Ora che succede?

domenica, 20 Marzo 2022

Tifosi dei Grigi allo stadio “Libero Liberati” di Terni (foto © LaPresse)

Terza sconfitta consecutiva con lo stesso punteggio pesante che incide solo sulla differenza-reti (adesso i Grigi sono a -2 nei confronti del Cosenza). Bisogna dire che, ancora una volta, la squadra ha fatto quello che ha potuto in condizioni decisamente contrarie.

Come ha rivelato Moreno Longo nella conferenza stampa post-partita metà squadra in settimana si è presa l’influenza e le improvvise assenze di Di Gennaro, Gori e Fabbrini si giustificano con lo stato febbrile indotto dalla malattia stagionale. Non si tratta di Covid, sono tutti negativi, ma di banale influenza. Gli stessi Pisseri (secondo Longo fuori per scelta tecnica), Palombi, Prestia e Ba erano febbricitanti.

La rosa dell’Alessandria non è quella del Milan di Capello che – fuori Boban e Weah – poteva schierare Savicevic e Papin; ovvio che quando ti ritrovi con diciassette uomini di movimento tra cui un ragazzo della Primavera ed un reduce da infortunio le tue scelte tecniche sono obbligate e puoi contare su ben poche possibilità di ricambio.

Se a tutto questo si aggiunge un difensore che inventa uno spettacolare gol da 30 metri (Celli ha scelto proprio oggi per segnare dopo due anni e mezzo di attesa!) e la mala sorte che fa sì che le tue azioni da rete si infrangano su ribattute casuali o interventi miracolosi del portiere si ha un quadro chiaro della situazione.

Ora che succede? Arriva la tanto agognata pausa che interrompe questa folle sequenza di partite (quella di ieri era la quinta da inizio marzo). Ancora sette giornate da giocare con quattro gare in casa in pratica contro avversarie dirette (Spal, Pordenone, Reggina e Vicenza) e tre trasferte (Cremona, Cittadella e Parma) con, si spera, un po’ di giocatori recuperati e riposati per un rush finale da correre in apnea.

Sergio Giovanelli

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