La metamorfosi di Elio Vanara, da attaccante a terzino

domenica, 19 Giugno 2022

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Elio Vanara supera i difensori nell’incontro casalingo dei Grigi contro il Brescia nel campionato di serie B 1962-’63.

Con la stagione 1959-‘60 si concluse la permanenza in serie A dell’Alessandria. Ultima apparizione della stagione calcistica, prima del breve risposo estivo, fu la Coppa delle Alpi, manifestazione che era solita vedere in campo squadre italiane e svizzere di A e B, L’Alessandria affrontò al primo turno al “Moccagatta” lo Chaux de Fond e sugli spalti, forse per la delusione patita dalla retrocessione, vi furono solo 1.500 spettatori. Al di là del risultato, che vide i Grigi soccombere per 2-0, l’incontro ebbe una precisa connotazione, forse casuale: segnò l’ultima apparizione in maglia grigia di Gianni Rivera e contemporaneamente l’esordio di Elio Vanara.

Foto 8Genoa-Milan: Vanara contrasta Gianni Rivera. Due alessandrini in serie A.

Nato a Fubine, classe 1944, Vanara crebbe nelle giovanili grigie anche lui sotto la guida di Cornara e si mise già in evidenza nel torneo internazionale disputato con gli juniores a Montpellier nel 1959. Iniziò la carriera come terzino e venne poi spostato all’ala destra nella partita d’esordio. I giudizi della stampa furono più che positivi sulla prestazione fornita in campo dal quindicenne calciatore alessandrino e identificarono il lui il futuro del calcio “mandrogno” proponendolo come successore di Rivera. Ancora in evidenza nelle partite della Coppa Italia 1960, Vanara si fece notare per una bella rete segnata contro il Milan. Un infortunio di Oldani gli aprì le porte della prima squadra e nel campionato 1960-‘61 si mise in evidenza con 7 presenze ed una rete segnata, nella prima partita casalinga contro il Monza.Foto 1 Queste buone prestazioni gli valsero la convocazione per la Rappresentativa nazionale juniores per il Torneo U.E.F.A. in un gruppo di azzurrabili che comprendeva anche Sandro Mazzola e Rosato. Nel campionato successivo, 1961-‘62, Vanara partì tra i titolari e confermò la fiducia concessagli dall’allenatore Pietro Rava disputando ben 16 gare e andando a segno 4 volte, in un attacco in cui Cappellaro dominò alla fine la classifica cannonieri della B con 21 gol. In quel campionato il giovane grigio dapprima contribuì con una rete, alla quinta giornata, arrotondando così il bottino con cui i Grigi espugnarono il campo del Prato 4-0, poi si scatenò contro il Messina, undicesima giornata di andata, e si sostituì al cannoniere Cappellaro, che in cattiva vena fallì anche un rigore, segnando tre reti che portarono alla vittoria l’Alessandria.

Foto 2L’Alessandria 1961-’62. Da sinistra in piedi: Migliavacca, De Angelis, Sergio Bettini, Arbizzani, Melideo, Pizzolitto, Schiavoni, l’allenatore Rava. Accosciati: Vitali, Vanara, Cappellaro, Giacomazzi.

Il talento e la grinta di Elio Vanara vennero premiati con la convocazione nel primo gruppo di atleti per la selezione preparatoria dei Campionati del Mondo del 1962: la prestazione fu buona tant’è che venne messa in rilievo dall’intera stampa nazionale, ma purtroppo un grave incidente al ginocchio, subìto nella trasferta del 14 gennaio a San Benedetto del Tronto lo bloccò per parecchio tempo escludendolo dalle successive selezioni.

Foto 3Coppa Italia 1974-‘75 Alessandria-Foggia 2-0. In piedi da sinistra: Pozzani, Di Brino, Colombo, Maldera II, Franceschelli. Accosciati da sinistra a destra: Barbiero, Volpato, Manueli, Dolso, Baisi, Vanara.

Per Vanara il campionato finì dopo 15 apparizioni in prima squadra e 4 reti all’attivo. La forte costituzione e la volontà di giocare ne facilitarono la guarigione; all’avvio del campionato infatti fu di nuovo presente nella squadra grigia. Esordio casalingo alla seconda giornata d’andata e rete della vittoria proprio contro la Sambenedettese, 2-1, squadra contro la quale aveva patito l’infortunio la precedente stagione. In tutto 17 presenze e 2 reti, una quella già citata, l’altra quella segnata a Lucca la terz’ultima di campionato che, oltre a contribuire alla vittoria esterna 2-1, permise ai Grigi di conquistare due punti decisivi per evitare la retrocessione. Il campionato 1963-‘64 fu forse decisivo per il futuro di Vanara ormai ventenne.

Foto 4I Grigi nel torneo di serie B 1974-‘75. In piedi da sinistra: Pozzani, Di Brino, Colombo, Maldera II., Franceschelli. Accosciati: Barbiero, Volpato, Manueli, Dolso, Baisi, Vanara.

Dopo alcune apparizioni come attaccante venne schierato come terzino a seguito di un infortunio patito dal vecchio Giacomazzi. In questo ruolo, in cui non giocava dall’epoca delle giovanili, Vanara riscoprì entusiasmo ed agonismo che esaltarono le sue virtù atletiche. Disputò 34 partite segnando anche una rete nella vittoriosa trasferta di Brescia.

Foto 5Ancora l’Alessandria nella stagione 1976-’77. In piedi da sinistra: Viganò, Zanier, Romei, Di Brino, Colombo, Giglio, Pileggi. Accosciati: Vianello, Vanara, Frigerio, Marullo, Borghi.

A questo punto, la grande occasione per il calciatore alessandrino, già richiesto la precedente stagione da diverse società di serie B: venne ceduto nel 1964 al Genoa che militava in A. Amaral, allora allenatore rossoblu, lo aveva notato, e per il tipo di gioco a zona da lui applicato, un ex attaccante era l’ideale. In quel campionato il difensore disputò 22 incontri segnando anche 2 reti: fu questo l’unico campionato giocato in serie A da Vanara, infatti alla fine della stagione il Genoa retrocesse in B e con i “Grifoni” l’alessandrino disputò altre tre stagioni per un totale di 71 presenze.

Foto 6Vanara in una formazione del Perugia 1971-’72. In piedi da sinistra: Carlo Volpi, Riccardo Innocenti, Domenico Casati, Nicola Traini, Eddo Carlet. Accosciati da sinistra: Bruno Mazzia (capitano), Giordano Colausig, Leonardo Grosso, Elio Vanara, Claudio Tinaglia, Giovanni Urban.

Sempre in B venne ceduto nel campionato 1968-‘69 al Perugia, dove per sei stagioni visse forse il suo periodo migliore alternandosi nei più svariati ruoli della difesa. Nonostante le molte richieste restò fedele ai colori del Perugia, con i quali giocò ben 189 gare segnando 3 reti. Ormai trentenne tornò alla sua Alessandria, che nel frattempo era tornata nel campionato cadetto: giocò ancora una stagione ad alto livello purtroppo culminata con la retrocessione in C. Seguirono ancora un paio di campionati in grigio poi il calciatore decise di interrompere una carriera che, forse, non fu pari ai suoi meriti ed alle sue capacità. 182 presenze e 28 reti segnate in maglia grigia, in nove campionati giocati sulle rive del Tanaro.

Mario Bocchio

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