Alessandria, tre traverse ma non solo

domenica, 14 Febbraio 2021

Alessandria-Giana Ermio 0-0, capitan Alessandro Gazzi (foto © Matteo Serra)

Tre legni colpiti dai Grigi che gridano vendetta ancor ora. Se fosse per questo si potrebbe parlare solo di sfortuna, ma invece c’è dell’altro in Alessandria-Giana Erminio. C’è che la squadra di patron Luca Di Masi ha giocato dal 37’ del primo tempo in superiorità numerica. C’è che l’Alessandria ha avuto l’occasione del vantaggio su calcio di rigore ma Acerbis, portiere non certo più “di primo pelo” ha fatto valere l’esperienza su di un Corazza che il penalty lo ha calciato con troppa sufficienza… e così la frittata è fatta. Poteva essere un risultato rotondo contro un’avversaria sulla carta inferiore, ma come nelle scorse settimane è l’Alessandria a leccarsi le ferite e recriminare.

Finisce zero a zero. La squadra grigia racimola un misero pareggio, Mister Longo non ha più voce a fine partita e la classifica non può sempre aspettare i Grigi. L’Alessandria ha fatto la solita fatica a calarsi nella parte. Gioco prevedibile con il modulo di sempre, cui sono cambiati gli interpreti, in tutti i reparti, sia per infortunio che per squalifica cui si è aggiunto Bruccini per un risentimento in fase di rifinitura.

Avrebbero potuto essere le giocate individuali a fare la differenza contro una Giana da rispettare, ma da non temere, e che ha fatto la sua parte ergendo le classiche barricate (e non poteva essere diversamente) dopo essere rimasta in inferiorità numerica anche per sfortuna: una scivolata di Bonalumi in fase difensiva con Corazza lanciato a rete, messo giù in extremis e con inevitabile rosso diretto. Da quel momento è stato un assedio dei Grigi, una pressione cui solamente alcuni interpreti hanno messo la lucidità necessaria, altri un poco meno e le tre traverse a dire di no nell’ordine a Frediani, Eusepi e Di Gennaro. Poi il rigore, sul quale Corazza è andato con la voglia di scacciare i fantasmi, ed invece l’esperto Acerbis è stato bravo a leggere la situazione e chiudere l’angolo dove, per la verità senza troppa forza, il giocatore grigio aveva calciato la sfera. La disamina è questa. Con “i se ed i ma”, si è sempre detto non si va da nessuna parte. L’Alessandria va avanti di un punto, ma perdere con questa Giana – tanto di rispetto per i lombardi – era quasi impossibile (Pisseri è stato praticamente inoperoso) ma vede la testa della classifica scappargli via.

Le recriminazioni e la rabbia lasciano spazio allo sconforto, al tanto lavoro e al lungo campionato in ottica play-off che attende gli uomini di Longo. Mai mollare, si dice in casa grigia, ma la testa della classifica è ormai una chimera.

Il tabellino (clicca)

Mauro Bavastri

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