Addirittura un arbitro “mondiale” per l’Alessandria contro la Roma

venerdì, 10 Ottobre 2014

GrigiRoma

In serie A Alessandria e Roma si sono affrontate 26 volte; 8 sono i successi dei Grigi, 13 quelli del club giallorosso e 5 i pareggi. 31 gol è il bottino complessivo dei piemontesi, 44 quello dei capitolini.

Tutte le partite

http://www.youtube.com/watch?v=TGGazsvF_VY

06/10/1929 Alessandria-Roma 3-1
23/02/1930 Roma-Alessandria 1-1
05/10/1930 Roma-Alessandria 2-0
15/02/1931 Alessandria-Roma 0-2
11/10/1931 Alessandria-Roma 0-1
28/02/1932 Roma-Alessandria 1-2
22/01/1933 Roma-Alessandria 1-0
11/06/1933 Alessandria-Roma 2-2
24/12/1933 Roma-Alessandria 5-1
29/04/1934 Alessandria-Roma 1-1
06/01/1935 Alessandria-Roma 1-6
05/05/1935 Roma-Alessandria 3-0
05/01/1936 Alessandria-Roma 1-0
03/05/1936 Roma-Alessandria 3-1
04/10/1936 Roma-Alessandria 1-0
07/02/1937 Alessandria-Roma 5-3
02/02/1947 Alessandria-Roma 1-0
06/07/1947 Roma-Alessandria 0-2
01/01/1948 Alessandria-Roma 4-0
27/05/1948 Roma-Alessandria 4-1
22/12/1957 Alessandria-Roma 1-3
04/05/1958 Roma-Alessandria 2-1
04/01/1959 Roma-Alessandria 0-2
24/05/1959 Alessandria-Roma 1-1
06/12/1959 Alessandria-Roma 0-0
17/04/1960 Roma-Alessandria 1-0

GrigiRoma-1

Il primo scontro diretto risale al 6 ottobre 1929 e vide l’Orso “sbranare” la Roma grazie ad un perentorio 3-1, con i gol di Alessio, Avalle e Ferrari, mentre per gli ospiti il centro porta la firma di Volk.
Questo incontro, oltre che per il successo mandrogno, è passato alla storia perché segna il debutto ufficiale dello storico stadio alessandrino, che allora si chiamava “Littorio”. Venne successivamente intitolato, nel 1946, al sindaco di Alessandria e presidente della società Giuseppe Moccagatta. In precedenza gli incontri venivano disputati o sul campo di piazza d’Armi Vecchia, l’attuale piazza Matteotti (dal 1912 al 1915) o sul campo sportivo Militare all’estremo lato nord della piazza d’Armi Nuova, attuale Campo dell’aviazione (1918-1919) o (dal 1919 al 1929) al campo degli Orti fra le vie Vinzaglio, Donizzetti, Poligonia e viale Milite Ignoto, che venne soprannominato “il pollaio”.
In quel lontano torneo 1929-’30, l’Alessandria, terminato il girone d’andata ad un passo dal titolo di campione d’inverno, concluse al sesto posto, miglior risultato di sempre, eguagliato nel 1931-‘32 (allenatore Karl Stürmer), stagione del record di punti in serie A, 38 con la vittoria che valeva 2 punti.

GrigiRoma-3

Proprio il 28 febbraio 1932 i Grigi violarono il terreno di Testaccio per 2-1, grazie alla doppietta di Marchina, mentre la Roma trafisse la nostra col grande Fulvio Bernardini.
Tra i successi più eclatanti dei mandrogni ci sono il 5-3 casalingo del 7 febbraio 1937 (Casalino, Vecchi, Croce e Turino per i Grigi, doppietta di Subinaghi e D’Alberto per la Roma) e il 4-0 del 1 gennaio 1948 al “Moccagatta” con addirittura una quaterna realizzata da un inarrestabile Carlo Stradella.
Tra le sconfitte più brucianti ci sono il 5-1 rimediato alla vigilia di Natale del 1933 (2 reti di Costantino, poi Tomasi, Scopelli e l’ex Elvio Banchero, mentre per i ragazzi di Amilcare Savojardo e Franz Hänsel il gol porta la firma di Riccardi) e il 6-1 in riva al Tanaro il 6 gennaio 1935: l’onda dei giallorossi fu confezionata dalla tripletta di Guaita e dalle realizzazioni di Costantino, Scopelli e Frisoni II su rigore; per i Grigi il tabellino riportò il nominativo di Gastaldi, che al 20’ pareggiò temporaneamente.

