Alessandria-Pro Patria: gli ex Romairone e Mora

venerdì, 06 Novembre 2015

Romairone Romairone in maglia grigia: portentoso stacco di testa.

 

Le cronache nazionali incominciarono ad occuparsi di lui in maniera approfondita soprattutto nella stagione 1992-’93, quando nella Massese insieme a Roberto Murgita formò una delle migliori coppie d’attacco della serie C.
Stiamo parlando di Giancarlo Romairone, classe 1970, una spessa carriera da attaccante, condizionata dal cuore, cioè dal sentimento.
Cresciuto nelle giovanili del Genoa, quando in casa del Grifone incominciava ad affermarsi il verbo del professor Franco Scoglio, Romairone dopo la Massese si trovò ad indossare la maglia della Fidelis Andria in B, un ghiotto trampolino di lancio.

Romairone Fidelis Andria Sulle figurine Panini con la Fidelis Andria.

 

Fu allora, nell’ ottobre del 1994, che scoccò la scintilla dell’amore per la maglia grigia.
“L’Alessandria è l’Alessandria, uno di quei club che riescono a dare significato ad una carriera intera. Non esitai ad accettare il declassamento di categoria e non mi sono mai pentito di quella decisione. Poche settimane dopo il mio arrivo ci fu l’alluvione, che sommerse anche lo stadio ‘Moccagatta’. Rimanemmo senza materiale tecnico e sportivo e dovemmo andare a giocare le partite casalinghe a Tortona e Casale”.
Pur con qualche difficoltà, grazie anche alla vena realizzativa di Romairone (13 gol), sfruttando il fattore campo con il ritorno a tempo di record al “Mocca”, il trainer Gianfranco Motta riuscì nell’impresa di conquistare la salvezza in C1 proprio all’ultima giornata, con il pareggio 3-3 di Fiorenzuola.
“Io feci una doppietta e pensare a quella partita mi mette ancora adesso un fremito in corpo”.
Modena, Ternana, Spal e Acireale e poi per Romairone ecco la sua Alessandria 2.0. L’annata 1988-’89 fu mediocre, nei risultati e nei numeri con la squadra sempre lontanissima dalla classifica che conta. Romairone fu autore di undici gol, quasi un terzo del totale delle reti segnate da tutta la squadra.

Stagione 1999-2000L’Alessandria nella stagione 1999-2000.

 

– Nel torneo successivo l’apoteosi, la promozione in C1.

“Rimanemmo nella scia dello Spezia fino a metà stagione, poi perdemmo via via terreno, arrivando un po’ stanchi ai playoff col Meda che venne superato con un doppio pareggio e un po’ di apprensione. Poi ci fu la finale di Reggio Emilia col Prato e lì si consumò una rivincita attesa da ben quindici anni. Sono felice ed orgoglioso di aver fatto parte di quel gruppo fantastico”.
Lanciano, tre campionati alla Pro Patria, il Savona e le scarpette bullonate appese al chiodo dopo 13 partite giocate (e un gol realizzato) con il Prato nel 2006.
Quindi la carriera come direttore sportivo, l’ultimo impegno pochi mesi fa a La Spezia, oggi l’attesa per una nuova collocazione. Ma quando la nostalgia si fa più acuta, Romairone si ritaglia sempre il tempo per fare una capatina ad Alessandria.
“I Grigi non li posso più scordare, in città ho ancora tanti amici. Un giocatore a cui mi sento più legato? A tutti, perché mi piace sottolineare che la forza delle Alessandrie in cui ho militato è sempre stato il gruppo, coeso e deciso a lottare sino alla fine”.

– Chi vincerà tra Alessandria e Pro Patria?

“I Tigrotti sono stati l’altra squadra nobile che ha impreziosito la mia carriera. E proprio a Busto Arsizio ho messo a segno il mio centesimo gol in carriera, costituita da un totale di 427 presenze in gare di campionato e 106 gol. Sono poi stato finalista della Coppa Italia di C, ma l’Alessandria rimane quel primo amore che non lo si scorda mai. La Pro Patria viene da stagioni travagliatissime e sta vivendo un momento veramente difficile, per cui sulla carta la partita non dovrebbe avere storia. I Grigi – a mio avviso -, hanno intrapreso una pianificazione altamente professionale che non potrà non concludersi con il ritorno nel calcio che conta. Ne sono certo e il pubblico, che è unico nel senso che è molto esigente e intenditore per aver sostenuto giocatori che hanno fatto la storia di questo sport, deve essere fiducioso”.
Parola di un vecchio e saggio bomber, Giancarlo Romairone. Uno di quei calciatori che rimane saldo sul crinale che divide il calcio a misura d’uomo da quello dominato dai troppi interessi economici di oggi.

Romairone SpeziaRomairone nelle vesti di direttore sportivo a La Spezia.

 

Il centrocampista Luca Mora, di Parma, nato nel 1988, con la Pro Patria è diventato un calciatore professionista.
“Mi prelevarono dai Crociati Noceto, era la stagione 2011-’12. Il nostro ruolino di marcia fu ottimo, però pagammo una penalizzazione record di 13 punti senza la quale saremmo stati a lungo al comando della classifica. Questa penalizzazione venne poi diminuita di due punti. Durante tutta la stagione continuammo l’inseguimento ai playoff: se è vero che, al netto del pesante fardello della penalizzazione saremmo stati promossi in Lega Pro Prima Divisione con due giornate di anticipo, alla fine della stagione ci dovemmo accontentare del settimo posto”.

Luca Mora Pro PatriaMora con la maglia della Pro Patria.

 

L’Alessandria è venuta subito dopo, tre campionati: l’approdo in Lega Pro (la C unica) e anche per Mora la delusione per come è andata a finire lo scorso mese di maggio.

Alessandria-Real-Vicenza-2-0-02-02-014.-Luca-MoraIn grigio al “Moccagatta”.

 

“Abbiamo concluso il girone di andata al primo posto, una posizione inaspettata a inizio campionato. Si sono dette tante cose, a mio avviso quasi tutte prive di realismo. È vero che quando si infortunò Taddei la squadra iniziò a perdere lucidità e dopo il pareggio in casa con l’Albinoleffe iniziammo un declino, inimmaginabile fino a pochi giorni prima. Capisco la delusione, ma certe ipotesi sono fantascientifiche, come si fa a dire che la presidenza non voleva salire in B? Abbiamo ceduto e ci prendiamo le nostre colpe. Punto e basta!”.

– Oggi sei un giocatore della Spal. Sei rammaricato per la cessione?

“No, assolutamente. Alessandria è stata importante, ma la Spal mi ha cercato e insieme abbiamo progettato un cammino insieme”.

Mora gol al RendeMora esulta dopo aver segnato per la Spal contro il Rende. il suo gol è valso la vittoria per la storica squadra di Ferrara.

 

– Per chi farai il tifo tra Alessandria e Pro Patria?

“Per nessuno, per rispetto ad entrambe le squadre, importanti nel contesto della mia carriera”.

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