Il ritorno di Bocalon, uno come Peter Pan. Ha segnato ai grandi per far gioire i piccoli

mercoledì, 03 Agosto 2016

Bocalon Teramo

 

Chissà, in cuor suo, cos’ha provato Riccardo Bocalon domenica pomeriggio al Moccagatta quando ha segnato il gol del successo dell’Alessandria in TimCup.

Già. Sicuramente avrà ripensato a quella notte magica di La Spezia, dove ha cambiato le sorti di una partita, in fondo anche di una stagione. Forse di un’intera carriera. 1200 secondi: tanto era bastato all’attaccante originario di Venezia. Rabbia, ferocia, un istinto naturale per il gol. Aveva finito per prendere per mano l’Alessandria, portandola alla semifinale di Coppa Italia. Trascinandola tra le prime quattro d’Italia a distanza di 80 anni (1936). E domenica il Mocca glielo ha ricordato con l’ormai virale coro: “Din don din don din don… “Intervengo da La Spezia, ha segnato Bocalon”

Anche questa volta, la sua è stata una rete pesante.

“L’importante è essere sempre là davanti, anche adesso che, magari, le gambe sono ancora un pochino pesanti. Per un attaccante come me, conta molto farsi trovare nella posizione giusta per segnare – ha raccontato dopo il successo contro il Teramo La mia posizione ideale è quella di rimanere molto vicino alla linea del fuorigioco. A volte, come in questo preciso momento della preparazione quando le gambe non mulinano come vorrei, può capitare che finisca in offside, ma, ripeto, questa è la posizione che prediligo”.

Bocalon Teramo (1)

La squadra sta cercando apprendere al meglio il nuovo modulo voluto da Mister Braglia, il 4-4-2: “Giocando a due in avanti, e per come sono io, mi permette di valorizzare le mie caratteristiche. Anche se l’anno scorso, giocando a tre, ho realizzato diciassette gol”.

Domenica la favola della provinciale terribile che brilla nelle notti di Coppa, potrebbe continuare. In una nuova versione. L’appuntamento è al Curi di Perugia.

Bocalon Teramo (2)

Le coincidenze potrebbero esistere. Le loro reiterazioni lasciare presupporre che Bocalon abbia un muovo appuntamento con la storia cominciato ben prima della notte di La Spezia. Riavvolgiamo il nastro, con precisione al 9 maggio 2010. Riccardo è un attaccante di belle speranze che ha da poco compiuto ventun anni. Gioca nel Portogruaro (provincia di Venezia): sogna la serie A, ma nel frattempo con una squadra di belle speranze e poche ambizioni si prende a sorpresa la serie B. Con una rete all’ottantanovesimo minuto. Lui, l’unico veneziano in campo mandò all’inferno il Verona. Per i granata rimane la vetta più alta nella storia. Per l’attaccante , oggi in maglia grigia, la prima favola.

Mario Bocchio

Le fotografie sono tratte dal profilo Fb dell’Alessandria Calcio e sono di Tony Frisina.

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