Il centrocampista che preferì il pallone ai cofani mortuari

domenica, 27 Marzo 2022

Avalle, Baloncieri, Banchero, Bay I, Capra I: siano nel campionato 1923-’24 (foto archivio www.museogrigio.it)
Edoardo Avalle: splendida cartolina con dedica all’amico Giovanni Ferrari (foto archivio www.museogrigio.it)

Edoardo Avalle, di ruolo centrocampista, era un giocatore eclettico schierato principalmente come mediano che fu spesso chiamato a ricoprire altri ruoli a centrocampo e in attacco. Figlio dell’imprenditore Paolo Avalle è l’unico a non vivere del lavoro di famiglia. Lo stesso papà Paolo, aveva lasciato San Salvatore, luogo in cui era nato, con l’intento di attivare, ad Alessandria, una segheria per la produzione dei cofani mortuari; nel contempo, predisporre le pratiche burocratiche, necessarie per le sepolture. Insomma, per dare vita ad un’impresa funebre, un’importante novità per quei tempi.

È il marzo del 1892 quanto, con sette operai, inizia la produzione, in un locale vicino a Villa Guerci. Edoardo – che dopo la scuola gioca dapprima  negli spiazzi con i compagni, poi qualcuno nota la bravura con cui si destreggia quando ha il pallone fra i piedi –  Esordisce in campionato con la maglia dell’Alessandria diciottenne nella stagione 1923-‘24 e con i Grigi piemontesi vive la quasi totalità della sua carriera da calciatore. C

on 275 gare ufficiali disputate è ancora oggi il terzo calciatore più presente in maglia grigia dopo Antonio Colombo e il compagno di squadra Renato Cattaneo. Chiuse la carriera dopo una breve esperienza alla Sampierdarenese, nel 1934-‘35. Vanta un totale 35 gol con i Grigi.

Campionato 1932-’33, Avalle con i Grigi a Firenze (foto archivio www.museogrigio.it)

Convocato in alcune occasioni in Nazionale, non esordì mai in prima squadra, disputando comunque otto gare da titolare con la formazione cadetta; il debutto risale al 7 aprile 1929 in un’amichevole vinta per 4-1 contro la Grecia.

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