Tra Rimini e Alessandria incrocio di giocatori di spessore

giovedì, 29 Settembre 2022

Christian Marietta (foto © Mario Bocchio)

Alessandria e Rimini hanno avuto in comune un numero non enorme di giocatori (35) ma tra questi ce ne sono alcuni di spessore.

In ordine cronologico il primo è stato Mario Bruno alessandrino prodotto della scuola grigia che dopo un inizio di carriera con poche presenze è sceso di categoria per fermarsi ben sette stagioni a Rimini tra il 1935 e il 1942 rivestendo anche il ruolo di giocatore-allenatore. Negli anni ‘70 l’indimenticabile Lorenzetti (“Rivera+Benetti=Lorenzetti” dicevano gli striscioni del Moccagatta) andò in Romagna dopo l’esperienza alessandrina. Così come fecero l’ala Mantellato e il difensore Marella, arrivato a Rimini nell’affare che portò Lorenzetti a Foggia. Fino alla fine del XX secolo, a parte Marco Carrara e Sergio Ferretti, non ci furono grossi nomi con le due maglie.

Negli ultimi 15 anni si sono susseguiti diversi personaggi a partire da Andrea Sottil che dopo aver lasciato Rimini venne ad Alessandria a chiudere la carriera. Poi in rapida successione Signorini, Barbagli, Degano, Ferrani (riminese cresciuto nel Rimini), Spighi e Taddei.

Germinale e Marras sono storia recente in maglia grigia, mentre le rose attuali contemplano ben quattro elementi con un passato nell’altra squadra. Simone Rosso, Matteo Rossetti e Claudio Santini li abbiamo già visti in grigio mentre Marietta lo scorso anno ha vinto il campionato di serie D in maglia biancorossa.

Luca D’Angelo ai tempi del Rimini

Tra i mister Claudio Maselli, Francesco Buglio e Marco Martini hanno occupato entrambe le panchine.

Infine doveroso il richiamo a Luca D’Angelo. Allenatore del Rimini il 14 aprile 2013 perse in casa con l’Alessandria 1-0, litigò con Fanucchi autore della rete e gli rifilò una manata in faccia. Venne squalificato e dette le dimissioni, rifiutate. L’anno successivo prese il posto dell’esonerato Notaristefano come allenatore dei Grigi. Fanucchi – con il quale D’Angelo aveva fatto pace subito dopo la lite – però se ne era andato a Cuneo.

Sergio Giovanelli

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