
Avrebbe potuto essere il classico pareggio da derby, ma così non è stato. Dopo un primo tempo ricco di emozioni ma anche con squadre lunghe e dispendiose di energie, la seconda frazione di gioco, pur regalando ancora opportunità da gol, lasciava presagire il pari finale.Ma in pieno recupero ecco la beffa, anche se grande merito è della formazione del Novara che ci ha creduto fino in fondo confezionando una rete di ottima fattura: discesa sulla destra di Cisco, velo di Gonzalez e Firenze pronto a ribadire in rete. Una doccia fredda che lascia spazio a recriminazioni, dubbi e sicuramente critiche. Ma quelle ci stanno dopo una sconfitta del genere.

Raccontare il derby tra Alessandria e Novara ci riporta alla storia del Quadrilatero, una storia fatta di campioni e grandi confronti da 106 anni. Il Piemonte del pallone non si era mai trovato ad affrontare un calcio atipico come quello legato al Covid ed eccoci in un clima surreale con di fronte due squadre cariche al punto giusto e chiamate ad una prestazione importante seppur senza l’ingrediente più importante del derby, fatto di agonismo e sani sfottò: il pubblico. In campo, dal primo minuto, tre dei cinque ex del match: Cosenza, Castellano ed Eusepi nell’Alessandria, con il bomber grigio che esordisce in campionato proprio contro la sua ex squadra.

In panchina, al fischio iniziale, Casarini mentre Gonzales, tra gli azzurri, parte pure lui dalla panca. Inizio intenso con un’occasione per parte: palo novarese di Zigoni; esterno della rete, dalla parte opposta, con la punizione di Suljic che si perde a lato d’un soffio dando l’impressione del gol. Gol che arriva puntuale all’ 11’ con il Novara che sfrutta al meglio un’azione offensiva sul lato sinistro del proprio attacco. Autore Buzzegoli che riceve a centro area ed è cinico nel trovare con un perfetto rasoterra l’angolo lontano alla destra dell’estremo grigio Crisanto.Un bel derby, maschio e giocato a viso aperto con continui capovolgimenti di fronte. Proprio su uno di questi arriva il pareggio grigio: discesa sulla destra di Parodi, assist per Chiarello con immediato traversone a cercare Eusepi che calcia a botta sicura dal limite. Scomposto Schiavi intercetta con un braccio ed è rigore decretato dal signor Feliciani. Dagli undici metri Eusepi non sbaglia e riporta in parità il match al 24’.Il peso dei tre punti si sente, eccome.

Si gioca su di un sottile filo di equilibrio come sul filo del fuorigioco Chiarello insacca il vantaggio dell’Alessandria vanificato dalla bandierina alzata dell’assistente sotto la tribuna. E la tribuna, seppur solo con gli addetti ai lavori, s’infiamma con le ovvie opinioni contrastanti, come d’altronde sul terreno verde. Il “pepe” del derby.Il finale di tempo è per I Grigi, vicini al gol su di un traversone dalla sinistra di Celia sul quale sia Prestia che Chiarello non arrivano.Si riparte con lo stesso agonismo della prima frazione di gioco. Una decina di minuti ed entra l’ex Gonzalez che vanifica un buon pallone calciando debolmente per la parata di Crisanto.
Poi è solo Alessandria con quattro occasioni consecutive terminate sul fondo, autori Celia, Castellano (due volte) e Chiarello.Ma non bisogna abbassare la guardia perché il Novara in ripartenza è pericolosissimo. Fase di stanca della partita. Gregucci rinforza l’attacco con l’inserimento di Arrighini al fianco di Eusepi e Corazza, fuori Chiarello che comunque aveva fatto bene fino ad allora.

Mister alessandrino che chiede maggiore lucidità nell’impostazione della manovra. Poi l’episodio finale che chiude il match a favore del Novara.
Una doccia fredda sulla quale lavorare consci del potenziale tecnico della squadra intorno alla quale fare prontamente quadrato.
Mauro Bavastri