
Gino Corioni è stato presidente del Brescia per 22 anni acquistando la società nel 1992 e lasciandola al termine della stagione 2014. Sotto la sua guida – come racconta “Il Nobile Calcio” – sono passati dalle Rondinelle giocatori del calibro di Hagi, Baggio, Guardiola e tecnici come Lucescu, Mazzone e De Biasi. Roberto Baggio era arrivato a Brescia nel 2000 quando era senza squadra. Ha vissuto una seconda giovinezza.

Fine anni Ottanta, Euro ’88, anni Novanta, Italia ’90, Serie A, Euro ’92, Serie B, Romania. Ciò potrebbe sembrare un quiz, un indovinello o un cruciverba, ma un significato invece ce l’ha. Lucescu, Sabau, Lupu, Raducioiu, Hagi. Cinque nomi, cinque storie sportive differenti, cinque ruoli diversi, due comuni denominatori: il Brescia e la Romania. Ioan Ovidiu Sabau è l’equilibratore del centrocampo che Lucescu sceglie per il suo Brescia non appena prende posto sulla panchina delle Rondinelle.

Gheorghe Hagi, il “Maradona dei Carpazi”. Se porti un soprannome così, che c’è ben poco da dire sul suo conto. Talento cristallino del calcio rumeno, punta di diamante della nazionale e della Steaua, arrivò a Brescia dal Real Madrid. Dopo la prima stagione culminata con la retrocessione in B, l’anno seguente riportò in A i lombardi, prima di guidare la Romania fino ai quarti nel Mondiale americano, per poi passare al Barcellona a fine estate. Piccola parentesi: immaginate cosa fosse in quegli anni la Serie A, se un calciatore straniero più che quotato, accettava ben volentieri di passare da squadre quali Barcellona, Real Madrid, Bayern, Manchester, alle cosiddette provinciali di casa nostra.
Mario Bocchio