Contro la Reggiana per voltare una precisa pagina della storia

sabato, 19 Dicembre 2015

197475 6 25 aprile 1975, la Reggiana gioca contro l’Alessandria e vince 2-0. (tratta da lastoriadellareggiana.it) 

Come spesso accaduto agli albori del calcio, anche la Reggiana è nata dalla fusione di squadre preesistenti: in questo caso hanno contribuito alla nascita la Juventus Reggio e la Reggio Fc che successivamente incorporarono anche l’Audace Reggio fondando la Reggiana.
Nei primissimi anni della sua storia la squadra granata riuscì ad accedere alla Prima Categoria (diventata poi Prima Divisione) ottenendo anche qualche risultato prestigioso.
Poi una lunga serie di stagioni in serie B e C coronate da due promozioni e tre campionati in A negli anni ’90 seguiti dal fallimento con applicazione del “Lodo Petrucci” e la ripartenza dalla C2.

Reggiana Story Reggiana, hall of fame (tratta da lastoriadellareggiana.it)

 

La storia dei match Reggiana-Alessandria comincia nel 1926 con una vittoria dei granata per 2-1. Nella seconda visita al Mirabello i grigi si presero la rivincita con un sonante 3-1 con doppietta di Cattaneo

02.10.1927 Reggio Emilia, Mirabello – 2ª giornata
Reggiana – Alessandria 1-3 (1-1)

Reti: 14. Cattaneo [A], 22. Mistrali [R], 65. Chierico [A], 87. Banchero (II) Ettore [A].
ReggianaAc: Valeriani, Vacondio, Vannini, Bottazzi, Casanova, Bezzecchi, Benatti, Bajardi (II) Alfredo, Mistrali, Baruzzi, Maselli. All.: Zsigsmond
Alessandria: Curti, Viviano, Costa, Lauro, Avalle, Bertolini, Cattaneo, Banchero (II) Ettore, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico. All.: Carcano Carlo
Arbitro: Ferro (Milano).

I confronti si replicarono numerose volte in quegli anni ma ce ne fu uno in particolare che riscosse l’attenzione del grande pubblico. Nel 1970-’71 Reggiana ed Alessandria ingaggiarono una furibonda lotta per la promozione in Serie B. All’undicesima giornata di ritorno le due squadre guidavano la classifica a pari punti e il calendario proponeva lo scontro diretto. Tale fu l’attesa che la mitica trasmissione radiofonica “Tutto il Calcio Minuto per Minuto” inserì nella sua scaletta, forse per la prima volta nella storia, gli aggiornamenti di una partita di Serie C. La partita fu combattuta con occasioni da entrambe le parti e si concluse sullo 0-0.

197576 5 La Reggiana quando giocava nello storico stadio “Mirabello”.

 

18.04.1971 Reggio Emilia, Mirabello – 30ª giornata
Reggiana – Alessandria 0-0

Reggiana Ac: Boranga, Zuccheri, Giorgi, Vignando, Barbiero, Stefanello, Spagnolo, Picella, Galletti [46. Passalacqua], Zanon, Rizzati. A disp.: Bandieri. All.: Galbiati
Alessandria: Ciceri, Paparelli, De Luca, Magri, Colombo Antonio, Paesanti, Mantellato, Di Pucchio [74. Berta], Sassaroli, Lorenzetti, Vanzini. A disp.: Binelli. All.: Manente.
Arbitro: Ciacci (Firenze).

Nel 1975 si giocò lo spareggio di Milano per la permanenza in B, vinto dalla Reggiana.

Poi altri due incroci, in serie C1, nel 1978-’79 e nel campionato successivo. La storia divise le due squadre che non si ritrovarono per vent’anni, fino al 2000-’01. Nel frattempo la Reggiana aveva cambiato pelle diventando Reggiana 1919. Fu un incontro effimero durato una sola stagione. Altri dieci campionati e poi l’ultimo match con l’Alessandria rinnovata che perde a Reggio 1-0 subendo il gol nei minuti di recupero: è il 27 marzo 2011.

SgarbossaIl doppio ex Eugenio Sgarbossa.

