
Pisa-Alessandria si presenta quasi come se fosse una partitella in famiglia. Non come impegno o come valore agonistico del confronto, ma per le implicazioni dovute al fatto che ben otto giocatori e un allenatore hanno indossato il grigio-nerazzurro delle due maglie. Partendo da Luca D’Angelo, il mister che è stato più a lungo sulla panchina grigia nell’era Di Masi ed oggi è felicemente tecnico dei pisani. Andrea Beghetto e Simone Benedetti sono stati pisani per breve tempo prima di trasferirsi in riva al Tanaro. Eusepi (sul piede di partenza secondo radiomercato ma al momento in cui scriviamo ancora alessandrino), un campionato intero e due mezze stagioni a Pisa condite da una promozione e da una vittoria nei playoff bissata nel giugno scorso con l’Orso a conclusione del secondo torneo in Grigio.

Anche Frediani e Sini, che con l’Alessandria hanno raccolto molto poco per via di infortuni vari, sono stati a Pisa: entrambi in rosa nella stagione 2014-’15 disputando buona parte delle partite di quel campionato di Lega Pro. Altro ex nerazzurro è Palombi, la scorsa stagione titolare fisso della formazione toscana e appena giunto alla corte di Longo. Assieme a lui reggeva le sorti dell’attacco toscano Michele Marconi, giocatore che ad Alessandria non ha bisogno di presentazioni. Da quando ha lasciato il Tanaro per l’Arno l’attaccante maremmano ha raccolto una vittoria nei playoff di C e segnato 28 reti tra i cadetti.

Con il Pisa è tornato a giocare Di Quinzio, già idolo dell’Arena Garibaldi che al Moccagatta non ha avuto il rendimento che ci si aspettava rientrando a casa. Un grandissimo conflitto di interessi sportivo l’avrà la famiglia Arrighini: Andrea, attaccante dei Grigi è pisano e tutti i suoi sono notori supporter nerazzurri; il papà di Andrea è uno dei capi riconosciuti della tifoseria. Venerdì pomeriggio tiferanno Pisa o Andrea?
Sergio Giovanelli