L’Alessandria torna al successo nella partita forse più difficile, più sentita per storia e blasone dell’avversario e psicologicamente più impegnativa dopo il passo falso di Gorgonzola con l’AlbinoLeffe,superando per una rete a zero il Novara, già incontrato e sconfitto in Coppa Italia. Un confronto bello, a tratti maschio ma corretto da entrambe le parti, un derby caratterizzato da continui ribaltamenti di fronte con i Grigi alla ricerca del raddoppio e gli ospiti invece impegnati nel raggiungere il pareggio, dopo che Umberto Eusepi aveva firmato, al 29’ minuto di gioco, la classica rete dell’ex.
I Grigi, al cospetto di un pubblico numericamente ridotto rispetto alle precedenti partite (con la presenza di circa 200 tifosi novaresi) ma comunque sempre appassionato e caloroso, hanno disputato una buona partita, confezionando un numero importante di palle gol e stringendo i denti nel difendere il vantaggio conquistato nel corso del primo tempo. In difesa, davanti all’estremo Valentini, Scazzola ha schierato Dossena, Cosenza e Sciacca (squalificato Prestia); più impegnativo era costruire il centrocampo viste le assenze di Casarini e Gazzi infortunati, così il tecnico grigio ha fatto di necessità virtù dando spazio dal primo minuto a Castellano, giocatore che ha saputo unire la freschezza atletica alla duttilità tattica chiesta dal mister, non per niente tra i migliori in campo. Con lui sulla linea di centrocacampo Cambiaso, Chiarello, Suljc e Celia; davanti spazio all’accoppiata Eusepi-Arrighini.
L’importanza della posta in palio ha “frenato” le velleità fino alla rete grigia che, di fatto ha sbloccato la partita.
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Conclusioni senza particolari pretese per Eusepi (debole fuori al 15’), Arrighini al 16’ e 21’ (pure lui fuori dallo specchio della porta), ancora Eusepi di testa da distanza ravvicinata per l’estremo Marchegiani che alza sopra la traversa, poi ecco Castellano che riparte dalla trequarti su una palla persa in uscita dai novaresi, alza la testa e vede dalla parte opposta dell’area Eusepi che serve con un cross “chirurgico”, una palla che il numero nove grigio controlla e calcia a rete battendo l’estremo avversario sotto la Nord. Una realizzazione di ottima fattura e di grande importanza nell’incanalare il match da parte alessandrina.
In chiusura di tempo il Novara macina gioco riuscendo solamente ad andare al tiro con Capanni (45’) che chiama Valentini ad una parata a terra, in precedenza era stato Piscitella a creare scompiglio in area incuneandosi tra due avversari senza però concludere. Ripresa con gli stessi undici del primo tempo per l’Alessandria, dentro Nardi e Buzzegoli nel Novara per dare forze fresche ma soprattutto qualità a centrocampo, da quel momento infatti la manovra ospite passa sempre da quest’ultimo.
Sono però i Grigi ad avere sui piedi le palle gol più importanti: applausi al 54’ quando in contropiede Cambiaso lancia Arrighini che s’invola verso la porta avversaria. Il suo diagonale è perfetto ma sul secondo palo Chiarello non ci arriva d’un soffio. Ancora Arrighini al 61’ che impegna Marchegiani, pochi secondi e sul ribaltamento di fronte il Novara confeziona l’azione gol più clamorosa della partita: Buzzegoli impegna Valentini con una conclusione potente e precisa che il numero uno leva letteralmente dall’angolino basso, Piscitella tira al volo sui difensori avversari e Bianchi, da buona posizione spara alle stelle. Al 65’ ancora Arrighini supera in velocità la difesa avversaria fornendo ad Eusepi la possibilità di concludere a rete ed il numero nove grigio non si fa certo pregare: tiro forte e preciso nell’angolino parato a fatica da Marchegiani.
L’Alessandria da quel momento non ha rischiato più di tanto contro un buon Novara che Banchieri cerca di plasmare nel segno dei giovani; dall’altra parte Scazzola può ritenersi soddisfatto per come la squadra ha interpretato la partita potendo contare su un gruppo che ha messo il cuore oltre l’ostacolo e con giovani che si sono sacrificati con qualità nel colmare le lacune lasciate dall’esperienza degli assenti, ne sono esempio Castellano “motorino” del centrocampo che ha svariato in lungo ed in largo e Cleur chiamato a ricoprire un ruolo di mezzala non consono alle sue caratteristiche. Ultima nota, l’entrata in campo a sette minuti dalla fine di Pablo Gonzalez, fischiato sonoramente dalla tifoseria grigia, giocatore di classe indiscussa le cui doti tutti abbiamo apprezzato in passato ma ormai solamente più l’ombra di se stesso. Ne è esempio la palla gol confezionatagli con un perfetto assist da Buzzegoli che però il “cartero” ha solo visto passare davanti a se. Una volta non sarebbe stato così.
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Mauro Bavastri