L’identikit di Barillà e Airaudo

venerdì, 25 Febbraio 2022

Antonino Barillà nella Reggina

Ariaudo e Barillà sono i nuovi acquisti dei Grigi provenienti dalle liste degli svincolati.

Il trentatreenne Barillà, centrocampista reggino, vanta una lunga carriera nei ranghi della sua squadra del cuore. Cresciuto nel settore giovanile è stato lanciato, diciottenne, da Walter Mazzarri, allora mister della squadra dello stretto. Era l’anno della miracolosa e meritata salvezza conquistata malgrado gli 11 punti di penalizzazione in classifica.

La sua storia con gli amaranto è durata fino al 2014 con due rapidi passaggi intermedi a Ravenna e Sampdoria. Poi Trapani, Parma e un anno e mezzo al Monza, prima della rescissione consensuale di fine gennaio e l’approdo all’Alessandria

Antonino Barillà, per tutti Nino, è un centrocampista duttile in grado di giocare da interno e trequartista ma sa cavarsela anche in posizione di esterno; in carriera è sceso in campo in 434 partite delle quali 95 in Serie A e ben 306 in B, a cui occorre aggiungere le 4 dei playoff 2016 giocati con la maglia del Trapani.

Lorenzo Airaudo nel Frosinone

Lorenzo Ariaudo, trentaduenne difensore centrale, è un prodotto del vivaio juventino. Con la maglia bianconera ha vinto il Torneo di Viareggio ed esordito in Serie A da titolare nel gennaio 2009 a Roma contro la Lazio. Nell’agosto precedente il mister juventino Ranieri lo aveva messo in campo negli ultimi minuti del preliminare di Champions League con il Petrzalka Bratislava.

Dal gennaio 2010 al gennaio 2014 si trasferisce in Sardegna al Cagliari prima di passare al Sassuolo. Un rapido passaggio all’Empoli e poi cinque stagioni al Frosinone dove incrocia Moreno Longo. Con il suo nuovo allenatore ottiene la promozione in Serie A da protagonista, titolare fisso della squadra. Non ha potuto giocare quei trionfali playoff a causa di una frattura.

114 presenze in Serie A e 125 in B rappresentano il biglietto da visita di questo giocatore.

Dalla fine della passata stagione Ariaudo era svincolato: “Aspetto l’occasione giusta” ha detto in una recente intervista. L’occasione, evidentemente, si è incarnata in Longo e nell’Alessandria.

Sergio Giovanelli

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