La domanda sorge spontanea dopo il pareggio con una rete per parte dei grigi contro l’Arquatese.
Il bicchiere mezzo pieno è sicuramente la compattezza della squadra e lo spirito di sacrificio fisico e soprattutto psicologico dopo l’avvicendamento del mister e del proprio staff tecnico (non dimentichiamo che abbiamo a che fare non con professionisti del pallone ma persone che ogni mattina si devono alzare presto per guadagnarsi la pagnotta sul lavoro o nello studio); quello mezzo vuoto è certamente il fatto che l’avere disputato un tempo in superiorità numerica e non avere portato a casa i tre punti lascia molto amaro in bocca.
C’è da recriminare, sicuramente, perché in due episodi l’urlo è stato strozzato in gola per rigori non concessi oppure con quel pallone che continuava a danzare davanti alla porta trovando sempre la deviazione che lo portava lontano. Anche questo fa parte del gioco, così ne è uscito un pareggio che ricompatta la classifica in vista degli altri match d’alta classifica che attendono i Grigi, primo fra tutti la trasferta in casa dello Spartak San Damiano di domenica prossima.
Non nasconde mister Alberto Merlo la delusione per il risultato ma anche l’impegno dei ragazzi; il campionato ricomincia proprio ora, con l’assestamento delle rose al mercato autunnale.
Contro l’Arquatese Merlo ha proposto un 4-4-2 molto semplice ma al tempo stesso efficace per arginare la bontà offensiva ospite se non fosse che proprio un errore del numero uno mandrogno abbia regalato su di un piatto d’argento il vantaggio all’ex grigio Oussama M’Hamsi (19’).
E’ stato Andrea Massaro, 3 minuti dopo la mezzora, a riportare in parità le sorti del match trasformando un rigore concesso per mani in area arquatese.
Se lo meritava questo “giovincello” (al terzo centro stagionale) per l’impegno profuso. Sarebbe venuto giù il Mocca se fosse entrato in rete il suo colpo di tacco invece finito sul palo e poi sul fondo, come pure una girata strappa applausi bloccata dall’estremo ospite.
Poi, nella ripresa, dopo l’espulsione di Kolaj al 10’, quasi un monologo grigio ma la palla non è entrata complice, come detto, anche le decisioni del direttore di gara su due episodi alquanto dubbi.
Agli archivi passa l’1 a 1 finale e la classifica che si è ricompattata ulteriormente in vetta.
Ci sarà sicuramente ancora molto da scrivere sia a livello tecnico che dirigenziale.
Il Presidente, Rocco Dinisi è stato chiaro: l’obiettivo primario è riportare i Grigi tra i professionisti. Un segnale forte per tutto l’ambiente. E se lo dice uno di poche parole e tanti fatti come Dinisi c’è da crederci.
Mauro Bavastri
foto di Matteo Serra