2010-2020: riviviamo le emozioni Grigie

giovedì, 02 Gennaio 2020

L’esultanza di Fausto Ferrari (foto Il Piccolo)

13 marzo 2011, la striscia vincente dell’Hellas Verona si ferma allo stadio “Moccagatta”: l’incornata di Martini (55′) e la punizione di Artico (89′) vanificano il momentaneo vantaggio scaligero firmato Ferrari (rig. 51′).

L’esultanza di Fabio Artrico (foto Il Piccolo)

Erano i Grigi di Mister Maurizio Sarri che lottarono sino alla fine per la promozione in Serie B.

La partita del Centenario

18 febbraio 2012 la partita del Centenario. Alessandria – Rimini finisce 2-1 per i Grigi, scesi in campo con la prima mitica casacca del club.

Nel gennaio 2013 i Grigi passano nelle mani dell’imprenditore torinese Luca Di Masi e, al termine del campionato 2013-’14, ottengono l’accesso al nuovo campionato di terza serie, istituito nella susseguente stagione sportiva.

Il gol di Ferrari al Bellaria (foto Il Piccolo)

Fausto Ferrari torna in campo dopo un lunghissimo infortunio e segna il goal che vale all’Alessandria la matematica certezza della Lega Pro Unica. L’attaccante entra al 66′ al posto di Michele Marconi e cinque minuti dopo firma il goal partita, ribadendo in rete un’imprecisa respinta del portiere De Deo.

La festa nella magica notte di Marassi

Stagione 2015-’16, i Grigi sono stati capaci di raggiungere un traguardo inimmaginabile: la semifinale di TimCup.
Gli ottavi di finale hanno messo di fronte alla compagine di Gregucci il Genoa, in una sfida piena di emozioni e ricordi che ha fatto rivivere le epiche battaglie dei primi anni del 900 tra le squadre Liguri e Piemontesi, che si spartivano la supremazia del calcio nostrano. L’Alessandria è stata protagonista di una partita “gagliarda”, nella quale il gol decisivo è arrivato ai tempi supplementari in dieci contro undici, dopo che Pavoletti aveva regalato l’insperato pareggio al Grifone nei minuti di recupero. Gli eroi della partita sono stati l’estremo difensore Vannucchi capace di parare l’impossibile agli attaccanti genoani e la punta Bocalon che al 114’ ha fatto letteralmente esplodere i tifosi Alessandrini. L’ultimo ostacolo prima della semifinale contro il Milan era rappresentato dalla Spezia, capace nei quarti di eliminare la Roma ai calci di rigore. La partita assume i contorni di un duello rusticano, in cui gli spezzini riescono a mettersi in evidenza grazie al rigore trasformato “dall’arciere” Calaiò che sembrava dare un indirizzo preciso all’incontro. Gli ultimi minuti della partita per intensità e per colpi di scena sono degni di un film thriller in cui fino all’ultimo non si sa chi è l’assassino. Dall’83’ al 88’ infatti accade l’incredibile, tanto da far parlare tutti di miracolo. Bocalon appena entrato dalla panchina segna una doppietta storica, un mix di rara potenza e determinazione che annichilisce lo Spezia e manda il delirio i tantissimi tifosi che hanno seguito i ragazzi di Alessandria in Liguria, che ormai è diventata terra di conquista.

Un fotogramma di Alessandria-Lecce

Giugno 2017 allo stadio “Moccagatta” va in scena il ritorno dei quarti di finale dei play off tra Alessandria e Lecce. Al 117′ Mancosu, a Vannucchi ormai battuto, colpisce incredibilmente la traversa. L’Alessandria non ci sta e sfiora il vantaggio con un destro velenosissimo di Nicco che finisce fuori alla destra di Perucchini. L’arbitro assegna un minuto di recupero che scorre senza troppi sussulti. Il passaggio del turno si deciderà ai calci di rigore.Si va a oltranza. Il sesto rigore per il Lecce spetta a Ciancio che prende il palo. Il penalty della vittoria viene battuto da Nicco che con un cucchiaio segna e regala la semifinale all’ Alessandria.

In Alessandria ritorna un successo importante dopo tantissimi anni

25 aprile 2018: dopo il successo dell’andata, l’Alessandria di Marcolini si è ripetuta al Moccagatta, conquistando così la Coppa Italia di Serie C ai danni della Viterbese.
Protagonista assoluto delle due due gare è Michele Marconi, autore della tripletta che ha permesso ai ragazzi di patròn Luca Di Masi di rispondere all’iniziale vantaggio gialloblù (ma anche del gol dell’1-0 a Viterbo) e tingere così di grigio il trofeo, riportando ad Alessandria una gioia immensa dopo decenni!

Mario Bocchio

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