 

27.03.2011 Reggio Emilia, Giglio – 28ª giornata
Reggiana – Alessandria 1-0 (0-0)

Rete: 92. Temelin [R].
Reggiana: Manfredini, Aya Ramzi, Lanna, Viapiana, Zini, Mei, D’Alessandro, Maschio, Guidetti [72. Temelin], Alessi, Arati [84. Maritato]. A disp.: Bellucci, Oliomarini, Migliaccio, Bovi, Esposito. All.: Mangone.
Alessandria: Servili, Negrini, Ghinassi, Cammaroto, Damonte [63. Segarelli], Bonomi, Croce, Camillucci, Scappini [74. Artico], Martini [87. Menassi], Bondi. A disp.: De Marco, Procida, Marchesetti, Barbagli. All.: Sarri.
Arbitro: Viti (Campobasso) [Di Vuolo, Fiorito].

Indiscusso capocannoniere della sfida Renato Cattaneo dall’alto dei suoi nove gol segnati. Due reggiani, Grevi e Martinelli con 8 presenze sono i veterani di questa storia.
Tra chi ha giocato da entrambe le parti due nomi sono importanti: Valeriano Barbiero da Reggio ad Alessandria e Massimo Berta che ha chiuso la carriera ad alto livello in granata dopo essere cresciuto in maglia grigia. Per loro quattro incontri giocati, due per parte.

 

Le statistiche

Reggiana trasferta 1

Sergio Giovanelli

Il grande ex Gregucci: «Reggiana nella mia storia»

Il mister dell’Alessandria torna nella città dove ha giocato ed esordito come allenatore. «Qui sono cresciuto con gente come Ancelotti e Lucescu» .

Gregucci«La Reggiana è stata il crocevia della mia carriera, di calciatore e di allenatore. A Reggio torna appena posso perché ho tanti amici». Quello di Angelo Gregucci è un amore, corrisposto, per la nostra città. Domenica l’ex difensore centrale granata dal 1994 al 1998, tornerà al Città del Tricolore da allenatore del lanciatissimo Alessandria. I tifosi, che lo ricordano come il gladiatore che nel derby vittorioso contro il Bologna giocò con una benda insanguinata sulla testa, dopo un brutto colpo ricevuto, lo applaudiranno anche da rivale. L’Alessandria è la squadra del momento, non solo perché è capolista nel girone A della Lega Pro, ma soprattutto perché ha sconfitto il Genoa e ha portato i grigi nei quarti di Coppa Italia. Da giorni il cellulare di Gregucci squilla ogni istante e a chiamarlo sono soprattutto le radio legate alla Lazio, dove il mister ha giocato a lungo.

Arrivate a Reggio sulle ali dell’entusiasmo…

«Siamo in un momento positivo. Stiamo facendo tutto molto bene. Il mio ruolo in questo momento è però quello di tenere un profilo basso e tenere tutti con i piedi per terra».

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La Reggiana invece ha vissuto una fase difficile, dalla quale è uscita solo a Bergamo.

«La Reggiana è un’ottima squadra, coriacea, solida e sarà sicuramente protagonista quest’anno. Con il Cittadella ha perso, ma ha fatto una bella prova».

Che gara si aspetta domenica?

«Spero una bella gara, combattuta fino alla fine e molto corretta».

Parliamo del suo rapporto con Reggio.

«In questa città sono cresciuto come uomo e come professionista. Da voi ho incontrato gente come Ancelotti e Lucescu. Ho vissuto la Reggio del basket, della pallavolo, della Reggiana in seria A. Una città dove si viveva bene, con una grande etica sportiva. Non mancano mai di tornare perché ho tanti amici e ricordi».

Poi ha iniziato a Reggio anche la sua carriera da allenatore…

«Sì, prima come vice, poi come allenatore un po’ carbonaro perché non avevo il patentino».

Tutto ripetono che questo girone è molto difficile…

«Qui abbiamo squadre che vogliono fare cose importante Squadre nobili come Cremona, Padova, Pavia, Alessandria. Squadre ambiziose come Bassano, Cittadella, Feralpisalò. E’ davvero dura, perché tutte puntano a stare in alto. E tra loro c’è sicuramente anche la Reggiana».

(pubblicato da gazzettadireggio)

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