
Dodici gol in dodici partite: questa è la stratosferica media-reti che Modou Diop mantiene dimostrandosi giocatore extra-categoria. L’attaccante è letale: ogni palla giocata in area di rigore è potenzialmente diretta in fondo al sacco. Se poi Piana fosse un pochino più fortunato – il palo e il tiro respinto che ha propiziato il tap-in di Diop gridano vendetta al cielo – i grigi in ogni partita partirebbero da 1 e mezzo a zero.
L’Alessandria ha giocato una partita pressoché perfetta sia tatticamente che agonisticamente facendo sembrare facile il confronto con una formazione che facile non è anche se naviga in posizione di classifica non degna della sua qualità.
Con il rientro di Colla è certamente migliorata la gestione degli Under e il rendimento dei vari reparti appare di livello superiore; ottime le prestazioni dei singoli giocatori che sono sempre sul pezzo e stanno dimenticando i black-out che spesso comparivano in alcune fasi della partita.
Da vedere – consigliamo gli highlights di Museo Grigio – l’azione che ha portato al gol del 2-0: lancio “riveriano” di Cirio da 40 metri per Morganti che ha gestito il pallone e trafitto il portiere chierese.
Infine la classifica: grazie al Cherasco che ha bloccato sull’1-1 il Vanchiglia, il margine sulla seconda è salito a 5 punti che resteranno tali anche se il Cuneo, fermato dalla neve, dovesse battere l’Acqui nel recupero.
Quindi tanto di cappello all’Alessandria che da oggi indossa il “Borsalino” portandone il nome sulla maglia.
L’immagine disegnata da Carlin Bergoglio novantasette anni fa si è finalmente realizzata.
Sergio Giovanelli
Foto Paolo Baratto – Hurrà Grigi

Gli highlights dell’incontro
