
Gli inglesi la chiamano “comfort zone”, si tratta di una situazione conosciuta e familiare in cui ti senti a tuo agio. A volte non sei contento, ti lamenti anche però non riesci o non vuoi uscire da lì. Poi i casi della vita fanno il resto e all’improvviso ti ritrovi fuori dalla tua zona di comfort. Quella magica notte del 17 giugno un pallone ci ha catapultati in una realtà diversa, molto più avvincente ma anche più difficile. Siamo in Serie B per la prima volta dopo quasi cinquant’anni, la nostra comfort zone si chiamava Serie C e non ci piaceva per niente. Ora serve un cambio di mentalità, servono più sforzi ed impegno da parte di tutti, serve un cambio di marcia. Ho sempre pensato che in una realtà piccola come la nostra per avere successo si debba fare quadrato, ora penso che si debba essere addirittura granitici. Quell’Armata che riecheggia dalle vecchie canzoni della Gradinata Nord e che mai nessuno fermerà…

È giunto il momento di remare tutti dalla stessa parte senza se e senza ma. E anche se alcune decisioni non ci vedono pienamente d’accordo facciamo vedere che abbiamo il coraggio di sostenerle. Sì, proprio il coraggio. Pensiamo prima di ricrearci la nostra nuova comfort zone in Serie B, sicuramente sarà più bello di prima ma non sediamoci. Proviamo tutti insieme a raggiungere la Serie A, almeno nella mentalità. Quella sì che sarebbe una zona molto confortevole. Noi di Museo Grigio stiamo facendo sforzi notevoli dal punto di vista economico e delle ore sottratte al tempo libero per portare avanti tutte le iniziative che abbiamo in cantiere. Il supporto delle nuove e dei nuovi membri del team e di tanti sostenitori ci dà però un entusiasmo incredibile. Oltre al restyling del sito stiamo realizzando un libro e finalmente una mostra fisica! Faremo sicuramente molti errori, ma altrettanto sicuramente cercheremo di uscire dalla nostra comfort zone.
Emanuele Bellingeri