Le parole di Moreno Longo

sabato, 07 Maggio 2022

Mistrer Moreno Longo consola i suoi giocatori (foto © Mario Bocchio)

Le parole di Moreno Longo pronunciate nella sala stampa del Moccagatta al termine dell’infausta gara con il Vicenza si prestano a diverse riflessioni.

A domanda precisa sul perché dello schieramento messo in campo per la partita il Mister dei Grigi ha spiegato dettagliatamente le motivazioni della scelta di alcuni giocatori anziché altri. Considerazioni che, a bocce ferme, spiegano il perché Longo non ha mai o quasi utilizzato la stessa formazione per due partite consecutive: oltre ai consueti cambi imposti da motivi fisici o disciplinari considerazioni puramente tecniche hanno di fatto guidato la scelta dei titolari di una squadra che nella Serie B era formata da elementi mediamente più bassi (la più piccola del campionato) e più leggeri degli avversari.

Sulla base dell’impegno profuso e che nessuno, nemmeno le frange più calde della tifoseria, ha mai messo in dubbio è stato rilevato che, mai come quest’anno, i Grigi sono in credito con la fortuna. Anche analizzando con il microscopio le partite che hanno portato punti alla classifica non si rilevano, o quasi, episodi decisivi che permettano di dire “abbiamo portato a casa punti immeritati”; al contrario in diverse giornate di campionato prodezze degli avversari, sviste arbitrali o colpi di sfortuna, hanno privato l’Alessandria di punti risultati fondamentali per la retrocessione.

Ben più importante la considerazione che la promozione dello scorso anno, abbia in un certo qual modo scombussolato i piani della società che si è ritrovata proiettata in una dimensione nuova senza aver avuto la possibilità di organizzarsi e programmare l’avventura cadetta. Il fatto che la promozione sia arrivata, insperata, al termine degli snervanti playoff di Lega Pro ha anche fatto perdere due mesi di lavoro a chi, all’interno della società, doveva preparare la serie B. Si è pagata anche l’inesperienza a questi livelli, esperienza che vale diversi punti in classifica. L’esempio arriva dalla Cremonese che è diventata grande con l’arrivo di Ariedo Braida.

L’Alessandria è di nuovo in C. Passato il logico momento di delusione e scoramento si potrà ripartire meglio di prima facendo tesoro di questa esperienza che è stata utile per tutti a tutti i livelli.

Sergio Giovanelli

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