Sono passati quasi novanta anni dall’ultima vittoria dell’Orso a Livorno

mercoledì, 28 Dicembre 2016

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Alessandria e Livorno si ritrovano di fronte per la cinquantesima volta a partire da quel 10 dicembre 1922, giorno della prima partita. Le due squadre hanno avuto la ventura di incrociarsi in praticamente tutti i campionati dalla Prima divisione nata dopo la scissione del 1921 alla Divisione nazionale, primo abbozzo di quella che sarebbe diventata la serie A; dalla stessa A fino alla C2 passando per B, C e C1. Oggi siamo in Lega Pro.

grigi-e-livorno-9Livorno-Alessandria 2-1, campionato 1923-’24.

 

Il bilancio complessivo è in sostanziale parità con 21 vittorie livornesi contro 19 e solo 9 pareggi. Anche il conteggio delle reti è equilibrato: 70-69 per i toscani.

Ma se ad Alessandria i Grigi sono in vantaggio, a Livorno la situazione è veramente pesante 2 vittorie alessandrine contro 17 sconfitte!

grigi-e-livornoAlessandria-Livorno (1-0), 6 dicembre 1925. In borghese, con il “Borsalino”: Viviano, Papa II, Lauro, Simoka, Gandini, Banchero, Ronza.

 

Addirittura il Livorno è imbattuto allo stadio “Armando Picchi”, nato negli anni ‘30 nel quartiere dell’Ardenza e successivamente dedicato al capitano dell’Inter di Herrera.

In pratica l’Alessandria non vince a Livorno da quasi novant’anni ed i suoi successi sono stati ottenuti sul vecchio terreno di Villa Chayes.

Raccontiamo qui la storia di questi incontri.

grigi-e-livorno-8Livorno-Alessandria 3-2 nel 1933-’34.

 

Nel 1926-’27 nasce, finalmente, la Divisione nazionale. Dopo annate di tornei a più fasi con una lunga serie di partite inutili tra squadre di levatura molto diversa si è finalmente arrivati a scremare le migliori con l’intento di arrivare, tre anni dopo alla serie A a girone unico. Questo torneo è formato da venti squadre divise in due gironi: le migliori tre accederanno al girone finale per il titolo, le ultime due scenderanno in Prima divisione e le altre si giocheranno il torneo di consolazione chiamato Coppa Coni.

L’Alessandria scende a Livorno alla terzultima giornata: i Grigi sono alle spalle dei toscani ma ancora in lotta per entrare nel terzetto delle finaliste: in caso di vittoria e della contemporanea sconfitta del Bologna contro il Milan il sogno potrebbe diventare realtà.

grigi-e-livorno-6Livorno-Alessandria 2-1 del 1939-’40.

 

Ed è con questo stato d’animo che i ragazzi di Carlo Carcano affrontano la gara.

Il terreno di Villa Chayes è pesantissimo e fangoso a causa di un violento temporale abbattutosi sulla città labronica poco prima del fischio d’inizio. I padroni di casa sono anche largamente rimaneggiati mancando del portiere Lipizer e di altri titolari tra cui l’ala sinistra Silvestri.

06.03.1927 Livorno, Villa Chayes – 16ª giornata

Livorno – Alessandria 1-2 (1-1)

Reti: 23. Ferrari [A], 27. Palandri [L], 47. Banchero (I) Elvio [A].

ncora : Lami, Vincenzi, Innocenti (III) Gastone, Giraldi, Pitto, Paolini, Innocenti (II) Gontrano, Baldi Mario, Palandri, Magnozzi, Tommasi. All.: Piselli

Alessandria: Curti, Viviano, Costa, Lauro, Gandini, Papa (II) Nicola, Koszta, Cattaneo, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico.

Arbitro: Dani (Genova).

grigi-e-livorno-7Ancora Livorno-Alessandria 2-1 del 1939-’40.

 

L’ inizio della gara è equilibrato con relativamente poche occasioni da reti. La fiammata arriva a metà del primo tempo: Chierico in possesso del pallone serve Ferrari che approfitta di uno scivolone di Giraldi e fulmina il portiere. La veemente reazione dei padroni di casa produce un calcio di punizione per un fallo di mano. Il potente tiro di Magnozzi sfugge alla presa di Curti; il più lesto ad intervenire è Palandri che mette nel sacco. Il tempo si chiude in parità. Dopo soli due minuti della ripresa una dormita collettiva della difesa amaranto consentiva a Banchero di segnare il punto poi decisivo. Il campo pesante, lo scoramento dei livornesi e l’arcigna difesa mandrogna bloccarono il resto del tempo e il risultato non cambiò. Fu la prima vittoria dell’Alessandria a Livorno.

grigi-e-livorno-1Alessandria-Livorno 4-1, campionato 1946-’47.

 

grigi-e-livorno-4Alessandria-Livorno 1-0, campionato 1947-’48.

 

Questo risultato, ai fini della qualificazione al girone finale fu inutile. Il Bologna battè il Milan 4-1 e così furono queste due squadre a tener compagnia al favoritissimo Torino nel girone finale. Ai Grigi (e al Livorno) rimase il posto nella Coppa Coni. Le dieci squadre furono divise in due gruppi da 5 mescolando i due gironi eliminatori. L’Orso e le Triglie (come fu battezzato il Livorno nello “zoo” di Carlin) si ritrovarono nello stesso gruppo.

La squadra di Carcano dimostrò di essere la più forte e andò a Livorno con la consapevolezza che un risultato positivo avrebbe comportato la qualificazione alla finale del torneo.

grigi-e-livorno-2Livorno-Alessandria 4-2, campionato 1946-’47.

 

Si giocò a giugno e il clima fu torrido, non tanto per le condizioni atmosferiche quanto per il pubblico livornese che, stimolato da alcune decisioni poco felici dell’arbitro diede il via ad una serie di intemperanze che indussero il direttore di gara a ritenere concluso l’incontro ad un quarto d’ora dalla fine.

Così il 3-3 sul campo (alla sospensione era 3-2 per l’Alessandria) diventò un 2-0 a tavolino.

12.06.1927 Livorno, Villa Chayes – 8ª giornata

Livorno – Alessandria 0-2 tav

Reti: 18. Cattaneo [A], 25. Ferrari [A], 32. rig. Paolini [L], 38. Silvestri [L], 77. Banchero (I) Elvio [A], 89. Magnozzi [L].

Livorno Us: Lipizer, Bandini (II) Piero, Innocenti (III) Gastone, Cucciolini, Baldi Mario, Paolini, Scazzola, Montelatici, Innocenti (II) Gontrano, Magnozzi, Silvestri Paolo. All.: Piselli

Alessandria: Curti, Viviano, Lauro, Bertolini, Gandini, Papa (II) Nicola, Avalle, Cattaneo, Banchero (I) Elvio, Ferrari Giovanni, Chierico. All.: Carcano Carlo

Arbitro: Turra Giacomo (Padova).

grigi-e-livorno-3Ancora un fotogramma di Alessandria-Livorno 1-0, stagione 1947-’48.

Partita assegnata a tavolino; venne sospesa al 32’ della ripresa per intemperanze del pubblico e continuata pro-forma dall’arbitro. Sul campo: 3-3 (2-2),

Sono passati quasi novanta anni da allora; oggi l’Orso Grigio ha fame e vorrebbe mangiarsi una bella frittura di Triglie

 Sergio Giovanelli

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