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L’Italia si è tolta parecchie soddisfazioni ai Mondiali, ma all’Europeo, prima del 2021 a Wembley, aveva trionfato una sola volta, nel 1968. Gianni Rivera, il Golden Boy partito da Alessandria e dall’Alessandria, ripercorre le emozioni del successo ottenuto nel 1968 in casa.
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Il fantasista del Milan, in campo nella semifinale terminata 0-0 contro l’Urss – poi decisa in favore degli Azzurri con il lancio della monetina -, non potè godere della gioia di scendere in campo nella finale contro la Jugoslavia per infortunio.
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“Non ho potuto giocare la finale, ma sono stato presente in tutte le altre partite – ha detto Rivera – È stata la dimostrazione di come tutti i giocatori siano importanti in una squadra e certi traguardi, a volte, si possono raggiungere anche senza i migliori. Questo è molto importante perchè significa che la squadra lavora in sintonia e come un’unità”.
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Sotto per 1-0 nella finale di Roma, la punizione di Angelo Domenghini a dieci minuti dal termine valeva il pareggio e la ripetizione della sfida. Due giorni dopo, con Gianni Rivera ancora assente, l’Italia trionfava allo Stadio Olimpico grazie ad una vittoria per 2-0.
“La nazionale è qualcosa di speciale per me – ha aggiunto Rivera, finalista nella Coppa del Mondo 1970 in Messico dopo la storica semifinale contro la Germania Ovest – È stato il completamento di qualcosa fatto nel mio club, un grande riconoscimento”.