardo: Snoopy con mazza da baseball e scudo del Padova.

ultras pd striscioneMessaggio sin troppo esplicito.

 

1988-1994: Sono gli anni d’oro della Curva padovana. I Ragazzi della Piazza sono cresciuti e hanno accumulato esperienza. Il nome del Padova inizia ad essere rispettato e temuto ovunque. I ragazzi della Nord si muovono in trasferta con mezzi diversi da quelli utilizzati dai club, prediligendo i treni ai pullman. Si arriva così allo stile inglese, già conosciuto in veneto grazie alla Brigate Gialloblu del Verona, veri e propri maestri in questo. Gli ultras padovani in questi anni sono tra i pionieri dello stile “Casual”.

1994: Il Padova è in serie A ed ha una nuova casa: lo stadio Euganeo. Il tifo organizzato si sistema nella Tribuna Fattori. Il nuovo impianto non sarà mai amato dalla tifoseria padovana che continuerà a chiedere a gran voce il ritorno all’Appiani.

sivori  il tifoso padova«Sivori», storico e amatissimo tifoso del Padova.

 

Oggi: Padova torna quest’anno in Lega Pro dopo un anno di esilio in serie D. La Tribuna Fattori ha ormai una connotazione politica chiaramente di destra e tutti i suoi gruppi si rifanno all’ideale del ventennio mussoliniano. I gruppi della Fattori in trasferta si muovono sempre in pullman, tolto rare eccezioni (vedi Cremona, Reggio Emilia e ora Alessandria affrontate in macchina). Sia in casa che in trasferta ha una media spettatori molto alta rispetto alla quasi totalità delle altre squadre del girone A di Lega Pro.

Davide Ravan

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