Un Südtirol a trazione grigia

martedì, 10 Maggio 2022

Il portiere Giacomo “Jack” Poluzzi ai tempi dell’Alessandria (foto © Mario Coscarella)

La storica promozione del S­üdtirol in serie B rappresenta un esordio tra i cadetti. Bolzano, in realtà, aveva avuto già una volta una formazione nella seconda serie calcistica, l’ormai scomparso Bolzano Calcio; avvenne nel 1947-’48, quando prese parte all’ultima stagione della Serie B divisa in tre gironi. Malgrado un onorevole dodicesimo posto su diciotto partecipanti il Bolzano venne retrocesso in C perché soltanto le prime 7 conservavano il rango di cadette.

Il Südtirol fesreggia la conquista della Serie B

Da allora più nulla e solo oggi la provincia autonoma di Bolzano riporta il capoluogo nell’élite nazionale.

Si tratta di un Südtirol a trazione grigia perché ci sono ben quattro personaggi con un passato ad Alessandria ed un quinto ci è andato vicino.

Emanuele Gatto nell’Alessandria (foto © Mario Bocchio)

Tre di essi sono giocatori: si tratta di Giacomo Poluzzi, Emanuele Gatto e Manuel Fischnaller.

Poluzzi, arrivato nel 2013 dalla Giacomense, ha diviso il posto da titolare con Andrea Servili, nella prima stagione ha giocato più volte lui, nella seconda Servili ha preso il sopravvento. Lasciata l’Alessandria è passato da Andria, è tornato alla Spal, erede della Giacomense per vincere la B, e poi a Bolzano ha sostituito – anche solo idealmente – proprio Servili per vincere ilsuo secondo campionato.

Gatto, ad Alessandria è rimasto solo un campionato e mezzo, proveniente dal Chievo. Con la maglia grigia ha giocato in totale 49 volte segnando un solo gol, prima di trasferirsi proprio a Bolzano.

Fischnaller ha indossato il grigio dal 2015 al 2018 risultando tra i protagonisti sia della semifinale di Coppa Italia sia della delusione della mancata promozione del 2017. Per lui 112 presenze con 21 reti segnate.

Manuel Fischnaller ai tempi dell’Alessandria (foto © Mario Bocchio)
Paolo Bravo con la maglia del Rimini

L’alessandrino mancato è Ivan Javorčić, il tecnico della promozione. Lo spalatino, infatti, era già stato contattato dalla dirigenza dei Grigi nel 2017; la trattativa non diede frutti e Javorčić, persona di grande educazione e preparazione si accasò alla Pro Patria.

L’ultimo è quello con la storia più curiosa. Ci riferiamo a Paolo Bravo, il diesse della società bolzanina, da calciatore era un terzino sinistro di discreta qualità. Con un passato nel Como, nel Saronno ed in altre squadre, nell’estate del 2002 venne ingaggiato dai Grigi nel corso della faraonica campagna acquisti di Boiardi e Londrosi. Bravo giocò alcune amichevoli e venne schierato nella prima gara di Coppa Italia di Serie C con il Varese vinta sul campo 4-3 ma poi data persa a tavolino ai Grigi. La Lega, infatti, verificata l’inconsistenza finanziaria della società, non ratificò mai i tesseramenti e quindi tutti i giocatori finirono per tornare alle squadre di appartenenza. Tra questi Bravo che riprese la via di Rimini dove ottenne quella promozione in C1 che era l’obiettivo principale dei Grigi che, invece, mestamente scomparirono dalla scena calcistica con il fallimento

Sergio Giovanelli

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