Alessandria-Spezia: una partita mai banale

venerdì, 05 Novembre 2021

Ultras Grigi AL-SPEZIAIl tifo alessandrino durante uno dei numerosi incontri con lo Spezia.

Ci sono partite che esulano dal puro contesto calcistico e Alessandria-Spezia è sicuramente una di queste. E’ il classico esempio di rivalità sportiva che supera i confini regionali, essendo meno “territoriale”, per intenderci, rispetto alle sfide passate dei Grigi contro Casale, Novara o Derthona.

La “rosa dello Spezia nella stagione 1982-’83. Ci sono due ex grigi: il portiere Adriano Zanier (il quarto in piedi, partendo da destra) e il difensore Giovanni Poli  (accosciato tra i due portieri).

Parlando ad esempio non molto tempo fa con l’ex massaggiatore dell’Alessandria Vincenzo Pescolla e ricordando alcuni avvenimenti del passato, il discorso si incentrò proprio su uno Spezia-Alessandria già molto “caldo” alla fine degli anni ’70, a causa di una salvezza non conquistata da parte della squadra bianconera…  Ovviamente gli anni passano, le generazioni si susseguono, il calcio stesso sta vivendo una fase di mutamento inesorabile rispetto a quanto poteva essere dieci, venti o trent’anni fa.

Un’altra foto dello Spezia 1982-’83. In quest’occasione però non c’è Poli.

Eppure, per chi segue i Grigi, Alessandria-Spezia è sempre stata una sfida diversa da tutte le altre. A livello personale, poi, questa partita ha rappresentato una sorta di spartiacque tra periodi anche molto diversi tra loro. Il primo di questi ricordi è legato alla stagione 1982-’83: pur essendo allora soltanto un bambino di nove anni e mezzo, per ovvi motivi “familiari” avevo già seguito dalla tribuna del “Moccagatta” quasi tutte le partite giocate dai Grigi nelle due precedenti stagioni.

Alessandria - Spezia 1982-83 (articolo del giornale ''Gisette'')(1)

Alessandria-Spezia 1-0, campionato di C2 1982-’83,decisa dall’autorete di Antelmi. La fotocronaca del match su “Gisette”.

Proprio per questo fu per me una cosa abbastanza surreale assistere a quella gara giocata il 27 marzo del 1983, dato che mio padre, Adriano Zanier, dopo aver vestito per due anni consecutivi la maglia numero 1 dell’Alessandria, nel frattempo, si era trasferito proprio nella squadra spezzina. La gara (poi vinta dai Grigi per 1-0 grazie ad un’autorete di Antelmi), pur non essendo particolarmente determinante ai fini della classifica, rappresentò una sorta di duello a distanza molto entusiasmante tra Adriano e il grande Pierpaolo Scarrone.  A livello personale, il ricordo indelebile resta però quello legato alla strana sensazione di vedere mio padre difendere la porta non dei Grigi, ma di una squadra avversaria presente al “Moccagatta”: anche perché, con il senno di poi, posso ora immaginare quale potesse essere allora il sentimento del pubblico presente allo stadio…  Eppure, nel secondo tempo di quella partita, bastarono alcune sue parate spettacolari per strappare molti applausi a scena aperta: caso pressoché unico, indossando in quell’occasione la maglia dello Spezia. Evidentemente, Adriano non era stato dimenticato… Il secondo ricordo è relativo alla stagione 1985-’86 ed è per, quanto mi riguarda, molto diverso rispetto a quello vissuto tre anni prima. Innanzitutto, perché avendo smesso mio padre l’attività di calciatore da circa due anni, avevo ripreso a seguire i Grigi in maniera particolarmente assidua. Poi, perché essendo nel frattempo diventato adolescente, avevo preso la decisione di andare a vedere le partite non più nella “istituzionale” tribuna, bensì nella più coinvolgente Gradinata Nord, dopo la riapertura dovuta ai lavori che avevano costretto gli Ultras Grigi a trasferirsi per alcuni anni sulla “Torretta” della Gradinata Sud (cosa per altro successa ancora pochi anni fa, prima della costruzione del nuovo settore). Pur essendo passati ormai quasi trent’anni, ricordo perfettamente molti particolari entusiasmanti di quella partita: l’entrata in curva circa due ore prima della partita, l’ingresso dei tifosi dello Spezia nella “Torretta” e i primi sfottò, la presenza del primo striscione della Fossa Rasta (quello rosso e nero), la coreografia stupenda con molte torce e fumogeni degli Ultras Grigi prima della gara e, ovviamente, la gioia per il risultato finale, che vide i Grigi vittoriosi all’ultimo minuto per 2-1, grazie ad un’autorete realizzata dall’ex Mirco Brilli, che già allora conoscevo, avendolo visto sulle figurine qualche anno prima con la maglia del Palermo e del Genoa in serie A e B.

Alessandria - Spezia 1982-83 (parata sotto la Nord)

Una plastica parata di Zanier al “Moccagatta” nell’ intento di difendere la porta dello Spezia.

Per dirla tutta, ricordo anche alcuni momenti di tensione subito dopo la partita, dentro e fuori lo stadio (in quel periodo, i settori non erano ancora divisi come oggi, e chiunque poteva spostarsi, ad esempio, dalla curva “Nord” alla “Torretta”, passando direttamente dai distinti…), anche se alla fine tutto rimase più o meno nei limiti.

Nel corso degli anni ho avuto modo di assistere ad altri Alessandria-Spezia, ad esempio negli anni ’90 e, ancora più recentemente, nell’anno di Maurizio Sarri (uno splendido 3-1 prenatalizio che fu di ottimo auspicio per un grandissimo girone di ritorno): gare sempre combattute, certamente, ma probabilmente un po’ meno coinvolgenti. Forse perché, almeno per quanto mi riguarda, quelle mitiche gare che si giocarono negli anni ’80 rappresentano ancora oggi qualcosa di irripetibile, sia dal punto di vista affettivo che da quello emotivo.

Gianmaria Zanier

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