
La dinastia calcistica dei Maldera è passata alla storia, alla leggenda.
Dopo Aldo nel 2012 e Luigi nel 2021 oggi, 4 novembre 2025, anche Attilio, classe 1949, ci ha lasciato.
Cresciuto come i fratelli nel vivaio del Milan, Maldera II (come si distinguevano i fratelli a quei tempi), non ha mai giocato nella prima squadra rossonera.
Terzino di fascia, ma in grado di disimpegnarsi in tutti i ruoli difensivi, Attilio, completata la trafila giovanile venne ceduto al Cesena dove giocò due stagioni con complessive 22 partite in Serie B.
A ventidue anni arrivò all’Alessandria dove divenne immediatamente titolare della maglia n.2.
In cinque stagioni attraversò l’epoca migliore degli anni ’70 per i Grigi che conquistarono la prima Coppa Italia semiprofessionisti del 1973 e la promozione in B la stagione successiva.
Visse in Grigio anche l’annata tra i cadetti, compreso lo sfortunato spareggio di San Siro – ironicamente l’unica partita nello stadio teatro delle gesta dei fratelli -. A ottobre dell’anno successivo passò al Bari e con i galletti rivinse il campionato di serie C, tornando a giocare in B.
Dopo la carriera agonistica allenò per qualche tempo le squadre giovanili per poi diventare insegnante alla scuola allenatori.
Con i Grigi giocò in totale 158 partite delle quali 138 in campionato. Questi numeri collocano Maldera al 36° posto nella classifica di tutti i tempi delle presenze nell’Alessandria e al 38° per quelle in campionato.
Ad Alessandria lo abbiamo rivisto il 25 aprile 2018 in occasione di Alessandria-Viterbese, finale di Coppa Italia quando i giocatori del 1973 alzarono simbolicamente il trofeo non consegnato a Roma a causa dei tafferugli innescati dai tifosi avellinesi.
Sergio Giovanelli
La scheda di Attilio Maldera https://www.museogrigio.it/calciatori_dett.php?id=127
Foto Museo Grigio

Al “Moccagatta” per rivivere le emozioni della Coppa Italia mai alzata: Antonio Colombo, Roberto Salvadori, Bruno Mayer, Attilio Maldera, Ezio Paparelli
