Spighi e Mora: due corsie esterne preferenziali per il presente e il futuro

mercoledì, 20 Agosto 2014

Luca Mora (inaugurazione 'Orshop' da Melchionni)

E’ stata questa la definizione che mi è venuta spontanea coniare durante lo scorso campionato, soprattutto nel momento in cui sono stati effettuati dalla società grigia i rinnovi di contratto fino al 2016 per entrambi i giocatori. Fuor di metafora, nell’ultimo anno il rendimento dei due giocatori è stato veramente elevato: in particolare, fa particolarmente piacere iniziare questo approfondimento proprio con Luca Mora. Dopo la stagione 2012-‘13 vissuta tra luci (una buona prima parte di campionato e l’importante doppietta a Milazzo) e ombre (4 espulsioni che avevano suscitato critiche, ad esempio dopo la gara in casa contro la Giacomense), Mora ha finalmente trovato un suo personalissimo “stato di grazia” (il copyright di questa azzeccatissima definizione va assegnato ad Egidio Notaristefano, che lo ha reinventato esterno sinistro – lo stesso ruolo con cui l’ex allenatore grigio aveva iniziato la carriera da calciatore -). E infatti, soprattutto nella prima parte dello scorso campionato, l’esterno sinistro parmigiano ha fornito una continuità di rendimento davvero impressionante anche con Mister D’angelo. Mora ha grandi doti tecniche: pur essendo un mancino calcia molto bene anche di destro, sa saltare l’uomo sulla fascia e arrivare sempre al cross (cosa sempre più rara nel calcio moderno). Del resto, basterebbe pensare al recente stop “volante” esibito sotto la tribuna del Mocca contro la Salernitana (con cui ha domato un pallone quasi impossibile, nel corso dell’azione che ha poi portato al gol Mezavilla), per capire quanto siano grandi le potenzialità che Mora potrà esprimere in modo ancora più netto in futuro. Inoltre, è anche maturato nel carattere, dimostrando di avere le cosiddette “spalle larghe”, soprattutto dopo i fischi ingenerosi ricevuti nel corso della presentazione ufficiale della stagione 2013-‘14 avvenuta alla Cittadella: “Io cerco di dare il mio contributo e di impegnarmi sempre al massimo sia durante la settimana sia durante la partita: poi ovviamente, se gioco bene arrivano i voti alti e soprattutto sono contenti la società, l’allenatore e i miei compagni di squadra, altrimenti si cerca di lavorare ancora di più e fare meglio”.

Spighi dopo Alessandria-Bra 5-0

Per quanto riguarda le altrettanto notevoli qualità espresse da Mirco Spighi, va sottolineato come giocando da ala destra, il numero 7 grigio abbia colmato degnamente un vuoto sulla fascia destra lasciato un paio di anni fa da Matteo Negrini. Anche Spighi sa saltare molto bene l’uomo, ma all’occorrenza (ad esempio quando la squadra si è ritrovata in inferiorità numerica per un’espulsione) ha dimostrato di sapersi sacrificare in fase difensiva con ottimi risultati. “Nel calcio moderno è fondamentale fare entrambe le fasi, sia in attacco sia in difesa e io cerco sempre di svolgere al meglio ciò che richiede il Mister” ha infatti fatto notare spesso Spighi: non a caso, la stessa cosa è già avvenuta anche quest’anno, nel corso della bella prova offerta contro la Salernitana. Interessante anche il ruolo di centrocampista avanzato, ricoperto durante il primo periodo dell’arrivo di Luca D’Angelo: del resto, è stato lo stesso allenatore grigio la scorsa primavera a ricordare come il numero 7 grigio “sia fondamentale sia come esterno, sia come rifinitore”, aggiungendo subito dopo l’emblematica considerazione “effettivamente è un mistero come Spighi abbia giocato in C2”. Essendo fresco di rinnovo, è quindi molto confortante sapere che nel destino presente e futuro del giocatore romagnolo ci sarà solo l’Alessandria: anche perché non va dimenticato come, nella gara del Centenario grigio del 18 febbraio 2012, Spighi fosse stato già presente sul campo del Moccagatta con la maglia del Rimini, allenato quell’anno proprio da Mister D’Angelo.

Gianmaria Zanier

Ultima ora: le condizioni di Luca Mora

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Gli esami a cui si è sottoposto Luca Mora in seguito all’infortunio subito nella gara di Tim Cup disputata domenica 17 Agosto a Lanciano, hanno evidenziato una distrazione di primo grado del bicipite femorale della gamba destra. I tempi di recupero sono stimati in circa 4 settimane.

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