Inizia la Serie C… aos, fra scioperi scongiurati e ammissioni dell’ultima ora

sabato, 26 Agosto 2017

 

Bentornata serie C…aos. Si scende in campo, in 58, dopo che per tutta la settimana è pesata la spada di Damocle della minaccia dello sciopero. Come sciopero? Come si permettono i calciatori di scioperare? Calma, benpensanti. Non si tratta di chi gioca in serie A o ha stipendi a 9 zeri. Qui si parla di gente che fatica ad arrivare a fine mese, o non pagata da anni. Lo stato di agitazione rimane, ma si gioca. Non prima della sorpresa dell’ultima ora. Fermi tutti, c’è anche la Vibonese. Girone C da ridisegnare. Ma no, basta un ritocchino. E vabbè che C…asino.

L’Aic di Tommasi (ieri sera in esclusiva a “L’Orso in diretta”) in prima linea

Lo stato di agitazione è promosso dall’Associazione Italiana Calciatori, in pieno scontro con il presidente Gabriele Gravina. La rottura affonda le radici nella questione “over”. Sino alla scorsa stagione era possibile schierare sino a 16 calciatori nati dal 1995 in poi. Il nuovo regolamento invece prevede che il numero sia ridotto a 14. L’Aic chiede una proroga. La Lega non ne vuole sapere. Una presa di posizione che preoccupa l’assocalciatori che teme per il lavoro dei propri tesserati.

Pericolo disoccupazione

La serie C è stata già ridotta da 60 a 57 squadre. Anzi da poche ore 58 (sic). Sembra poco, ma in una rosa di 22-25 giocatori significa un centinaio di posti di lavoro in meno. E non si tratta di stipendi da nababbi, ma poco più di un buon impiegato. Una condizione che genera, fra l’altro, modi più o meno leciti per “arrotondare” sulle mensilità che spesso arrivano in ritardo, o, nel peggiore dei casi (vedi Messina) non sono percepiti né possono essere rimborsati. Fra l’altro in serie C militano diversi over costretti a migrare altrove o restare senza lavoro perché la norma gli impedisce di scendere in campo.

 Stipendi. Situazione complicata. E scoppia il caso Vibonese

La situazione è, per adesso, rientrata, ma resta molto seria: in attesa di un tavolo di concertazione c’è anche il tempo di ridisegnare (per la terza volta!) i gironi. La Vibonese ha annunciato urbi et orbi, su Facebook, e dove se no, l’ammissione alla terza serie. La Caf ha accolto il ricorso della società calabrese che tornerà a pieno regime nel girone C. Ma i calendari sono già stati stilati. Come si fa? Semplice, la squadra che riposava, giocherà con la Vibonese. Roba che il mago Silvan arrossirebbe. Ma sì, tutto a posto!

MBoc

Guarda anche

Un campionato che cambia nome, cambia formula, ma non cambia mai le illogicità

Condividi