
L’Alessandria dice addio ai playoff e lo fa con un nodo in gola, perché se la legge del calcio era chiamata a dichiarare un vincitore (in questa circostanza passava il turno in caso di parità la squadra di casa, in quanto meglio classificata nella regular season) il campo ha dimostrato cheavrebbe dovuto essere proprio la squadra grigia ad accedere alla seconda fase nazionale. Così non è stato perché la differenza l’hanno fatta i particolari, le uniche due sbavature di una partita perfetta, preparata egregiamente da Mister Gregucci (che ha poi corretto in corsa una formazione ben impostata tatticamente) e con una preparazione alle spalle che ha visto i Grigi arrivare prima su tutti i palloni e viaggiare “a velocità doppia”.

Inevitabile puntare il dito sugli episodi in quanto il pareggio e relativa eliminazione sono conseguenza proprio delle uniche due occasioni letteralmente regalate agli avversari: il gol dell’ 1 a 0 emiliano frutto di una collettiva disattenzione difensiva (che comunque ci può stare nei novanta minuti di gioco) e il grave errore dell’estremo difensore grigio Valentini che ha letteralmente spianato la strada al passaggio del turno da parte del Carpi con i pareggio del 2 a 2.

Un errore incomprensibile, che si è fatto tale in una situazione di gioco relativamente semplice nella lettura per un estremo difensore della sua esperienza. Eppur non è stato così. Come è andata ormai lo sappiamo tutti. Sappiamo anche come l’intera squadra si sia dannata l’anima ad andare in gol e mantenere alto il baricentro del gioco conquistando due rigori (uno netto, l’altro forse con qualche dubbio) ma anche un terzo episodio in area carpigiana che avrebbe potuto riportare in vantaggio i Grigi con Eusepi letteralmente tirato giù da un avversario ed il direttore di gara che non se l’è sentita di fischiare un terzo penalty ed espellere il difensore.Senza contare nel computo delle occasioni, anche la traversa precedentemente colpita da Eusepi.

Sul possibile (per noi netto) rigore non concesso possiamo dire che la partita è finita, l’Alessandria ci ha ancora provato, ma era palese quanto avesse sofferto psicologicamente la rete del pareggio, giunta in un momento nel quale c’era una sola squadra in campo.

Per contro il Carpi magari farà strada, le qualità le ha, ma contro questa Alessandria se fosse caduto nessuno avrebbe potuto gridare allo scandalo in quanto i Grigi di birra in corpo ne avevano, e tanta in più dei padroni di casa. Finisce così, con il rammarico che il campionato dei Grigi era ricominciato al meglio.

Tanto di cappello a chi ha lavorato alla preparazione atletica in questi mesi ed ai giocatori per la loro abnegazione. Gregucci ci aveva creduto ed anche noi avevamo capito quanto il Mister riusciva a trasmettere ai suoi uomini. Un Mister tutto d’un pezzo che ci aveva fatto sognare. Abbiamo visto anche dei gladiatori in campo, Eusepi su tutti e non solo per la freddezza dimostrata nei calci di rigore. Uomini dai quali ripartire con le giuste correzioni, anche se sarà di nuovo Serie C, purtroppo.
Conferenza stampa
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Il tabellino
Carpi-Alessandria 2-2 (1-0)
Carpi (4-3-1-2): Nobile; Pellegrini (15’st Simonetti), Sabotic, Varga (33’st Maurizi), Sarzi Puttin (15’st Lomolino) Saric (33’st Boccaccini), Pezzi, Hraiec; Jelenic; Biasci, Vano (22’st Cianci). A disp.: Rossini, Carta, Varoli, Carletti, Bellini, Fofana, Mastaj. All.: Riolfo
Alessandria(3-4-2-1): Valentini; Gonnelli, Cosenza, Prestia; Eleuteri (28’st Chiarello), Casarini (36’st Gazzi), Suljic, Celia; Martignago (1’st Sartore), Arrighini (18’st Di QuinziO); Eusepi. A disp.: Marietta, Sciacca, Dossena, Gilli, Castellano, Crisanto, M’Hamsi, Macchioni. All.: Gregucci
Arbitro: Meraviglia di Pistoia (Fontemurato e Di Monte; 4° uomo Monaldi
Marcatori: pt 45’ Biasci; st 5’ e 9’ Eusepi (rig), 28’ Biasci
Note Ammoniti: Prestia, Hraiec, Cosenza, Nobile, Gonnelli. Angoli: 4-0 per l’Alessandria. Recupero: pt 2’, st 5’
Mauro Bavastri