“Ciccio” Cosenza e il Lecce: dalla C alla serie A

martedì, 15 Febbraio 2022

“Ciccio” Cosenza e la festa per la promozione in serie A del Lecce

Francesco Ciccio Cosenza, in forza alla Pro Vercelli dove aveva ottenuto la storica promozione in serie B, nell’agosto del 2015, si svincolò dalla Bianche Casacche, si trasferì al Lecce, in Lega Pro. Con i salentini vince da protagonista il girone C di Serie C nella stagione 2017-‘18, collezionando 33 presenze e firmando 3 reti. È sempre in maglia giallorossa nel successivo campionato cadetto, concluso dal Lecce al secondo posto con la conseguente promozione in serie A. Il sorgere di incomprensioni con l’allenatore Fabio Liverani, ne limitò le apparizioni. Ecco quindi l’offerta dell’Alessandria, che lo riscatta a titolo definitivo, e in Maglia Grigia il difensore calabrese, in occasione della partita con la Pro Sesto nel 2020, indossando la fascia da capitano, raggiunge quota 400 partite da calciatore professionista.

Francesco “Ciccio” Cosenza nell’Alessandria,, mentre sta per segnare al Lecco. Quello ai lombardi rimane l’unico gol realizzato con i Grigi (foto © Mario Bocchio)

L’addio di Ciccio Cosenza al Lecce ed alla sua tifoseria venne affidato ad Instagram con alcune riflessioni sulla promozione in A. “Il mio stato d’animo è diverso. È diverso perché la mia è una storia diversa da tutti. Le sofferenze mie sono le stesse che ha provato la mia famiglia e qualche mio amico. Perché io non stacco mai. Il calcio è la mia vita e torna tutti i giorni con me a casa. La vittoria di oggi è merito di un gruppo di Eroi, un gruppo di uomini che ha emozionato grandi e piccini e che ha reso un popolo orgoglioso. Ma questa vittoria arriva da lontano. Da lontano perché tanta gente che oggi è orgogliosa di questa maglia lo era anche quando si giocava in campi di patate come quelli della serie C. Chilometri e chilometri fatti in pullman senza mai lamentarsi. Io non dimentico tutte le battaglie e tutte le sofferenze in quello spogliatoio. Solo quelle quattro mura sanno cosa abbiamo passato. Lo spogliatoio è sacro ed il mio non fare mai una polemica lo devo solo a quello. Al rispetto di quelle battaglie. Nello spogliatoio si costruisce e nello spogliatoio si distrugge. La differenza la fanno gli uomini che lo compongono. Io quest’anno non ho mai avuto l’opportunità di parlare e so che tanti aspettano il mio pensiero.

Cosenza con la famiglia ai tempi del Lecce

Ma ho solo pensieri positivi e di ringraziamento ora. Ma io non dimentico nessuno. Non dimentico colui che mi ha tenuto stretto qui a Lecce e non finirò mai di ringraziarlo. Lui sa. Regna il calabrese che è in me. È tutto ben saldo nel mio cuore e nella mia mente. L’importante è essere consapevoli che io non dimentico nessuno. Orgoglioso di aver indossato questa maglia. Orgoglioso di essere caduto con questa maglia. Orgoglioso di essermi rialzato con questa maglia. Orgoglioso di aver perso i playoff per ben 2 volte perché hanno reso la vittoria ancora più bella. Orgoglioso di aver indossato la fascia da capitano. Orgoglioso di aver alzato per ben due volte un fumogeno sotto la Curva assieme alla mia famiglia e aver lanciato un coro. Io so cosa significa. Orgoglioso di aver fatto parte di questa famiglia. Grazie a tutti!“. Come tutti sappiamo, Cosenza, dopo il mancato trasferimento al Taranto, è stato messo fuori rosa dall’Alessandria. Nella finestra invernale di mercato è stato ceduto a titolo definitivo al Piacenza.

Condividi