GrigiRoma-5

L’ultima sfida tra Alessandria e Roma è datata 17 aprile 1960: nella capitale si imposero i giallorossi per 1-0 (Pestrin).
Vanno però ricordate anche le due partite del campionato 1958-’59. All’andata, all’allora Stadio dei Centomila, poi Olimpico, il match dopo i 90’ regolamentari si concluse sul punteggio di 1-1 (al vantaggio piemontese di Filini rispose il brasiliano naturalizzato italiano Dino da Costa). Il giudice sportivo però assegnò la vittoria a tavolino 0-2 all’Alessandria per l’invasione di campo di un tifoso romanista.GrigiRoma-4
Al ritorno, il 24 maggio 1959, la tensione tra le due squadre era evidentemente alle stelle e la Federazione decise di designare un arbitro straniero, il francese Maurice Guigue di Arles, un fischietto molto quotato, visto che diresse la a finale del campionato del mondo 1958 tra Brasile e Svezia.

Il match del Moccagatta terminò ancora 1-1: vantaggio della Roma con lo svedese Arne Selmosson e pareggio dell’oriundo Juan Carlo Tacchi.
Alessandria e Roma hanno anche intrecciato le loro storie non solo per le gare che hanno disputato, ma per le storie personali dei giocatori.
Elvio Banchero, uno dei più grandi prodotti della scuola alessandrina, restò a Genova fino al 1932, quando passò alla Roma. Tra i giallorossi, nonostante le buone premesse, non trovò però abbastanza spazio; dopo due stagioni al Bari ritornò ad Alessandria per il campionato 1936-’37.
Renato Cattaneo trascorse la maggior parte della sua carriera nella squadra della sua città natale, l’Alessandria: dopo alcuni anni di gavetta, esordì in prima squadra nel 1923, sotto la guida dell’allenatore Carlo Carcano. In maglia grigia passò dodici stagioni tra il campionato 1923-‘24 e il 1934-‘35, mettendo a segno 128 reti.

GrigiRoma-2Avendo realizzato 67 gol tra il 1929 ed il 1935, è a tutt’oggi il maggior cannoniere della squadra piemontese nella serie A a girone unico. Trentaduenne, passò alla Roma e nelle due stagioni seguenti collezionò 37 presenze e 6 reti, mancando nuovamente la vittoria del campionato nella stagione 1935-’36, proprio come avvenne in riva al Tanaro in occasione del torneo 1927-‘28: in quella stagione due suoi gol decretarono le vittorie nei derby d’andata e ritorno contro la Lazio. Il 3 maggio 1936 realizzò un gol proprio alla sua Alessandria nel match che la Roma vinse per 3-1.4. Roma (1969-70)
Aldo Nardi venne soprannominato “l’indomabile”. Romano, iniziò la carriera calcistica proprio nei Boys della Roma per poi esordire in A, sempre con i giallorossi, nel gennaio del 1949 a Trieste a soli 17 anni. Pur facendo parte della “rosa” dei titolari per altri due anni, restò sempre relegato tra le riserve.
La veloce ascesa di Egidio Morbello fu coronata dall’ingaggio da parte della Roma, con cui esordì in A nella stagione 1957-‘58 senza trovare spazio tra i titolari. Fu poi ceduto alla Spal.
Infine ci sembra giusto fare un accenno anche al portiere Adriano Zanier. Nell’estate 1969 si trasferì alla Casertana, approdando nel mese di novembre alla Roma di Helenio Herrera come riserva di Alberto Ginulfi. L’anno successivo tornò alla Casertana, in serie B, per poi passare tre stagioni all’Udinese, in serie C, dal 1972 al 1975.

Mario Bocchio

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