Matteo Fissore 2.0. Per il difensore piemontese (di Savigliano), classe 1996, che nel 2016 aveva firmato un biennale con l’Alessandria, è ricominciata l’avventura in maglia grigia. Nel mercato invernale nel corso del passato campionato, infatti, era stato ceduto in prestito al Como di Fabio Gallo, dove ha trovato una certa continuità di gioco, mostrando finalmente quelle doti che Mister Braglia non intravedeva.
Fissore si è raccontato a “L’Orso in diretta”, la trasmssione radiofonica di Museo Grigio.
Il giocatore è cresciuto nel settore giovanile del Torino, indossando anche la fascia di capitano. Con la maglia granata ha vinto il campionato italiano primavera, nel 2014-‘15. Poi ha militato in prestito nella Fidelis Andria dell’ex tecnico grigio Luca D’Angelo: per lui 11 presenze e un gol.
“Sin dal primo giorno al Toro mi hanno insegnato come si indossa la maglia granata. La maglia è una storia di successi, tragedie, gioie e dolori quella che hanno affrontato i tifosi del Torino dall’anno della fondazione della squadra”, racconta Fissore.
Aggiunge: “La maglia granata del Toro e quella grigia dell’Alessandria non sono comuni, perché non si tratta di due squadre qualsiasi. Questo concetto l’ho bene in mente. Per me il granata era come una seconda pelle e spero di aver onorato al meglio la maglia e la fascia da capitano. Capisco i tifosi che adesso ci stanno contestando, ma in cuor mio so di rispettare in ogni momento l’Alessandria”.
https://www.youtube.com/watch?v=XE9CiFaqMTM
Ma cosa rende dei ragazzi appena maggiorenni dei campioni?
“Mister Longo aveva fatto un gran lavoro sotto ogni aspetto, da quello fisico a quello mentale fino a quello tattico. È un perfezionista e cura ogni dettaglio. Per ottenere i risultati però, la preparazione atletica non basta: l’arma più forte deve essere l’unità del gruppo. Lo spogliatoio deve essere unito e coeso per raggiungere gli obbiettivi”.
Conclude: “Ogni ragazzo che ha fatto parte di quel fantastico gruppo al Toro merita un’opportunità nel calcio professionistico, perché sono tutti bravi giocatori, ma soprattutto grandi persone”.
Mario Bocchio
Ascolta Fissore a “L’Orso in diretta”
https://www.youtube.com/watch?v=ptNk-TmxUyo