Il decennio che contiene il meglio e il peggio della storia grigiorossa

lunedì, 22 Novembre 2021

1989

La nuova avventura in serie A nella stagione 1989-‘90 si apre carica di aspettative.
l’8 ottobre i grigiorossi centrano l’impresa e con un gol di Dezotti mandano ko il Milan di Sacchi. Quando tocca alla Juve, allo Zini finisce 2-2 con gol di Alessio e Schillaci, a cui replicano Citterio e Gualco.

I grigiorossi fanno tremare le “grandi”, ma regalano alle “piccole”: l’inesperienza e un rendimento insufficiente fanno ritornare la Cremo in serie B.

Per il campionato di serie B 1990-‘91 si riparte da Tarcisio Burgnich, nonostante la retrocessione. Diversi giocatori lasciano via Persico, si tratta di Limpar, Citterio, Rizzardi e Merlo, arrivano invece Verdelli, Iacobelli e Giandebiaggi. La partenza non è al di sotto delle attese: la squadra, ben piazzata in difesa, non riesce a soddisfare in attacco e la prima parte della stagione è caratterizzata da innumerevoli pareggi. A fine febbraio Burgnich viene esonerato e la panchina affidata a Gustavo Giagnoni, allenatore di fama negli anni Settanta.

1991

Giagnoni accetta di andare a Cremona col solo rimborso spese. La Cremonese comincia a scalare la classifica e ben presto si ritrova nei piazzamenti che contano. Alla fine sarà promozione in serie A.

L’obiettivo della stagione 1991-92 è la salvezza.Florijancic

Dopo gli ultimi due campionati di A terminati con altrettante retrocessioni, la società si affida ancora una volta a Giagnoni. La campagna acquisti non si rivela tra le più facili, soprattutto per quanto riguarda gli stranieri. La Cremonese è costretta a dar via l’uruguaiano Ruben Da Silva, appena acquistato, in quanto in rosa ci sono già tre stranieri, Dezotti, Ruben Pereira e Neffa (che la società non è riuscita a cedere). Neffa va via a gennaio e in grigiorosso arriva Matjaz Florijancic.

L’annata non è delle più felici e la Cremonese non riesce ad abbandonare le zone basse della classifica, ma si mette comunque in evidenza grazie al trio Bonomi-Favalli-Marcolin (vittoriosi all’Europeo con la Nazionale Under 21) e al portiere Rampulla che il 23 febbraio 1992 entra nella storia pareggiando al 90’ a Bergamo.

L’anno successivo (1992-93) si riparte dalla B, ma come sempre puntando in alto. Per guidare la squadra grigiorossa viene scelto Gigi Simoni, allenatore gentiluomo; Bonomi, Favalli e Marcolin passano alla Lazio, Rampulla alla Juventus, il “magico” Alviero Chiorri, dopo otto stagioni in grigiorosso, termina la sua carriera; arrivano sotto il Torrazzo Eligio Nicolini, Ciccio Colonnese, Gianni Cristiani, il portiere Turci e lo sconosciuto Andrea Tentoni che coi suoi gol trascinerà la Cremonese fino alla massima serie. La squadra piace, gioca bene, offre spettacolo e continua a vincere.

rampulla

Con 19 vittorie, 13 pareggi e solo 6 sconfitte termina al secondo posto e riconquista la serie A. Il 13 giugno 1993 ci si ritrova allo Zini a festeggiare una nuova promozione in serie A: il ciclo d’oro è cominciato.

Ma tutto questo non basta: la Cremonese si mette in evidenza anche in campo internazionale, vincendo il Torneo Anglo Italiano a Wembley, dopo aver superato il Derby County per 3 a 1, con gol di Verdelli, Maspero e Tentoni. È il 27 marzo 1993, una data storica per i tifosi grigiorossi.

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La formazione che ha riportato la Cremonese in serie A. In piedi: Razzetti, Turci, Florjiancic, Tentoni, Bruzzano, Pedroni, Dezzotti, Verdelli, Montorfano, Lombardini, Castagna. Accosciati: Graziano Triboldi (vicepresidente), Lucarelli, Vittorio Begaro (direttore sportivo), Nicolini, Erminio Favalli (direttore generale), Giuseppe Miglioli (vicepresidente), Domenico Luzzara (presidente), Colonnese, Gigi Simoni (allenatore), Maspero, Giandebiaggi, Ferraroni, Cristiani, Gualco.

Si torna in serie A nella stagione 1993-‘94 con la speranza di rimanere. E così sarà. La Cremonese parte bene, dopo una sconfitta di misura a Torino con la Juve, si fa subito notare in casa con una doppietta di Tentoni che piega il Napoli, si perde a Milano contro l’Inter, ma subito arriva un’altra vittoria 1 a 0 con la Lazio in casa, segna Nicolini.

La Cremonese prosegue così il suo cammino mantenendosi nelle zone alte della classifica, a novembre è addirittura quinta, a tre punti dalla vetta. Da ricordare le storiche vittorie a Roma (2 a 1 per i grigiorossi, gol di Dezotti e Tentoni) e, a dicembre,

Il derby col Piacenza, addirittura 4 a 0 (doppietta di Tentoni, Dezotti e Florijancic), e ancora, nel girone di ritorno, il pareggio allo Zini con la Juve (a Baggio si oppone Giandebiaggi).

La Cremonese termina al decimo posto a 32 punti e per la prima volta nella storia agguanta la salvezza.

Mario Bocchio

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