
Le voci di corridoio erano pressanti da settimane, numerose indiscrezioni lasciavano presagire un epilogo del genere. Eppure, nonostante tutto il tempo per metabolizzare un possibile addio, ieri nel giorno dell’ufficialità a titolo definitivo di Simone Corazza all’Alessandria i tifosi amaranto certamente non faranno i salti di gioia, anzi. Percorso identico per un giocatore non centrale nella scorsa stagione come l’attaccante, ma comunque importante nell’equilibrio della rosa: Matteo Rubin.
La Reggina lascia andare uno dei giocatori più incisivi ed entusiasmanti visti nella scorsa stagione, in un’annata che verrà ricordata per moltissimo tempo e che Corazza ha largamente contribuito a farla diventare storica. Indelebile la sua firma sulla promozione in Serie B, al Granillo rimarrà sempre il ricordo del gol all’ultimo minuto nel sentito derby contro il Catanzaro. Quel cross sul secondo palo di Bellomo, trasformato da pochi passi in oro da Corazza è l’emblema di un giocatore che ha saputo trovarsi nel posto giusto al momento giusto per tutto il campionato. L’Alessandria, mettendo sotto contratto per tre anni il calciatore, conclude uno dei migliori colpi dell’attuale Serie C, beneficiando delle prestazioni di un bomber di livello assoluto per la categoria. Corazza potrà fare certamente la differenza anche con i Grigi.

L’ ‘esperienza di Matteo Rubin è servita alla Reggina nella stagione della promozione in Serie B, ma adesso le strade si dividono. L’esterno sinistro, come detto, è stato ufficialmente ceduto all’Alessandria con la formula del prestito annuale. Notevole e di spessore il suo passato in Serie A, con ben sei stagioni disputate nel massimo campionato.
Nonostante ciò, dopo l’arrivo alla Reggina nella scorsa annata, Rubin non è mai riuscito a diventare un titolare inamovibile, dovendosi accontentare da un ruolo di comprimario. Le difficoltà in una tale situazione sono evidenti, eppure è qui che esce fuori il vero professionista. La sua attitudine al lavoro è stata riconosciuta da Mister Toscano che l’ha mandato in campo per 14 partite. Il classe ’87 ha ripagato la fiducia con un gol e un assist.