Al settimo tentativo, finalmente, si rompe il sortilegio ed i Grigi portano a casa i tre punti. Risultato estremamente importante per la classifica e il morale dell’Alessandria, anche se a livello di prestazione è stato fatto un passo indietro. Passi avanti si sono registrati invece nella tenuta mentale: sono stati ridotti al minimo quegli errori che nelle partite precedenti sono costati gol, punti e sconfitte e per la prima volta nella stagione la porta alessandrina è arrivata al 90’ inviolata, anche con l’aiuto di Pisseri che ha fatto interamente, come sempre, il proprio dovere di guardiano. Segnali positivi arrivano da alcuni giocatori indietro nella preparazione come Marconi; splendido il rendimento della panchina che, in particolare con l’ingresso di Beghetto e Milanese, ha rivoltato la partita mostrando una squadra aggressiva, reattiva e concentrata che alla fine ha meritato il successo. La rete è venuta sugli sviluppi di un calcio d’angolo ed è stata segnata da Di Gennaro che ha moralmente riscattato le prestazioni negative del recente passato. Ora la sosta del campionato permetterà di raffinare la preparazione in vista del doppio match con Como e Crotone, altrettanto importanti come quello appena trascorso. Dopo un primo tempo in cui non è successo assolutamente nulla, nella ripresa il Cosenza (che nel corso della gara ha perso due uomini per infortunio, compreso il portiere) è partito più deciso; i cambi chiamati da Longo hanno poi mutato l’inerzia della partita e portato alla rete decisiva. Così 46 anni, 3 mesi e 10 giorni dopo, l’Alessandria ha vinto una partita in Serie B e l’ha vinta il giorno in cui si celebravano i cento anni del “Quadrilatero Piemontese” sfoggiando sulla maglia anche gli stemmi di Casale, Novara e Pro Vercelli. In più anche Prestia ha raggiunto un traguardo importante: le 100 presenze in Maglia Grigia. Giusto per non essere scaramantici: troviamo qualche altro avvenimento per le prossime 31 partite?

Sergio Giovanelli