
Arriva dal Livorno con cui in questo campionato, in serie B, ha giocato 13 gare, il neo-acquisto dell’Alessandria Lorenzo Gonnelli. Capitano della formazione toscana, Gonnelli è stato ingaggiato con trasferimento a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2020.

A Livorno hanno parlato di calciomercato shock. Leggete cosa ha scritto Il Telegrafo: “
“L’anima labronica custodita sotto le maglie amaranto evapora nell’ultimo giorno di mercato. Se l’addio di Diamanti, l’estate scorsa, aveva già sferrato un colpo violento al cuore dei tifosi del Livorno ieri la partenza di Lorenzo Gonnelli e Andrea Gasbarro ha fatto il resto. I due difensori, nati e cresciuti all’ombra dei Quattro Mori, sono stati infatti ceduti in prestito rispettivamente all’Alessandria (ottava in serie C) e al Pordenone (in corsa per la serie A). Dopo che entrambi, a quanto pare, avevano fatto richiesta di andar via.

Nell’ultimo giorno di mercato il presidente Aldo Spinelli è addirittura andato a Milano di persona per cercare di regalare un paio di tasselli al tecnico Paolo Tramezzani, ma alla fine della giornata – dopo che lo stesso patron aveva dichiarato di voler riportare il Livorno in serie A nel giro di tre anni – ciò che rimane è solo tanta amarezza. Mista a rabbia e rassegnazione”.

Livornese classe 1993, cresciuto nei settori giovanili di Fiorentina e Livorno, il 14 luglio 2012 passa in compartecipazione al Pontedera, con cui inizia la carriera professionistica. Rimasto con i granata anche nella stagione successiva[, il 9 febbraio 2014 segna la prima rete in carriera, permettendo alla sua squadra di ottenere il pareggio in extremis contro il Pisa.[ Il 12 giugno seguente viene riscattato dal Livorno.[Il 26 gennaio 2015 segna il primo gol in maglia amaranto, nella partita vinta per 4-2 contro il Brescia. Lo scorso anno fu vicinissimo a trasferirsi alla Dinamo Bucarest in Romania.

Ecco cosa scrisse di lui TuttoC nel 2018, attribuendogli lo scettro di miglior difensore del Girone A della Serie C, al termine del campionato che vide i labronici promossi in B. “Un pò per la serie “Certi amori non finiscono. Fanno dei giri immensi e poi ritornano”: perché nel destino di Lorenzo Gonnelli c’era il Livorno, solo quello, la squadra della sua città natale, quella che, vestendone la maglia, ha un sapore sempre diverso dalle altre. E nel destino di Gonnelli c’era anche la Serie B, dove era approdato con i labronici nella stagione 2014-2015, quando era tornato alla base dopo due anni prolifici a Pontedera…che, fatalità, ha quel color granata che si distanzia dall’amaranto solo per lievi sfumature.La carriera del classe ’93 prende il via nel settore giovanile livornese, ma è appunto il Pontedera – come non (ri)dire che il DS Giovannini e il club non sbagliano mai un giovane? – a dargli l’opportunità di esordire e farsi le ossa nel calcio che conta, quello che appunto lo ha poi portato in Cadetteria, salvo vederlo ritornare in C con lo scivolone di due stagioni fa della formazione toscana, oggi tornata in paradiso.

Secondo TuttoC.com, è lui il miglior difensore del Girone A.
Difensore centrale, piede destro, Gonnelli ha collezionato in campionato 1.934′ giocati, divisi tra 22 presenze in campionato (17 delle quali da titolare) e 4 in Coppa, equamente ripartite tra Tim Cup e Coppa Italia Serie C, trofei che il Livorno, al netto della promozione in B, non è riuscito a mettere in bacheca. Non titolarissimo ma determinante nelle occasioni in cui è sceso in campo, il calciatore si è mostrato anche molto corretto, un esempio per lo sport, collezionando, alla fine una sola ammonizione, senza mai venire espulso. Un valore aggiunto anche a livello di attaccamento alla maglia.
L’unica tegola di stagione è stato l’infortunio al gomito che lo ha colpito lo scorso mese di dicembre, e che lo ha costretto a uno stop di 30 giorni: il 19 dicembre gli fu riscontrata la lussazione completa del gomito destro, smaltita però anche durante la lunga sosta invernale consumatasi a gennaio, con la ripresa che lo ha di nuovo visto tra i protagonisti della cavalcata che ha riportato la squadra guidata da Sottil (e, per dover di cronaca, da Foschi, che vincendo il big match contro la Robur”.
Mario Bocchio