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Ecco che quasi inaspettata, dopo aver mostrato chiari segni di ripresa, giunge la stagione della retrocessione. La grande paura di finire in serie B che era stata scongiurata in extremis nel campionato 1925-26 non può essere evitata al termine di questo. Il pericolo tanto temuto prende consistenza fin dalle prime battute del torneo perché la squadra con la cessione improvvisa di Busani, Riccardi e Milano alla Lazio e la loro mancata conveniente sostituzione denuncia scompensi tali da far presagire la brutta fine. Come succede sempre in questi casi la crisi si dilata dalla squadra alla società e il Presidente Prof. Finzi a causa di impegni di lavoro preferisce rassegnare le dimissioni a metà campionato ed è sostituito dal Rag. Riccardi. In qualche modo l’undici alessandrino riesce a barcamenarsi in virtù della grande volontà dei suoi atleti, ma i vari Rosso, Vecchi, Bigando, Casalino, Giuntoli e Coscia chiamati a sostituire i partenti non riescono a tenere fino in fondo e a tre giornate dalla conclusione malgrado il calendario paia dare loro una mano, si registra il colpo di grazia alle ultime speranze sotto forma di un 1 a 5 subito ad opera della Lazio tra le mura di casa. E, destino beffardo, sono proprio i tre ex grigi con le loro grandi prestazioni a dare la mazzata “mortale”. Le casacche grigie scompaiono in tal modo dall’élite del calcio italiano; tanti anni di onorata attività vengono brutalmente cancellati da una stagione nata male e terminate in maniera ancora peggiore. Per la prima volta nella sua storia l’Alessandria retrocede in serie B.