Alla scoperta del pianeta degli Ultras della Lucchese

mercoledì, 18 Gennaio 2017

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La sfida con la Lucchese ci riporta indietro di 35/40 anni, quando, all’alba del movimento ultras alessandrino, era sovente trovare nel girone i rossoneri toscani.

Proprio come la grigia, anche la tifoseria lucchese è storica e ha contribuito, in vari periodi, a scrivere pagine importanti dell’universo ultras italiano.

Nei tanti anni di militanza a Lucca si sono avvicendati diversi gruppi: dai Panthers ai Tori Flesciati, dai Fedayn ai Bull Dog 1998. In alcuni casi gli avvicendamenti in Curva Ovest sono stati naturali, dettati da ragioni anagrafiche, in altri sono stati violenti e hanno lasciato strascichi che per anni hanno segnato la vita della curva lucchese.

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Il primo incontro (e sicuramente il più degno di nota) tra la tifoseria grigia e quella lucchese avvenne nella stagione 1980-’81. Era l’anno dell’ingresso in Gradinata Nord della nuova generazione di ultras che andava ad affiancarsi ai “vecchi” di san Rocco, fondatori degli Ultras Grigi. Il 16 novembre 1980 si giocò al Porta Elisa Lucchese-Alessandria, valida per il campionato di C2. Gli alessandrini seguirono la squadra in un centinaio e al termine dell’incontro vennero fatti oggetto di una sassaiola da parte degli ultras di casa. La sassaiola provocò un ferito ma non si arrivò al contatto fisico. Da quel momento la partita di ritorno divenne un chiodo fisso per la tifoseria grigia, che voleva vendicare l’affronto subito. Il 29 marzo 1981 il Moccagatta ribolliva di rabbia e apparve anche una bara colorata di rossonero (tanto da mettere in chiaro le intenzioni per quella domenica) ma purtroppo nessun “ultras” toscano si presentò in terra mandrogna quel giorno.

Per il resto degli anni Ottanta le due compagini si incrociarono ancora diverse volte ma più nulla di significativo accadde.

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Con l’arrivo degli anni ’90 iniziarono a cambiare le cose nella curva della città toscana: fecero la loro comparsa i Fedayn e i Tori Flesciati. I primi, già dal nome, si capisce essere un gruppo con ideologie politiche di sinistra, mentre per i Tori Flesciati l’ideologia politica all’interno della curva non è cosa importante ma, parole loro “il rosso e il nero sono solo due colori da abbinare e tifare”. La comparsa dello striscione di quest’ultimi va fatta risalire alla partita Lucchese-Cosenza, giocata nel settembre 1992.

Nel 1998 arriva però un nuovo gruppo in Curva Ovest, e con la nascita di questo sodalizio tutto inizia a cambiare radicalmente (e non solo allo stadio). Nascono i Bull Dog 1998.

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I Bull Dog sono un gruppo di stampo nazionalistico di estrema destra e , dopo i primi anni passati in “cooperazione” con gli altri gruppi della curva, nel 2004 decidono di prendere in mano le redini della tifoseria senza guardare in faccia nessuno. Senza farsi nessun tipo di problema i Bull Dog impongono la loro linea con le cattive, costringendo, a seguito di azioni mirate contro esponenti di Fedayn e Tori Flesciati, i due vecchi gruppi a sciogliersi. Dal momento della presa della Curva Ovest da parte dei Bull Dog scompaiono tutte le pezze e gli striscioni che fanno riferimento ad altri gruppi: nel settore da quel momento è accettato solo materiale che si rifà al gruppo principale. In trasferta il gruppo muove buoni numeri, presentandosi in ogni settore ospite delle città nelle quali giocano i rossoneri. Nel 2007 però, la domenica successiva alla morte dell’ispettore Raciti, fa discutere la scelta del gruppo di entrare ugualmente allo stadio (a Sesto San Giovanni per la precisione, per la partita Pro Sesto-Lucchese) nonostante l’invito rivolto a tutte le tifoserie d’Italia di non entrare allo stadio quella domenica e di protestare esponendo lo striscione “Ultras:non siamo criminali”. A prescindere dalla scelta giusta o sbagliata di entrare allo stadio, fece discutere il fatto che la tifoseria della Pro Sesto contattò in settimana la tifoseria toscana (attraverso un esponente dei Fedayn) e ottenne la conferma della partecipazione alla protesta, ma quando la notizia del contatto tra Pro Sesto e Fedayn arrivò all’orecchio dei Bull Dog essi fecero passare la loro linea, che era quella ormai conosciuta e cioè che le decisioni in curva le prendono loro soltanto e che i Fedayn non esistono più, quindi non hanno nessun diritto di decidere su nulla. I Bull Dog quella domenica alla fine entrarono allo stadio come tutte le altre domeniche.

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Nel giro di pochi anni però le diffide sono iniziate a piovere fitte sui Bull Dog fino a portare allo scioglimento del gruppo. Ad oggi la tifoseria lucchese sta tentando di riorganizzarsi tra mille difficoltà: come in molte città si fatica con il ricambio generazionale e l’alto numero di diffidati non aiuta di certo il tifo lucchese (le ultime diffide sono arrivate a ottobre dopo la partita con il Livorno). In trasferta i supporters rossoneri si presentano con diverse pezze (Curva Ovest, La meglio gioventù e La mia squadra, la mia città solo per citarne alcune) e con qualche bandiera. Nelle trasferte toscane i numeri mossi sono comunque buoni, uscendo dalla regione però si abbassano di parecchio (ma è fisiologico e non vi è nulla di scandaloso).

https://www.youtube.com/watch?v=xmyacepobh0

Tengo a sottolineare la nascita, nel 2011, di Lucca United, progetto di azionariato popolare che sta funzionando molto bene e che è riuscito ad avvicinare molti lucchesi alle sorti della compagine della propria città.

Davide Ravan

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Il progetto dell’Azionariato Popolare Lucchese

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